Capitolo 28.

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KRISTEN's POV.

Ho un peso enorme nel petto. Ansia, tristezza, amarezza. É tutto lì e io non posso buttare fuori nulla.

Vedere Calum nel letto in cui questa notte siamo stati insieme, con tutte quelle ferite che gli rovinano il suo bellissimo viso, che non cerca di fermarmi ma che accetta la mia decisione, mi fa ancora più male. Lui sarà anche ferito fisicamente, ma io posso dirlo di essere interiormente e credo di stare molto peggio di lui. O almeno mi auguro per lui che sia così, perché io sto davvero malissimo.

La scena deve ferire anche Emily perché la sento dire di volersene andare dalla stanza, incapace di sopportare il peso che sto condividendo con lei. Quando il mondo ti crolla addosso é difficile riuscire a reggere tutto il peso, e ora che lei se ne é andata sto cercando di sopravvivere al dolore da sola.

Prima di uscire dalla stanza mi abbraccia e io mi godo il contatto il più possibile: inspiro il profumo dei suoi capelli -per potermene ricordare sempre- e passo una mano sulla sua schiena, come per farle capire che andrà tutto bene e tutto si risolverà. Ma so benissimo che non é così, o almeno non nel mio caso. Non so quando la rivedrò e se la rivedrò e quindi devo catturare ogni minimo particolare di lei. É stata una grande amica per me fin da subito, e vorrei tanto che questa nostra amicizia continuasse nonostante tutto.

Non posso essere arrabbiata con lei. Sin da subito, dalla prima volta che l'ho vista, ho pensato che fosse una bella ragazza. Calum si é innamorato di lei, ma forse me lo sarei dovuta aspettare, Calum non é mai stato uno da relazioni lunghe e io ho cercato solamente di mettere in gabbia la libertà.

Probabilmente, inizialmente, era anche innamorato di me. Ma non sono stata capace di mantenere questo rapporto.

La porta della stanza sbatte, subito dopo l'uscita di scena di Emily, e percepisco nel medesimo istante il peso in più che ciò comporta. Luke e Michael sono imbarazzati, e non sanno se guardare la mia faccia distrutta e ancora sporca dai segni di pianto, o quella di Calum distrutta dai pugni del suo migliore amico.

"Noi.." Incomincia Luke. "Forse é meglio che ce ne andiamo." E si allontana dal letto matrimoniale, portando via con se anche Michael, afferrandolo per un polso. Chiudono la porta e il peso che porto sulle spalle credo che ora sia raddoppiato.

Nessuna parola viene scambiata fra di noi. Solo sguardi innocenti che cercano di capire realmente come l'altra persona sta. Ma non ci vuole molto a capirlo: siamo entrambi dei cocci rotti. E questi cocci non si possono più aggiustare, con la colla non otterremo lo stesso risultato: siamo entrambi da buttare.

"Io voglio scusarmi.." Si alza velocemente dal letto, ma questo movimento così frenetico gli fa portare una mano sul petto per il dolore lancinante, così torna alla sua posizione iniziale.

"No Calum." Dico seria. Non ho voglia di sentire scuse da parte sua, non perché sia cattiva e non voglio dargli l'opportunità di spiegarmi la sua versione, ma perché non ho voglia di mettermi a piangere di nuovo, e soprattutto non davanti a lui.

Cerca di ribattere ma lo fermo con un movimento della mano destra, a modo di vigile.

"Sono già al corrente della situazione. Anche solo questo mi basta per sapere che io per te non valgo più niente." Non distolgo lo sguardo da lui, sembra pietrificato. Per quanto sia arrabbiata con lui, mi dispiace vederlo in questa situazione.

"Hai pianto. Lo vedo dal segno delle lacrime che ancora hai sulle guance." Dice indicandomi.

"Non é vero." Mento cercando di pulirmi le tracce di nero rimanenti.

"Non sono stupido, Kristen." Si mette le mani nei capelli. "Guarda che cosa ho combinato."

Ora non sono più i miei singhiozzi a sentirsi. Ora sono i suoi e vorrei davvero correre da lui e poterlo abbracciare, baciarlo e dirgli che andrà tutto bene, che se mi vuole ancora potremmo tornare insieme e tornare quelli di prima ma, lui non mi ama più e tutto questo non succederà mai.

green eyes ♬ a.i.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora