Capitolo 27.

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Le mie parole hanno l'effetto desiderato e finalmente Ashton mi regala un po' della sua attenzione.

"Emily per favore. Non essere stupida." Dice seccato, come se non credesse alle mie parole e in qualche modo mi ferisce.

"Io sto dicendo sul serio Ashton, penso sia arrivato il momento, io mi sento pronta." Ammetto, sperando di convincerlo almeno un pochino di più.

"Ma perché proprio ora? Nel senso, perché proprio dopo aver fatto una cosa così brutta al mio migliore amico?" Sembra quasi stia combattendo una battaglia dentro di lui: il cervello gli dice una cosa, e il cuore un'altra, perché sta cominciando ad accaldarsi.

"Io ti amo in tutte le tue sfumature Ashton. Tutti commettono errori, e se questo é il modo migliore per fartelo capire.. Farò l'amore con te."

"Sei sicura? Io non voglio obbligarti." Si porta una mano sulla testa imbarazzato e io annuisco sicura di me.

Mi avvicino a lui, facendomi desiderare. Cammino lentamente e mi mordo il labbro inferiore. Non sapendo come gestire le cosa, mi aspetta in piedi in fondo alla stanza torturandosi le dita in modo dolcissimo. Quando sono abbastanza vicina da poterlo toccare, gli afferro il colletto della maglietta e avvicino le mie labbra alle sue, facendole sfiorare appena. Una volta essermi fatta desiderare abbastanza mi allontano velocemente da lui e lo supero, andando verso la finestra ancora aperta.
Percepisco il suo sguardo su di me. Posso immaginarlo con una faccia confusa, con una voglia pazzesca di fiondarsi sulle mie labbra: e la cosa mi diverte, ho le redini del gioco.

Chiudo finalmente la finestra e una volta fatto mi giro verso di lui, in attesa che mi raggiunga. Per quanto possa sembrare che mi senta sicura, in realtà sono un fascio di nervi, non so come si evolverà la cosa e sono totalmente inesperta.

Ashton si avvicina a me continuando a puntare i suoi occhi verdi nei miei, facendomi sciogliere. Mi lascia soffrire un po' -come ho fatto io precedentemente- e si china sensualmente per raggiungere le mie labbra con la sua bocca.

La mia bocca si socchiude e le nostre lingue si toccano come se fosse la prima volta, ma come se si conoscessero da tutta la vita.

Esercita una leggera pressione con il suo bacino sul mio, facendomi toccare con la schiena sul muro freddo. Con i brividi su tutto il corpo, appoggio le mani sul suo petto e approfondisco il bacio.

Le sue mani nodose scendono lentamente lungo tutta la mia schiena, provocandomi altri brividi e un gemito e che lo fa sorridere nel bacio. Le sue mani si infilano sotto la maglietta e sfiorano ogni centimetro possibile, stanco poi del tessuto inutile tra di noi, comincia a togliermi la maglietta.

Troppo accaldata mi sento mancare l'aria e mi stacco da lui per recuperarne un po', realizzando poi di essere in reggiseno davanti a lui e divento rossa paonazza in volto.

Ovviamente lui se ne accorge e appoggia il suo dito indice sul mio naso per pochi attimi.

"Piccola, non ti devi vergognare di me. Quando arriverò a toglierti anche le mutandine come farai?" Ridacchia e io divento ancora più rossa di prima. Incapace di dire qualsiasi cosa a mia difesa, riprendo a baciarlo e coraggiosamente gli tolgo la maglietta.

"Ora siamo pari." Dico fiera di me stessa, con le mani ancora sul suo petto.

"Ora é il mio turno." Dice lui ammiccando con un tono troppo sexy da resistergli.

Ma io precedo le sue mosse e con l'indice faccio dei disegni immaginari dalle labbra, passando per il torace e gli addominali per arrivare alla cerniera dei jeans. Lo fisso intensamente mordendomi di nuovo il labbro. Un po' imbarazzata faccio il passo successivo e tiro giù sia cerniera che pantaloni, facendomi aiutare da lui.

green eyes ♬ a.i.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora