Capitolo 23

378 23 8
                                    

- Lo hai fatto sul serio? - gli chiese la corvina guardandolo con la bocca leggermente aperta.
- Non ce la facevo, davvero - confessò Alessandro afferrando il bicchiere il quale conteneva della birra con del ghiaccio. Quella sera d'estate faceva molto caldo, le uniche cose che lo facevano rinfrescare erano proprio le bevande col ghiaccio, le adorava!
- non volevo continuare a mentirle. Mi dispiace per averla ferita un po'. -

- Averla ferita un po'? Diamine, Ale, le hai spezzato il cuore! Fa male essere lasciati, soprattutto tramite telefono. - lo sgridò lei guardandolo come fa una madre con il figlio dopo aver sentito dire da lui una parolaccia.
- Lo so. - disse solamente e conclusero così quel discorso. La giovane continuò a parlare cambiando argomento e lui a bere come se fosse una spugna. 

- Basta con la birra - affermò la ragazza rubandogli dalle mani la bottiglia - stai bevendo troppo! -
- Che mi importa? - sbottò annoiato.
- Non reggi bene l'alcool, e lo sai -
- Quindi? Faccio quello che mi pare, sono un adulto, non un bambino! -
- Ti stai comportando come tale, però -
- Fottiti - e, dopo aver detto ciò, si allontanò da lei.

- Cameriere, voglio un altro bicchiere di birra. - ordinò sedendosi al bancone, si guardò attorno e solo in quel momento si accorse di quanta gente ci fosse in quel locale, aveva perso completamente di vista la sua amica e forse era meglio così. L'aveva trattata male, certo, ma lo faceva sentire ancora peggio con le sue accuse. Si sentiva così tanto infantile e stupido, l'unica cosa che sapeva fare era perdere le persone a cui volevo bene.

Subito dopo essere servito dal cameriere, Alessandro perse il conto di quanto alcool aveva digerito. Gli girava la testa, ad un certo punto sentì un conato di vomito, stava per correre in bagno, cosa che non fece: sentiva le gambe molli, non riusciva a camminare, perciò vomitò lì a terra. Le persone che gli stavano vicino lo guardarono disgustato e si allontanarono dalla zona su cui aveva vomitato il ragazzo.

Di solito le persone gli lanciavano quelli sguardi schifati solo per il suo essere gay, strano.

Forse per l'imbarazzo, forse per il bisogno di sciacquarsi il volto, il castano trovò la forza di alzarsi e andare in bagno.

#SpazioAutrice

Buon bisexual day, bellezze~

È un capitolo corto e fa schifo, I know, ma i prossimi capitoli saranno migliori (credo)

Only Best Friends ~ Bellafaccia x Kendal | COMPLETATA |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora