A distanza di un paio di giorni, le ultime parole di Jimin percuotevano, tuttavia, la miriade di pensieri del maggiore.
Si trovava in un'importante riunione d'affari per stabilire dei nuovi accordi con una compagnia cinese, proveniente direttamente da Pechino, ma la sua mente era presente a tratti in quella discussione. Riusciva a seguire per un breve momento ma in quello dopo, si perdeva totalmente.
Fortunatamente, Yoongi era al suo fianco e colmava lui, con la sua abile dialettica, quella sua mancanza d'attenzione e prestazione.
Non era da Jungkook comportarsi in quel modo così strano e il menta stava iniziando a preoccuparsi seriamente.
Quando finalmente la sala riunioni si svuotò, Yoongi ne approfittò per parlare da solo con il suo amico che, nel frattempo, aveva nuovamente perso lo sguardo nel vuoto.
«Stai scherzando, Kook? Dimmi se stai scherzando perché io non mi sto divertendo affatto» sbottò fissandolo freddamente.
«Di che stai parlando, Yoon?» il moro sembrò svegliarsi da quel trance.
«Dimmi che cazzo ti sta succedendo e poi, ringraziami perché ti ho salvato il culo con quei pechinesi. Cazzo, eri totalmente assente e non è da te! Credo se ne siano anche accorti! Ti sei innamorato di quel ballerino, per caso? Ti sei ossessionato? Non ci sto capendo nulla» chiese cercando di mantenere la calma.
«Non mi succede nulla. Ho solo un gran mal di testa ed è per questo che non ho prestato molta attenzione. Non c'entra nulla lui...» rispose gettando la sua nuca indietro.
«Si, che c'entra e non mentirmi. Cos'è che ti turba così tanto? Spiegamelo. Siamo amici da un sacco di tempo e potrei aiutarti o anche solo ascoltarti» tentò un'altra volta.
Dopo un lungo sospiro, Jungkook iniziò a parlare.
«Sono riuscito a costruire il mio equilibrio di vita con molta fatica e tanto sudore dopo il riformatorio. È sempre stato solido e forte. Non ha mai barcollato, neanche per un momento ma adesso è diverso. Vacilla e mi rende instabile. Sono nervoso e arrabbiato perché finiamo sempre per discutere e ci penso costantemente» sbuffò.
«Beh, ho capito che non riesci a stargli lontano perciò non ti dirò di allontanarti, perché non lo faresti comunque...» ragionò il menta «Hai mai provato a cercare un argomento o un qualcosa da fare che non desse, come conseguenza, una discussione? Non credo sia così difficile»
«Con lui è impossibile»
«Grazie al cazzo, Jungkook! Sai soltanto dirgli che vuoi scoparlo, che vuoi fotterlo, che vuoi farci sesso e nient'altro» sottolineò l'argomento «Come dovrebbe reagire? Non è una puttana, ficcatelo in testa una volta per tutte»
«Cos'altro dovrei dirgli?»
«La verità è che tu non sei abituato alle relazioni umane, o almeno, non le hai mai volute avere. Allontani e tratti male tutti, a parte me giustamente» ghignò «Non sai minimamente approcciarti se non con aggressività, prepotenza, arroganza e distacco. Sei un vero e proprio ghiacciaio del Polo Nord, amico mio»
«E quindi?» ridacchiò il moro.
«E quindi nulla! Se vuoi rimanere tra i piedi del ragazzo, devi addolcirti un po', santo cielo! Ha un bel caratterino e si nota, anche per come ti ha ridotto» Yoongi si lasciò scappare una risata ma poi proseguì con i suoi consigli «Ma allo stesso tempo possiede un buon cuore. In sintesi, se inizi a trattarlo bene vedrai che otterrai la stessa ed identica cosa. Penso sia semplice e così, magari, puoi riuscire a ristabilire il tuo equilibrio»
Il corvino sembrò riflettere per un'istante e Yoongi pensò di essere finalmente riuscito a farlo ragionare ma quando lo vide negare con la testa, capì che, in realtà, non era stato così.
Sapeva com'era.
Testardo come pochi e a volte, nonostante fosse il suo migliore amico, lo detestava proprio per questo.«Perché neghi con la testa?»
«Se dovessi comportarmi nel modo in cui tu dici, non sarei più me stesso. Sono questo che vedi, lo sai e non posso farci nulla»
Il menta aveva sentito tante volte quelle parole e si, lo conosceva ormai. In tutti quegli anni di amicizia, non era mai cambiato. Aveva soltanto attenuato i suoi difetti più evidenti, i lati del suo carattere più irascibili ma in quanto a veri e propri cambiamenti, non ne voleva neanche lontanamente sentire l'odore.
«Se dovessi comportati meglio, renderesti solamente migliore ciò che già sei. Non devi aver paura di cambiare perché questi sono a fin di bene, ti migliorerebbero. Solo questo»
«Non ho paura di cambiare. Sto soltanto bene così come sono adesso... Non vorrei mai ritornare al Jungkook che si faceva mettere i piedi in testa e che piangeva ogni notte per la merda che viveva. Preferisco stare da solo e non avere nessuno che mi rompa i coglioni intorno» borbottò l'uomo mostrando quanta rabbia gli provocasse il suo passato.
Odiava ciò ch'era stato e se avesse avuto la possibilità di cancellare tutti quei maledetti trascorsi, lo avrebbe fatto senza nemmeno pensarci due volte.
Odiava il debole ch'era stato da ragazzino e il mostro in cui si era convertito dentro quel tugurio.
L'amore che chiedeva a grida da bambino si era, ormai, trasformato in un odio profondo che colmava interamente il suo cuore ghiacciato.
Adesso era un uomo in carriera, rispettato e ammirato da tutti e l'idea di perdere tutto questo, in realtà, lo spaventava. Cambiare la propria persona non era tra i suoi piani.
«Non sei stanco di stare solo e di tenere dentro tutta quella merda? All'inizio ero contrario ma pensandoci bene e te lo dico come un fratello... Jimin potrebbe esserti d'aiuto. Potrebbe restituirti il sorriso che hai perso»
E più Yoongi parlava e più il nervosismo di Jungkook cresceva, tanto che si mise in piedi pronto ad andarsene.
«Non voglio nessun aiuto. Non voglio un nuovo amico e tantomeno trovare l'amore. Non provo nulla per quel fottuto ballerino, lo voglio soltanto per sfogare i miei bisogni sessuali e basta. E se ti dico che sto bene, è perché lo sto, siamo intesi?»
«Sei soltanto un brutto figlio di puttana che non riesce a rialzarsi dai tanti colpi ricevuti. Che cosa concludi reagendo così? Nulla, non ottieni nulla perché la vera rivincita è quella di sorridere alla fottuta vita e alle sue maledette sfide. Il leone che hai dentro dovresti sfruttarlo per le sue doti, forza e coraggio e non per la ferocia, l'aggressività e l'odio. Devi andare avanti»
«Cos'è che ti ha fatto cambiare idea?»
«Non lo so... Ma osservare Taehyung nella sua totalità mi ha fatto ricredere su varie cose... E in questi giorni ho anche pensato ad un'eventualità...» annunciò con serietà captando tutta l'attenzione dell'altro «Se dovessi iniziare a provare qualcosa per lui, non voglio dire no e negarmi quest'esperienza. Vorrei poter affrontare questa prova con me stesso»
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𝑪𝒉𝒂𝒏𝒈𝒆 | 국민
أدب الهواةᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin lavora in un night club gay e Jungkook è il leader di un'azienda sul commercio marittimo; ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ