Capitolo 11

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Due iridi verdi si inchiodarono ai miei occhi e il cuore smise di battere.

Sentivo il cuore a mille, non riuscivo a mantenere il suo sguardo così lo spostai.

“guardami!”

Disse prendendomi per un polso. I miei occhi viaggiarono dalla vista della scuola a lui.

“ho bisogno di parlare! Ti prego! Ho veramente bisogno di parlarti.”

Disse quasi supplicando.

Cosa voleva? Mi veniva da piangere! Ma non mi sarei mai più fatta vedere fragile di fronte a lui, dopo avermi trattato male mentre io piangevo.

Annuii solamente. Mi prese per mano e mi portò fuori scuola. Il suo tocco mi provocò dei brividi. È possibile che mi faccia ancora questo effetto? Dopo tutto? Dopo il bacio con Jordan? Non posso negare che mi sia piaciuto…ho provato qualcosa, di strano…forse era solo un’impressione mia…

Arrivammo in un parco, non c’era molta gente. Mi lasciò la mano, ma continuammo a camminare un po’ più lentamente. Sembrava ci stessimo facendo una passeggiata, come se non fosse successo niente. Il cielo era molto nuvoloso, sembrava potesse esplodere da un momento all’altro. L’aria fresca mi accarezzava i capelli e mi faceva sentire più sicura.

“sono successe molte cose in questi giorni…vuoi saperle?”

Chiese come se fosse successo qualcosa di spaventoso…bhe io già lo sapevo…me l’avrebbe detto?

“ho parlato con mia madre…all’inizio mi ha raccontato di mio padre, sono rimasto un po’ spaventato, deluso da lei…e non volevo parlare con nessuno, come se mi fossi chiuso.”

Disse mentre si sedeva su un’altalena lì vicino. Mi sedetti accanto a lui. Avevo un po’ paura, ma sapevo che non mi avrebbe fatto nulla..

Poi continuò..

“le ho detto dell’incontro…non voleva all’inizio, ma poi la convinsi, dovevo partecipare! Non so il motivo ma ne avevo bisogno, un po’ per mio padre, un po’ per me..”

Mi raccontò di suo padre, di quello che gli aveva detto la madre di lui…ma di quel fatto niente. Mi importava di suo padre, ma rimasi delusa quando smise di parlare…che motivo aveva per nascondermelo? Perché non voleva dirmelo? Forse aveva paura della mia reazione…o non si fidava…

“mi…mi devi dire altro?”

Chiesi sperando in una risposta affermativa.

“mmh..no! solo una cosa…mi puoi perdonare? Possiamo…possiamo riprovarci? Lo so, mi sono comportato da schifo, una merda, ma ora mi pento di tutto! Di tutto quello che ho fatto, veramente tutto!”

Quel ‘tutto’ significava quello? Il fumo? Gli occhi rossi? O era solo una cosa così? Non ci capivo più niente. Avevo bisogno di tempo…mi sarei rimessa con lui?

“allora?”

Richiese imperterrito.

“bhe…possiamo riprovarci...”

Non ero sicura neanche io di quello che stavo dicendo. Ma sapevo solo che lo amavo, e che volevo riprovarci.

“grazie…può sembrare strano questo mio comportamento…ma ci tengo veramente a te! Non lo dico tanto per…”

Si alzò e si abbassò sulle ginocchia di fronte a me…

“ma io…ti amo!”

Tutto sembrò bloccarsi, compreso il mio cuore, mi sentivo felice, amata…sorridevo come un’ebete di fronte a lui…mi sentivo come una bambina a cui le hanno dato una caramella.

∞Noi Siamo Infinito 2∞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora