𝐗𝐗𝐗𝐈𝐗

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sognai questo..
ero in una stanza bianca dove vedevo tutte le persone a cui tenevo di più, i miei genitori, anche se non sembra, mattia, i miei amici, denise, loren, anche se poteva sembrare che non ci tenessi ma non è così, ma non vidi jenna..
questa cosa mi sembrava strana perché mi stavo fidando di jenna e non volevo perderla.
stavo scherzando con i miei amici e c'erano kairi e avani che tenevano un bambino in braccio, denise e ale che si coccolavano, roshaun e loren che si abbracciavano, alvaro con una ragazza che non conoscevo minimamente, robert con un altra ragazza che non conoscevo e poi i miei genitori che piangevano dalla felicità ma non capivo il motivo.
mattia era accanto a me che mi toccava la pancia, abbassai lo sguardo e vidi la mia pancia gonfia.
ero incinta?
ma non sembrava avessimo 16/17 anni, sembrava ne avessimo 21/22, ma com'è possibile? io sarei morta.

mi svegliai sudata e anche con le grida di denise, ma questa non ce la fa a essere normale.
stava gridando perché non voleva fatto il controllo al sangue, io scioccata da come grida, sembra indemoniata.
mattia ancora dormiva, beato lui, aveva bisogno di dormire.

d: 'no io l'esame non lo faccio!' disse gridando denise al medico
io: 'ma cazzo neni, calmati, perché hai paura dell'esame' risposi io con voce assonnata
d: 'ho paura di avere una malattia' disse denise calmandosi
io: 'porca troia denise, quello è un caso uno su mille, siediti e fatti sto minchia di esame' risposi incazzata e andando verso di lei
d: 'okay ma adesso quella che si deve calmare sei tu' ribatté denise facendomi scappare una risata
io: 'stai zitta' risposi ridendo
d: 'così mi piaci' disse dandomi un leggero pugno sulla spalla
io: 'sisi fatti sto cazzo di esame adesso' risposi mettendomi una mano sulla fronte mentre l'altra teneva il braccio di denise fermo per fare l'esame

lei annuì, e il dottore prelevò il sangue, se ne andò senza salutare ma con una faccia abbastanza spaventata dagli sguardi che gli faceva denise, io intanto cercavo di non morire dalle risate.

m: 'buongiorno' disse mattia guardando me sorridendo
io: 'buongiorno' risposi andando verso di lui per abbracciarlo e baciarlo
m: 'cosa erano quelle urla?' chiese mattia stropicciandosi gli occhi
io: 'era qualche demone che si è impossessato di denise e abbiamo cercato di esorcizzarla' risposi io ironicamente, ma dalla faccia di mattia non sembrava aver capito la mia ironia, come tutti
io: 'tia sto scherzando, denise non voleva fare l'esame del sangue perché aveva paura di avere una malattia, che stupida' aggiunsi ridendo
m: 'io la mattina l'ironia non la capisco e lo sai' rispose lui sorridendo
io: 'sisi, dai vieni qui' dissi io aprendo le braccia

mi abbracciò, mi mancheranno tantissimo i suoi abbracci.

pensai dinuovo al sogno, me lo ricordavo in ogni minimo dettaglio, decisi di raccontarlo a mattia, denise e gli altri potevano aspettare.
mentre denise era andata via per fare qualcosa al suo solito decisi di raccontarlo a mattia.

glielo raccontai, (scusate ma non avevo sbatti di scrivere da capo tutto il sogno).

m: 'speriamo che si siano sbagliati, non voglio perderti, tu sei stata l'unica persona ad aprirmi gli occhi quando stavo con lena o jenna, ho trovato la mia persona con quale secondo il tuo sogno avrò un figlio, sperando fosse maschio così da insegnargli il calcio, okay basta, spero di avere una famiglia felice con te, con la persona che amo più di tutte' disse questo stringendomi le mani e con qualche lacrima che scendeva, però era felice, riusciva a nascondere benissimo la paura che aveva di perdermi, mi fece emozionare, scoppiai a piangere tra le sue braccia
io: 'come potrei lasciarti qua?' risposi tra le lacrime ironicamente
m: 'infatti non lo farai' affermò sorridendo baciandomi tutto il viso
io: 'cazzo mattia ti amo' dissi guardandolo negli occhi, lui sorrise e continuò a baciarmi
m: 'ti amo anche io' rispose baciandomi e baciandomi

stammo così finquando non arrivò un medico.

d: 'bannett?' disse il dottore
io: 'qui' risposi
d: 'domani può uscire, ma deve prima firmare qui' disse venendo con la cartella clinica in mano

io annuì e firmai, il dottore se ne andò.
mattia era felice che io sarei uscita il giorno dopo, intatti mi abbracciò e mi fece cadere sul letto, visto che ero in piedi.
entrò denise che quando vide quella scena scoppiò a ridere.

d: 'pezzettina hanno detto che posso uscire domani' esclamò denise
io: 'anche a me!' risposi gridando

venne da me e mi abbracciò fortissimo, quanto era dolce quando faceva così.

d: 'comunque visto che i miei genitori si sono trasferiti qui, andrò alla passaic' disse denise
io: 'ci vado anche io alla passaic!' esclamai

ci abbracciammo dinuovo e sta volta mi fece cadere a terra, mattia stava piangendo dalle risate, mentre io che mi toccavo il braccio dal dolore e quella balena spiaggiata su di me che non voleva muoversi. (neni sai che ti amo).

io: 'porca troia alzati che mi hai rotto il braccio' dissi ridendo come non so cosa

fortunatamente si tolse e io mi guardai il braccio come se si potesse vedere a occhio nudo se fosse rotto o meno.
non mi faceva più male quindi non era rotto, ero così intelligente. (sisi come no)

mi sedetti sul lettino dove mattia piangeva ancora dalle risate e denise che stava mangiando la colazione in modo strano.

m: 'vieni' disse matti aprendo le braccia, non era mai stato così dolce, ma capì che voleva passare molto tempo con me scherzando e facendo il dolce

mi buttai tra le sue braccia, faceva il suo solito odore, mi accucciai al suo petto e sentivo il suo cuore battere.
chiusi gli occhi e mi addormentatai.

non avevo voglia di farvi aspettare quindi, ecco il nuovo capitolo
aggiorno a 85☆︎

𝙤𝙙𝙞 𝙚𝙩 𝙖𝙢𝙤||mattiapolibio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora