Capitolo 14

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Era mezzanotte quando Tony, Peter e Wade uscirono dall'albergo, scortati da Happy fino alla macchina nera parcheggiata poco lontano. Happy aveva sempre una macchina nera, ovunque si trovasse. Tony si mise alla giuda. Anche se Happy era ufficialmente il suo autista che lo seguiva ovunque, Tony non lo lasciava mai guidare. Tony non lasciava mai guidare nessuno, solo qualche volta Steve. 

Arrivarono all'aeroporto ed entrarono nel jet della Stark International. La pelle chiara dei sedili faceva sembrare l'interno dell'aereo ancora più grande. Wade si guardava intorno. Sapeva che la famiglia di Peter era ricchissima, ma stare in quel jet era come se lo avesse reso reale. 


Quando atterrarono a New York il sole doveva ancora sorgere ma Steve era già sveglio e Pepper e Bucky erano già a casa Stark. Pepper aveva accettato di lavorare in prima persona sul caso dal punto di vista legale e Bucky era sulle tracce di ........... come agente sotto copertura da un anno. 

Pepper e Bucky erano probabilmente le persone di cui Steve e Tony si fidavano di più. Pepper era un eccellente avvocato e Bucky uno dei migliori agenti dell'FBI che l'ufficio di New York potesse offrire. Anche se a volte, per qualcuno proveniente dall'esterno, poteva non sembrare così, ma tutti gli amici dei suoi genitori adoravano Peter ed erano disposti a tutto pur di fargli giustizia. Sapevano quanto Peter teneva a Wade ed era evidente quanto avesse sofferto negli ultimi mesi. Quando Tony aveva raccontato a Steve cosa ci facesse loro figlio nello Utah, per puro caso Natasha era lì ad ascoltare la conversazione. C'era voluta tutta la buona volontà del capo dell'ufficio di New York per negare a Natasha Romanoff un caso e tutta la forza di Clint per trascinare via sua moglie dall'ufficio del capo. Natasha non poteva avere bambini e aveva sempre trattato Peter e Morgan come se fossero i suoi stessi figli e aveva giurato che sarebbe andata contro tutto e tutti se qualcuno avesse fatto loro del male. 

Bucky e Pepper si erano chiusi in cucina a lavorare sul caso, lasciando Peter con dei Tony e Steve non più preoccupati ma ugualmente arrabbiati. Avevano capito perchè Peter era scappato e lo capivano. Peter amava Wade e voleva proteggerlo o almeno essere con lui nell'eventuale momento fosse morto. L'avevano fatto anche loro quando erano giovani. 


Peter e Wade stavano giocando con Morgan quando finalmente Steve e Tony, con Pepper, Bucky Clint e Natasha uscirono dalla cucina. Avevano finalmente preso una decisione. Peter sarebbe tornato a Cambridge per finire l'anno, mentre Wade sarebbe rimasto a New York a casa di Tony e Steve, sotto la protezione di Natasha. Sapevano bene loro che se c'era Natasha al capo della sua sicurezza, nemmeno una zanzara gli avrebbe fatto del male. A Cambridge con Peter ci sarebbe andato Clint. 


Avevano deciso di collaborare nelle indagini. Wade, sotto suggerimento di Pepper aveva testimoniato contro il suo vecchio boss. Testimoniare contro Aaron però aveva significato anche confessare il suo coinvolgimento nello spaccio di sostanze illegali, dalla marijuana alle droghe pesanti, ma soprattutto il suo coinvolgimento con il gruppo mafioso di Aaron. Wade aveva accettato il patteggiamento, venendo condannato solo a un anno di carcere e uno di servizi socialmente utili. 
Peter aveva il cuore spezzato. Significava che per un anno non sarebbe più stato tra le braccia del suo Wade, ma sapeva che era giusto così, e soprattutto sapeva, che una vola uscito dal carcere, sarebbe tutto finito e avrebbero potuto vivere la loro vita come volevano, felici e insieme. 

Beauty lies in Small Things-SpideypoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora