∞Noi Siamo Infinito 2∞

Capitolo 15

“mio padre vuole partire oggi con me.”
Disse cercando di riprendere fiato…

“cosa?!”

Urlai!

“v-vuole che parta con lui perché così posso vedere il posto, per ambientarmi.”

Aveva il fiatone, e non riusciva quasi a tenersi in piedi per quanto aveva corso.

“raccontami tutto.”

Dissi infine.

“ero appena tornato a casa, visto che tu eri qui sono andato da solo. Mio padre ha cominciato a dire di fare le valigie e di muovermi, così ho detto che non volevo partire e lui ha cominciato ad urlare – prese un gran respiro – e sono scappato…”

Era nel panico…

“tu non vuoi partire giusto?”

Chiesi.

“n-no, credo di no…”

Disse incerto.

“come credi..”

Dissi ricalcando il ‘credo’.

“Selene, io lì avrò un lavoro, se resto qui che faccio? Si c’è la band…ma, diciamocelo, non andrà da nessuna parte…”

Disse affranto.

“Joe, è la tua decisione, lo sai solo tu.”

Mi avvicinai accarezzandogli la spalla.

“Selene, qui ho tutto…lì non ho niente, non voglio lasciare Marianna, non voglio lasciare te, e tutti gli altri – si passò una mano tra i capelli – resto.”

Disse infine.

“resti? Ne sei convinto?”

Sospirò e poi rispose:

“si.”

Finì e lo abbracciai.

“allora? Muoviamoci andiamo a dirlo a tuo padre!”

Dissi euforica, speriamo vada tutto bene…

Entrammo tutti in macchina, tranne Jordan ovviamente, e Joe partì. Arrivammo di fronte casa e trovammo Marianna, Giada e Marco. Li aveva chiamati Alex come supporto.

Ci avviammo alla porta tutti insieme e bussammo.

“si chi è?”

Chiese mia madre aprendo la porta, appena ci vide rimase basita.

“che succede?”

Chiese stranita, dopo arrivò anche Rick con il suo solito smoking blue e la cravatta a strisce. Si veste sempre elegante…

“Joe, ancora qui sei? Sbrigati o perderemo il volo.”

Disse duramente.

“anche tu Selene, sbrigati se vuoi venire. Domani mattina si parte, lo sai.”

Disse mia madre poggiata alla porta.

Sentii la mano di Alex stringere la mia.

“no.”

Esordì Joe.

“no? – Rick lo guardò male – no cosa?!”

Chiese abbastanza arrabbiato.

“non vengo.”

Disse prendendo una posizione.

Tocca a me.