Capitolo 8

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Wade era felice per la prima volta dopo tanto tempo. Era felice, ma si sentiva in colpa nei confronti del più giovane. I due vivevano a casa di Peter, ma nessuno dei due lavorava. Venivano mantenuti dai genitori del ragazzo. Wade sapeva che erano milionari, ma si sentiva comunque in colpa. Ne aveva parlato diverse volte con Peter, che aveva cercato di dissuaderlo.

Ma Wade aveva deciso: avrebbe trovato un lavoro.
Ma la parte difficile doveva ancora arrivare. Wade aveva abbandonato la scuola a diciassette anni, senza mai nemmeno concludere le superiori. Le sue uniche esperienze lavorative, se così possono essere definite, erano come commesso in un supermercato e come cameriere in un piccolo ristorante. Sarebbero lavori perfetti per qualcuno senza qualificazioni accademiche, e per il sè stesso di diciassette anni. Ma con quel'aspetto nessuno l'avrebbe assunto. 

Dopo l'incendio, dopo aver passato mesi e mesi in ospedale, tra operazioni e riabilitazioni, non aveva un posto dove vivere e, anche dopo essere andato a vivere con Jody, gli servivano soldi. 
L'unica entrata che riusciva ad avere era attraverso la vendita di marijuana, che il suo vicino di casa coltivava. 

Wade stava seduto nel parco della città. Dopo averci pensato per giorni e giorni, era arrivato ad una triste conclusione: lo spaccio era l'unico modo che aveva per crearsi una propria indipendenza. Stava aspettando il sui nuovo datore di lavoro, che arrivò di lì a breve. 


Wade lavorava già da due settimane, contribuendo con le spese della casa. Peter sapeva che lavorava, ma ovviamente non sapeva cosa facesse veramente. Wade gli aveva detto che aveva trovato lavoro come lavapiatti in un ristorante. Peter gli aveva creduto, non aveva motivo per non credergli, in fondo stava fuori fino a sera tardi e tutto per Peter aveva senso.
A Wade non piaceva mentire a Peter, ma il ragazzo non poteva assolutamente sapere la verità .

Era bravo nel suo lavoro e, cosa più importante, Wade aveva esperienza. Aaron, l'uomo per cui Wade lavorava, iniziò a coinvolgerlo sempre di più nel business. Wade credeva di lavorare solo per l'uomo, ma si accorse presto di essere entrato in una rete più grande. Più il tempo passava, più Wade veniva coinvolto nella vita della gang, iniziando ad avere contatti con altri membri da tutte le parti del Massachusetts e vendendo, oltre all'erba e al fumo, anche droghe più pesanti. 

La vita di Wade era appesa ad un filo sottilissimo, che poteva spezzarsi da un momento all'altro. Ormai era troppo tardi per ritirarsi indietro. Viveva nella paura. Paura che la polizia scoprisse i suoi rapporti con quella gang filo-mafiosa,ma soprattutto paura che Peter venisse a conoscenza di come in realtà si guadagnava da vivere. 



Beauty lies in Small Things-SpideypoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora