𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈

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arrivati nella casa, presimo le valigie e le posammo nel salone, prima volevo andare a vedere la camera mia e di mattia.
notai che non era arrivato nessuno, e avevamo tutta la casa per noi in quel momento.
presi la mano di mattia e lo trasportai in camera, non sapevo qual'era così lui trasportò me.
entrammo e vidi una camera stupenda, era bellissima.
c'era un letto enorme, una cabina armadio più grande di quella della mia stanza, un bagno immenso con l'idromassaggio e una parete completamente trasparente, dove c'era il letto.

m: 'ho scelto bene?' disse abbracciandomi da dietro
io: 'per la prima volta nella tua vita si' risposi ironicamente
m: 'allora quando ti ho chiesto di stare insieme era una scelta sbagliata?' disse facendo l'offeso
io: 'quella è una scelta apparte, e ho scelto io di stare con te' risposi staccandomi dall'abbraccio per girarmi verso di lui e baciarlo, lui sorrise e mi baciò un'altra volta
m: 'sei così importante cazzo' disse guardandomi negli occhi

io non risposi, lo baciai e basta, era un bacio sincero, dove gridavo che lo amo, ma riuscivano a sentirlo solo le sue labbra.
non mi aveva mai detto quella frase, ogni mese che passiamo insieme mi dice frasi che non mi aveva mai detto, un mese fa mi aveva detto 'non so cosa farei senza di te' e due mesi fa, quando ci siamo messi insieme mi aveva detto 'ti amo' per la prima volta, mi sorprendeva sempre di più.

scesimo per pendere le valigie e portarle in camera.
sistemai quasi tutto e nel mentre arrivarono gli altri, avani mi aiutò a posare le ultime cose mentre i ragazzi montavano le play, si, avevano portato più di 2 play.
finito di sistemare tutto andai a farmi una doccia e a prepararmi, perché avevamo organizzato di uscire la sera per andare al luna park, amavo il luna park.

entrai in doccia e quel bagno sembrava un sogno, c'era la vasca, la doccia e l'idromassaggio (ovviamente c'erano pure i sanitari lol).
dopo essere uscita dalla doccia entrai per la milionesima volta nella cabina armadio e presi una gonna blu e rossa a scacchi e un maglioncino bordeaux.

(senza collana e borsa)vado a truccarmi e piastrarmi i capelli come al solito

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(senza collana e borsa)
vado a truccarmi e piastrarmi i capelli come al solito.
mattia era già pronto, gli altri pure così misi le scarpe, il profumo e andai in salone.
c'erano quasi tutti che mi aspettavano, tranne avani che si stava finendo di truccare, sempre la solita quella.

m: 'ehi' disse mordendosi il labbro
io: 'ehii' risposi mantenendo lo sguardo
m: 'vieni qui ti prego' disse facendo il labbruccio, non resistevo quando faceva così, e mi fiondai tra le sue braccia, mi strinse forte a se e sentì il suo odore di tutti i giorni, lo amavo così tanto, non volevo perderlo

dopo una decina di minuti avani scese, era bellissima, aveva un body giallo che risaltava il colore della sua pelle e dei jeans neri a vita alta, era veramente bella, kairi se la stava sbranando con gli occhi.

io: 'amica sei bellissima' dissi andandola ad abbracciare
a: 'ma guardati tu' rispose abbracciandomi, la amavo
k: 'sei veramente bellissima sta sera' disse kairi prima che gli uscisse la cascata dalla sua bocca

avani andò da lui e si baciarono, li amavo un casino.

m: 'tu non mi hai ancora baciata eh' disse rivolgendosi a me facendo la faccia pervertita
io: 'e non te lo darò' risposi cercando di fare la seria
m: 'ah no?' disse venendo verso di me, io cercai di scappare me lui era troppo veloce

un secondo dopo mi trovai tra le sue labbra, e il mio sedere era occupato dalle sue mani, ovviamente gli altri stavano guardando tutto e alejandro e alvaro stavano ridendo come dei deficenti, anche se lo erano.
dopo essermi staccata dal bacio di mattia fece una faccia perversa e uscimmo dalla casa.
alvaro chiuse la porta e io, avani, kairi e mattia andammo nella macchina di mattia appunto.

arrivammo al mc, ed andammo ad ordinare.
arrivati al tavolo, andai in bagno e vidi che quinton mi seguiva, ma non gli diedi tanto peso, c'era mattia che mi guardava, o almeno così credevo.
entrai in bagno ed entrò anche quinton che stranamente non mi disse nulla, entrai in bagno e mi chiusi a chiave.
feci ciò che dovevo fare e non riuscivo più ad aprire la porta, così cercai la mia borsa che intelligentemente avevo lasciato sul tavolo.
iniziai a sbattere la porta, e dopo un quarto d'ora qualcuno riuscì a sentirmi, era quinton.
presa dal panico lo abbracciai d'istinto e andai a sciacquarmi la faccia.
quinton uscì dal bagno, e stupidamente lo feci anche io dopo qualche secondo.

arrivata al tavolo, vidi mattia che nemmeno mi guardava, provavo a prendergli la mano, ma si tirava indietro, non sapevo cosa gli stava succedendo.

io: 'matti?' chiesi a mattia, ma lui non mi degnò di una parola

arrivarono i nostri menù, e mattia non parlava con nessuno, fin quando non se ne andò direttamente dal fast food.
ero confusa, avani mi fece cenno di andarlo a seguire e così fu.
prima che mettesse in moto la macchina riuscì a salire.

io: 'mi vuoi dire che succede?' dissi quasi gridando
m: 'e lo chiedi a me?' rispose incazzato
io: 'si' dissi secca, iniziavo ad incazzarmi
m: 'fammi il favore di scendere da questa macchina, e da oggi in poi non ci sarà più un noi' rispose accendendo la macchina
io: 'c-cosa?' dissi nel mentre che le lacrime rigavano il mio viso
m: 'scendi' rispose secco

io scesi dalla macchina, piangendo, non sapevo cosa gli stesse prendendo.
sentí avani che mi chiamava, io mi voltai e corsi ad abbracciarla.

a: 'che cosa è successo?' disse preoccupata
io: 'mattia mi ha lasciata' risposi ancora piangendo
a: 'cosa? e perché?' disse
io: 'non lo so av, non lo so' risposi

lei mi abbracciò dinuovo più forte di prima e andò a chiamare ale.

io: 'ale mi puoi accompagnare a casa, perfavore?' chiesi ad ale
al: 'si certo, ma cosa è successo?' chiese
io: 'saliamo in macchina e ti spiego tutto' risposi dirigendomi verso la sua macchina

lui annuì e aprì la macchina, salimmo e iniziai a spiegare tutto.
lui mi guardò e mi abbracciò, avevo bisogno di un suo abbraccio.
arrivati nella nostra casa, vidi la macchina di mattia parcheggiata lì davanti, sapevo che era lì, ma non volevo parlargli con lui.

io: 'grazie ale, a dopo' dissi abbracciandolo

lui mi abbracciò e scesi dalla macchina.
aprì la porta e salí in camera, sperando che mattia non era lì, ma sfortunatamente era lì.
non volevo parlargli, così entrai in bagno, mi struccai piangendo silenziosamente, uscita dal bagno presi il pigiama, andai nella stanza di avani e mi cambiai lì, mattia non mi rivolse la parola, ma vidi che era triste.
messo il pigiama scesi in salone e inziai a piangere sul divano pensando a cosa potessi avuto mai fare e dopo poco mi addormentai tra i miei pensieri.

holaa, ecco il capitolo, scusate il ritardo ma eccomi qui
cosa avrà pensato mattia per lasciare sofia in questo modo?
a 45 stelline nuovo capitolo❤️❤️

𝙤𝙙𝙞 𝙚𝙩 𝙖𝙢𝙤||mattiapolibio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora