Capitolo sei

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(Rachel)

"Dove preferisci studiare? Vuoi stare in salotto o andiamo in camera mia?" chiesi a Tamara sorridendo mentre entravamo in casa. Avevamo finito scuola e avevamo deciso di studiare assieme per la verifica di storia che ci aspettava la settimana prossima. La mia migliore amica rispose che in salotto andava bene, ma non riuscì nemmeno a tirare fuori i libri dallo zaino che già si era distratta.

"Sento della musica, non dirmi che c'è la band di tuo fratello in garage?!" disse con un urletto acuto.

"Sì, stanno provando" risposi "E va bene andiamo a salutarli, ma dopo studiamo. Promesso?"

"Promesso" rispose con un immenso sorriso, si vedeva che non stava più nella pelle.

Andammo fuori, io camminavo davanti e lei mi seguì a ruota. Aspettammo la fine della canzone per non disturbarli e poi sbucammo da dietro l'angolo.

"Ciao ragazzi" dissi svogliatamente.

"Ciao" risposero loro in coro.

"Che cosa vuoi Rachel?" Will mi stava guardando storto.

"Nulla, volevamo solo salutare. Ora torniamo a studiare, vero Tami?" la guardai con fare perplesso e interrogativo, non aveva spiccicato parola. Era completamente persa a guardare Christian, il ragazzo della band che le piaceva e lui pure la stava guardando. Non l'avrei mai detto. Christian era un ragazzo d'oro che cercava sempre di mettere a proprio agio le altre persone. Forse la stava guardando solo per gentilezza o forse mi sbagliavo e le interessava davvero. Il suo sguardo era alquanto difficile da decifrare in quel momento.

"Perché non ascoltate la nostra nuova canzone e non ci dite cosa ne pensate?" Christian ruppe improvvisamente quel silenzio imbarazzante. Non mi sembrava una proposta tanto fuori dal comune perché in fondo se dovevano suonare davanti a un pubblico dovevano pur sapere se le canzoni piacevano o no. Però era comunque strano che la proposta fosse venuta da Christian e non da mio fratello il quale abitualmente mi chiedeva un parere sulle canzoni. In ogni caso eravamo decisamente imparziali visto che alla mia migliore amica sarebbe piaciuta a prescindere la canzone dato che era Christian a suonarla e anch'io sicuramente avrei apprezzato tutto quello che avesse scritto mio fratello.

"D'accordo" dissi. Lo facevo solo per Tamara, io in realtà era tutta la settimana che sentivo Will esercitarsi e quindi sapevo già com'era la nuova canzone. Ammetto che la versione finale con tutti i membri mi mancava, ma che fosse una bella canzone mi era già chiaro.

"Tre, due, uno!" Will iniziò a suonare la batteria subito dopo il suo conto alla rovescia e man mano entrarono gli altri strumenti e la voce.

Tami era entusiasta. Non so se le piacesse più la canzone completa, l'assolo di chitarra in mezzo o il chitarrista in sé. Comunque anche alla fine della canzone non spiccicò una parola e si limitò ad applaudire freneticamente. Io feci un commento positivo e li lasciai continuare. Tornammo in salotto per iniziare a studiare. Dopo un po' che stavamo sui libri Will varcò la porta e ci disse che la band sarebbe rimasta a cena. Aggiunsi frettolosamente che anche la mia migliore amica sarebbe restata. Lei mi guardò spaesata, ma allo stesso tempo anche super elettrizzata. Will ci chiese quindi che pizza avremmo voluto mangiare così che avrebbe potuto ordinare a breve. Tamara si decise per una pizza prosciutto e mascarpone; io scelsi una pizza con cipolle e olive. Decidemmo di mettere via i libri per fare spazio per la cena e per preparare i bicchieri e i tovaglioli mentre aspettavamo il fattorino.

La cena trascorse in modo piacevole e decidemmo di fare un gioco di società per animare ulteriormente la serata. Decidemmo così di giocare ad Activity, un gioco a squadre in cui bisognava indovinare delle parole parlando, mimando o disegnando.

Un anno di conquisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora