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"Minho!" Il biondo aveva esclamato nel momento in cui il corvino aveva aperto la porta della loro stanza.
Sedendosi persino rapidamente sul letto, dove fino a poco fa era sdraiato a guardare video su YouTube per un periodo indefinito.

Il gatto che si era addormentato al suo fianco saltò via all'improvviso movimento.

"Hey." Minho gli sorrise stancamente, sebbene la sua sorpresa nel vedere l'eccitazione dell'altro, non venne del tutto nascosta.
Non si vedevano da un giorno, eppure Jisung sembrava essere decisamente troppo felice, secondo Minho.

"Guarda! Il mio braccio è libero adesso!" Il minore era decisamente troppo esaltato anche per questo. Anche se era stato coccolato parecchio nelle settimane precedenti a causa del gesso, sembrava comunque contento di tornare alla normalità.

Minho non lo avrebbe mai detto ad alta voce, ma sembrava bello, almeno visto da fuori, avere tre persone che si prendono cura di te, anche semplicemente legandoti le scarpe o sistemandoti i capelli.
Perciò sperava davvero che non fosse stata così dura per Jisung.

Sicuramente era sempre stato a sua disposizione, facendo anche il più piccolo compito per il ragazzo, a tal punto cui era naturale per lui passare prima da Jisung, aiutarlo a chiudere il pc e metterlo sulla sua scrivania in modo sicuro.
Ciononostante, Jisung osservava curiosamente mentre lo faceva, senza commentare.
Agitava solamente il braccio destro di fronte all'altro per riacquistare la sua attenzione.

"Beh, finalmente. Non ne potevo più di essere il tuo schiavo." Il maggiore rispose al suo sorriso felice, mentre gli prendeva il polso che prima era bendato, esaminandolo attentamente.

"Sembra che sia come nuovo." Minho commentò infine appoggiando di nuovo il braccio di Jisung, sedendosi accanto.

"Oh, certo, è solo che ho perso un po' di forza, quindi si stanca facilmente. Dovrebbe stabilizzarsi tra qualche giorno."

"Suppongo che dovrò ancora allacciarti le scarpe." Minho mormorò, calciando le sue stesse scarpe lontano.

"Sono stanco, non ho dormito neanche un po' sull'autobus. Probabilmente ora posso andare a dormire e svegliarmi domani." Disse sospirando, già chiudendo gli occhi. Chiuse così in automatico la conversazione.

"Oh, no-no. Non posso permettertelo. Avresti tutti gli orari di sonno sballati e io riesco a malapena a gestire i tuoi gatti che saltano in giro per la casa di notte, specialmente adesso che il loro papino è qui che dorme." Disse il biondo, respingendo completamente l'idea.

"Scortese, ma hai ragione." Il corvino sbuffò ancora sdraiato, il braccio gli copriva gli occhi come per mascherare il fatto che li aveva già chiusi.

"Allora, come è andata la tua piccola gita?" Jisung chiese incuriosito, il suo tentativo di mantenere l'altro sveglio in qualche modo avrebbe funzionato.

"Oh, non è stato niente di che, sono andato a trovare mia madre e ho cenato con lei e poi ho mangiato una torta con delle candele che non si abbinavano. Perciò è andata discretamente." Minho alzò le spalle, sbadigliando stancamente.

"Dovremmo prenderti un'altra torta allora. Una davvero buona, con candele belle." Jisung ridacchiò al ragazzo assonnato sul suo letto. Sapeva quanto il più grande amasse il suo compleanno, quindi era giusto celebrarlo nel miglior modo possibile.

"Oh, ma non importa. Il mio compleanno era ieri, quindi sarebbe inutile festeggiarlo oggi, no?" Minho lo respinse ancora.

"Spero davvero per te che Hyunjin non abbia sentito."

"Cosa? Perché?" Chiese confuso il corvino.

"La tua risposta è fredda in frigo al momento."

"Ah- comunque. Ho qualcosa per te." Jisung disse ancora, attirando immediatamente l'attenzione dell'altro. Il maggiore seduto con gli occhi di nuovo aperti.

"Oh no, non così. Devi chiudere gli occhi, Minho." Jisung replicò mentre si alzava.

"Oh mio Dio, sul serio?" Minho chiese incredulo, anche se era chiaramente tutt'altro che infastidito.

"Assolutamente, non cercare di comportarti come un adulto solo perché hai compiuto vent'anni. Non accetterò scuse."

"Okay, okay, capisco, non guarderò. Non dovevi darmi nulla però." Disse Minho coprendosi di nuovo gli occhi, sebbene la stanchezza sembrasse sparita.

"Okay, ascolta, eri tra le persone scritte nel biglietto del mio regalo di compleanno, quindi è giusto che ti abbia preso anche qualcosa anch'io. Inoltre volevo farlo, quindi zitto."

Come richiesto, Minho rimase in silenzio, le mani sugli occhi mentre il biondo se ne andò in giro a recuperare il regalo. Alla fine lasciandoglielo cadere in grembo, non molto graziosamente.

"Adesso puoi guardare." Jisung annunciò sedendosi di nuovo. "Cosa, perché sembra una scatola che contiene gioielli?" La confusione di Minho era chiara nella sua voce.

"Uhm, beh perché è quasi sicuramente quello che c'è dentro?" L'altro replicò scherzosamente.

"Aspetta, Jisung ma..."

"Aprilo e basta, non è niente di speciale in realtà. Non è che possa permettermi accessori super costosi o altro."

"Okay, hai ragione." L'altro annuì, rimuovendo infine il coperchio dalla piccola scatola.

"Aspetta, è quell'anello di quel giorno?" Sembrava sinceramente sorpreso a dire il vero, positivamente sperava Jisung.

"Oh sì, hai indovinato."

"Come hai fatto a ricordartelo?" L'altro era decisamente colpito. Non era niente di particolarmente stravagante, tuttavia l'atto in sé era davvero unico per Minho.

"Beh, quando quel giorno ti ho chiesto quale anello avrei dovuto prendere tu mi sei sembrato innamorato di questo, l'hai anche provato ti ricordi?" Spiegò felice Jisung.

"Ma alla fine hai scelto l'altro." Concluse Minho.

"Certo che ho scelto l'altro, questo è troppo semplice per me. Oh, e dato che se che hai perso quello che hai sempre messo sul pollice, ho pensato che fosse un sostituto carino." Jisung spiegò ulteriormente, come se la sua azione avesse persino bisogno di una giustificazione.

"Wow, non riesco a credere che tu l'abbia preso." L'altro sembrava ancora scioccato.

"E mi tu mi hai comprato una macchina fotografica istantanea, quindi?" Jisung scherzò.

"Oh andiamo, sono andato fino a quel piccolo negozio per procurarti questo anello. Dovresti almeno provarlo invece di fissarlo." Borbottò il biondo mentre prendeva la scatolina dalla mano dell'altro.
Estrasse l'anello e glielo mise da solo, sul pollice di Minho.

"Mi piace, è carino. "Minho sorrise guardando la sua mano, dove era l'anello luccicante.

"Ovvio, praticamente hai scelto tu il regalo un mese prima del tuo compleanno."

"Grazie." Minho disse sinceramente, sperando che la sua gratitudine fosse abbastanza chiara: onestamente non si aspettava nulla, eppure l'altro si era superato e gli aveva persino procurato qualcosa che di per sé non aveva legato a un ricordo felice.
Quel giorno, mentre sceglieva il suo anello, se lo ricordava chiaramente.

"Okay, ho finito. Adesso dovremmo andare di sotto. Seungmin e Hyunjin probabilmente vorranno festeggiare anche con te."

"Oh-no, sono troppo stanco per quello." Il corvino gemette rumorosamente, facendo ridere Jisung a un comportamento così infantile.
Aveva già compiuto vent'anni, eppure continuava ad essere lo stesso.

"Non posso stendermi ancora un po'? Sto così bene qui." Si rannicchiò persino sulla coperta, facendo finta di non volersi alzare mai più.

"No, non si può. C'è una torta al piano di sotto che ti aspetta, insieme a delle candele abbinate e ci sono anche Hyunjin e Seungmin. Non dovresti lasciarli aspettare, vero?" Il più grande sbuffò anche se si alzò di nuovo in piedi, facendo il broncio, ma almeno sembrava disposto a collaborare.

Alla vista Jisung emise una risata, afferrando la mano di Minho che alla fine si alzò dal letto.

"Non riesco ancora a credere che tu abbia compiuto vent'anni."

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ehi! ditemi un po' come va la scuola?
è un casino anche da voi?

s t r a n o; 𝕄𝕚𝕟𝕤𝕦𝕟𝕘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora