𝐗𝐋𝐈𝐈

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fino a quando non entrò mattia, denise stava bollendo dalla rabbia per il semplice fatto che nessuno doveva mai interromperla mentre parlava, soprattutto con le sue amiche.

io: 'cosa c'è?' chiesi a mattia che era ancora dietro la porta
m: 'è mezz'ora che siete qua, la pizza è arrivata' rispose timidamente
io: 'ragazze andate, io adesso scendo con mattia' dissi facendo andare le ragazze e far entrare mattia

si sedette davanti a me e iniziò a piangere.

io: 'amore cosa c'è?' chiesi leggermente preoccupata
m: 'ti ho tradita' rispose in lacrime, mi cadde il mondo addosso, lo guardai confusa mentre mi scendeva qualche lacrima, non sapevo cosa dire o cosa fare
io: 'c-con chi?' dissi balbettando mentre una lacrima scendeva sul collo
m: 'jenna' sbottò piangendo, era pentito si vedeva, ma non volevo perdonarlo adesso, avrei dovuto parlare con jenna

presi una giacca, misi le scarpe e in lacrime scesi giù e uscì dalla casa.
corsi fino ad arrivare a casa di jenna, ero distrutta, sentivo delle voci gridare il mio nome, erano ludo e denise che mi chiamavano, le ignorai e continuai a suonare il campanello di jenna.

dopo poco aprì, ovviamente fece finta di nulla, ma sapeva il motivo per cui fossi così.

io: 'perché? mi avevi detto che non provavi più nulla per lui e poi vi baciate? mi ero fidata di te, di jenna hablitz, di quella che usa le persone per diventare famosa, io non so cosa mi abbiano dato per fidarmi di te, ma me ne pento, eri diventata fondamentale per me, ma adesso sei solo una merda per strada, da sola senza niente e nessuno, tutti devono sapere ciò che fai, ma i tuoi segreti di merda rimarranno per te, non sono quel tipo di persona perfida, però sappi che ti volevo bene e tu mi hai solo usata' le gridai in lacrime per poi andarmene

ero spenta, adesso mi toccava solo mattia e poi mi sarei spenta del tutto.

ludovica e denise stavano correndo per la mia direzione, ma io non ce la feci più a camminare e crollai sulle mie stesse gambe, nascondendomi la testa sulle mie ginocchia.
sentí le braccia calde delle mie amiche stringermi forte a loro, mi tranquillizzai un poco ma ero spenta, non riuscivo più a credere a quello che era successo.
crollai su me stessa e mi sentí prendere e portare in macchina, non sapevo chi fosse, non avevo le forze per aprire gli occhi, ma non era mattia, lo sentivo.

mi portarono sul mio letto e mi bagnarono il collo con dell'acqua fredda, mi svegliai, vidi avani, ludo e denise che erano attorno a me mentre i ragazzi erano giù a gridare, con mattia ovviamente.
non diedi conto alle ragazze e scesi subito con le poche forze che avevo.

mattia era in lacrime, anche i ragazzi che gli gridavano contro.

io: 'posso risolvere io con mattia, vi prego' dissi ai ragazzi, mi diedero un abbraccio e se ne andarono

mattia aveva gli occhi rossi e gonfi, non riuscivo a vederlo così, ma io ero spenta, non provavo più nulla per nessuno, sentivo solo odio nei confronti di jenna e mattia.

io: 'sai? io volevo passare questi ultimi anni di vita con te, con le persone che più amo e soprattutto con te, la persona che mi ha aperto gli occhi, prima di metterci insieme io provavo un odio tremendo per te, non sapevo il motivo ma era un sentimento così forte che poi mi fece ricredere in me stessa, io non ti odiavo anzi, provavo qualcosa per te che non riuscivo a capire, ma che poi tu hai riuscito a farmelo capire, non volevo che la nostra relazione finisse così ma, credo sia arrivato il momento di prendere due strade diverse, io ti amo ancora, ma l'odio ha preso il primo posto, tu credi che forse io non ci resti male, ma ti sbagli, anche tu ci resterai male e lo so, ma è meglio che prendiamo due strade diverse, tu rimarrai in questa casa perché so che non vuoi andare dai tuoi genitori, io che ho casa libera andrò a casa mia senza nessun problema, un ultima cosa, ti amo' dissi tutto ad un fiato guardando il basso con le lacrime che mi scorrevano, adesso si che ero spenta

mattia non disse niente, non aveva le parole per dire nulla, tornai in camera dove trovai solo le ragazze, mi andava bene così, anche se volevo rimanere un pò da sola.

io: 'mi aiutate a fare le valigie?' chiesi alle ragazze
l: 'te ne vai?' rispose ludovica preoccupata

io annuì e aprì l'armadio, le ragazze aprirono le valigie e mi aiutarono, io non provavo più sentimenti per nessuno, mattia mi aveva spezzato il cuore per davvero, mi aveva spenta sul serio.

finimmo le valigie, andai dai ragazzi per salutarli, non si aspettavano nulla.

io: 'posso?' chiesi bussando
alv: 'certo' rispose alvaro aprendo la porta
ale: 'dove vai?' chiese alejandro confuso
io: 'a casa' risposi facendo un sorriso, finto
ros: 'non puoi andartene' disse rosjaun
rob: 'no dai come facciamo adesso noi senza di te?' disse robert dando pugni all'aria
k: 'non puoi lasciarmi qua' aggiunse kairi
io: 'vabe, ciao anche a voi vi voglio bene' risposi andandomene, mi hanno fatta incazzare

presi le valigie, scesi accompagnata da avani e incrociai lo sguardo di mattia, era spento anche il suo, uscì da casa abbracciando avani, ludo e denise venivano con me visto che non abitavano lì.

ecco il nuovo capitolo anche se non siamo arrivati alle stelline che avevo chiesto, prossimo capitolo domani o dopodomani
un'ultima cosa, GRAZIE PER LE 40K LETTURE SIETE PAZZI, PAZZI VI AMO

𝙤𝙙𝙞 𝙚𝙩 𝙖𝙢𝙤||mattiapolibio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora