Capitolo 5.

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"Hey Emily, smettila di fissarmi, siamo arrivati." Scoppia a ridere e io comincio a vivere.

"Oh certo." Arrossisco come al solito.

Scende prima lui dalla macchina e si affretta per aprirmi lo sportello del passeggero prima che possa farlo io. Una volta che scendo chiude la macchina con il suo telecomando, e immediatamente mi prende a braccetto.

Sembriamo una coppietta felice. E vorrei che fosse così, ma é impossibile, insomma io sono una ragazza qualsiasi, lui una star. Cosa potrebbe mai succedere tra di noi? Niente. Assolutamente niente.

La sua mano si sposta verso i miei fianchi e mi avvicina più a lui. E poi finalmente come se non bastasse comincia a parlare. Il mio cuore esploderà da un momento all'altro!

"Ti ho visto come continuavi a fissarmi."

"Beh, il paesaggio non era poi così bello.." Cerco di nascondere il fatto ma mi rendo conto di aver solo peggiorato le cose.

"Aah, ora capisco." Mi fa un grandissimo sorriso e io comincio a sbavare.

Entriamo dentro il ristorante. É davvero molto grande e spazioso. Il colore prelevante é il rosso, il che rende ancora di più l'ambiente accogliente di quanto non sia già. Ha davvero degli ottimi gusti. Il cameriere vestito con uno smoking davvero elegante ci raggiunge e appende le nostre giacche, cosa che io non avrei mai fatto. Ci sediamo al tavolo e in pochi minuti ordiniamo.

"Allora, cosa mi racconti di te?" Inizia lui a parlare, con un sorriso che farebbe invidia alla Roberts.

"Beh, faccio la cameriera, a dire la verità da circa un mese, vivo ancora con mia madre e.."

"Hai un ragazzo?"

"No, sinceramente no. Ma sicuramente tu non sarai single come me."

"Mi dispiace deluderti ma, sono single anche io." Deludermi? Deludermi? É una delle cose più belle che potessi dirmi!

"Oh, wow. E la band? Me ne parli un po'? Sai ti conosco da quella sera, vi conosco. Nel senso non sapevo chi foste fino a che.. Beh la mia amica non mi ha mostrato chi siete." Ma che ti salta in mente di dire Emily?

"Sai, a dire la verità me ne ero accorto. Ti guardavo anche quando stavo suonando e ti vedevo mentre cercavi di ballare a ritmo, eri così carina. Anche se non sapevi neanche una parola e muovevi le labbra in un modo assolutamente buffo."

"Scusa, mi sento un po' imbarazzata. Non avrei dovuto dirtelo."

"Tranquilla. Non tutti possono conoscerci. Ma almeno ora ci conosci. E poi almeno il mio nome lo sai,mi va bene anche così. Anzi benissimo."

Non fa in tempo a raccontarmi della band che il cameriere super efficiente ha già portato al tavolo le nostre ordinazioni. Ora anche il mio stomaco é felice, darò qualcosa da mangiare a quelle farfalle che continuano a farsi sentire. Il cibo sembra ottimo, e già al primo boccone non mi pento di quello che ho pensato.

Nessuno dei due spiccica parola, solo dopo aver pagato e essere usciti con la scusa di andare a prendere un gelato cominciamo a parlare. Questa volta però inizio io.

"Scusa se non ho parlato ma, non amo mangiare e parlare insieme."

"Neanche io se per questo. Allora che gusto vuoi?" Ero talmente impegnata a guardare i suoi bellissimi occhi verdi che non mi sono accorta di essere già arrivata in gelateria. Così do un'occhiata veloce ai gusti esposti prima di decidere.

"Nocciola e amarena." Lo sento ridacchiare a bassa voce.

"Per me invece un cono al cioccolato e.. Alla nocciola."

Paga e poi usciamo per sederci su un panchina li vicino.

"Scusa se te lo chiedo ma.. Perché hai riso prima? Guarda che ti ho sentito eh!"

"Che razza di abbinamento hai fatto?"

"Ma che importa dell'abbinamento! Basta che sia buono e che mi piaccia."

"Ah si? Cos'altro ti piace? Intendo qui, in questa zona, in questo metro quadrato."

Tu tu tu! La mia mente non fa altro che ripetere questo pronome personale, ok la grammatica mi fa male. Vorrei dirglielo ma non ho il coraggio così mi invento qualcosa.

"La cialda ad esempio é molto buona."

Mi mostra un sorriso ancora più bello dell'altro, poi mi mette una mano sotto il mento per fare in modo che i nostri occhi si 'tocchino'.

"Vuoi sapere invece cosa piace a me?" Annuisco silenziosamente e il mio cuore sembra quasi che voglia uscire.

Non dice niente e si avvicina pericolosamente a me. Le nostre labbra sono a pochi centimetri, forse a qualche millimetro e le farfalle continuano a farsi sentire, nonostante gli abbia dato prima di mangiare.

Il momento magico viene interrotto da una luce abbagliante puntata su di noi per qualche secondo. Mi rendo conto, solo dopo qualche secondo che é un paparazzo e così guardo terrorizzata Ashton.

"Non preoccuparti. Non mi pentirò mai di quello che dirò, a me piaci tu."

Quella frase, continua a ronzare nella mia mente. Finché, tutti i miei pensieri vengono cancellati in un istante. Le nostre labbra si toccano e i nostri cuori battono allo stesso ritmo. Il bacio diventa sempre meno casto, la sua lingua chiede il permesso di poter giocare con la mia ed io acconsento schiudendo le labbra.

Mi sembra di vivere in un film. O in un libro. E la cosa mi rende felice, ma allo stesso tempo mi terrorizza.

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Sono un po' arrabbiata perché la app mi ha dato dei problemi e così ho dovuto riscrivere tutto dal computer.

In ogni caso mi scuso per non aver aggiornato prima ma essendo all'estero per l'ultima vacanza prima dell'inferno non trovavo una connessione.

Non credo aggiornerò così spesso neanche nei prossimo giorni visto che devo finire i compiti e mercoledì é il primo giorno di scuola.

Buona giornata.

Erika.

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