Annunci e chiarimenti

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Kaminari's pov

Vidi Kyoka alzarsi ed iniziare a correre, come un angelo che scappava via, mi allungai come per afferrarla ed aprii la bocca nel tentativo di gridarle qualcosa ma non uscì nessun suono dalla mia gola.
Ero shockato.
Mi rimisi seduto normalmente ad osservare il fuoco.
Prima dell'incontro mi ero immaginato una serie di finali possibili ma non mi ero preparato a questo.
Perché alzarsi e scappare? Se non mi amava avrebbe potuto semplicemente respingermi e se mi amava sarebbe stata felice della mia dichiarazione ed avrebbe ricambiato. Quindi cosa voleva dire quella fuga?
Rimasi ancora a lungo ad osservare il fuoco spegnersi lentamente, dopo di che ripiegai la coperta e ritornai al dormitorio.
Il giorno seguente praticamente non uscii dalla mia camera.

Il lunedì mattina tutti dicono sia il momento più duro della settimana ma per me ogni mattina è un brutto momento. Mi alzai a fatica ed eseguii il classico rituale mattutino: lavarsi i denti, mettersi la divisa, pettinarsi (senza ombra di dubbio la parte più difficile della mattina visto i miei capelli), fare colazione in fretta e dirigersi in classe.

Entrai in classe.
C'era Midoriya che stava raccontando qualcosa di particolarmente interessante visto che quasi tutti erano intorno a lui ad ascoltare, gli unici a non essere attratti dal racconto di Izuku erano Bakugo, una cosa per nulla sorprendente, Ojiro ed Hagakure. La coppietta era al banco di Toru con Mishirao che tentava di spiegarle qualcosa.
Sono una coppia particolare, non da molto nell'occhio, lui per il suo atteggiamento molto ligio e zelante, lei per ovvie ragioni.
Andai a sedermi al mio posto, accanto a quello di Jirou, ed aspettai in silenzio l'inizio della lezione, senza neppure voltarmi verso di lei, non avrei avuto nulla da dirle ed avevo paura che nel guardarla mi sarei soltanto rattristato ulteriormente.
Aizawa entrò in classe con la classica espressione stanca ed al contempo annoiata e ci salutò.
"Allora, ragazzi, siamo quasi a dicembre, e dato che non si sono verificati incidenti legati all'unione dei villan e che tutti voi vi state impegnando seriamente nello studio il preside Nezu ha deciso di farvi una sorta di regalo. Tra due settimane si terrà un ballo studentesco"
Tutti quanti rimanemmo piacevolmente sorpresi da tale regalo. Si levò un brusio collettivo ma bastò un'occhiata fulminante del professore per metterci tutti a tacere.
"Il prom sarà separato per ogni anno ma non per le differenti sezioni, quindi il vostro ballo si terrà insieme agli studenti della sezione B ma non con quelli degli altri anni"
L'idea di un ballo condiviso non mi dispiace ma farlo unicamente con quelli della sezione B non mi entusiasma e credo sia un pensiero condiviso dal resto della classe, nonostante ciò un prom è sempre un prom quindi non posso che esserne felice, credo.
"Tuttavia" continuò Aizawa "a questa bella notizia ne segue una non altrettanto bella"
Tutti ci guardammo con aria confusa prima di tornare a fissarlo in attesa di un risposta alla nostra tacita domanda.
"Purtroppo non riteniamo sicuro che usciate dal complesso per le vacanze natalizie, motivo per cui dovrete passare il periodo natalizio nei dormitori della UA, vi chiedo scusa da parte di tutti i professori, i vostri genitori sono già stati avvisati"
Partì un coro di protesta che il professore non fermò, doveva aver capito la nostra frustrazione.
Quando gli animi si furono placati riprese la parola.
"Per indorarvi la pillola, però, abbiamo deciso di invitare i vostri genitori per la festa di Natale"
Un inizio di lezione denso di avvisi, oserei dire.
Fortunatamente il resto della giornata continuò in maniera decisamente più lineare di come era iniziata anche se la classe si dimostrò decisamente più distratta del solito, quasi certamente per via di tutte le novità dateci dal professor Aizawa, un susseguirsi di buone e cattive notizie, non mi sorprende che gli altri, come il sottoscritto, abbiano passato più tempo a riflettere su di esse che a prestare attenzione alla lezione.
La campanella suonò prima di quanto mi aspettassi, mi recai in mensa ed una volta preso il pranzo mi sedetti da solo ad un tavolo. Volevo stare un po' in solitudine a riflettere, ma visto che già il giorno prima non ero uscito dalla mia camera e non avevo proferito parola per tutto il giorno, già sapevo che la mia quiete non sarebbe durata a lungo.
Ed infatti quasi subito arrivò al mio tavolo la Bakusquad al completo.
"Ehy Kaminari, ieri non ti sei fatto vedere per tutto il giorno ed oggi non hai aperto bocca, almeno raccontaci com'è andata l'altra sera" iniziò Sero.
"Ma sei scemo? Mi pare ovvio che qualcosa non sia andato bene se si è comportato in questo modo" puntualizzò giustamente Mina "hai voglia di dirci cosa è andato storto? Ti ha rifiutato?"
"No" risposi con un tono cupo.
"Bene allora" esclamò Kirishima.
"Ma non ha neanche ricambiato il mio amore"
"Cosa significa?" chiese Mina con un tono di voce eccessivamente alto.
"Che è scappata non appena mi sono dichiarato, non so perché, non riesco a capire cosa significhi"
"Beh, hai provato a chiederglielo?"
"Ovviamente no, ogni volta che la vedo mi rattristo, non credo che avrei il coraggio di chiederglielo"
"Non ti ha rifiutato, se ha fatto quello che ha fatto è perché probabilmente si sente confusa e probabilmente anche lei vorrebbe chiarirsi con te"
Sorprendente come Mina abbia fatto un ragionamento del genere, allora forse ogni tanto finge solo di essere stupida. Con ogni probabilità Ashido ha ragione, devo armarmi di coraggio ed andarle a parlare.

Jirou's pov

Non ho più parlato con Kaminari da quella sera, è stato strano non parlargli per più di un giorno, ma non lo biasimo, anch'io mi comporterei allo stesso modo a ruoli invertiti.
La lezione pratica di fondamenti dell'eroismo di oggi consisteva in un allenamento a coppie per migliorare il combattimento corpo a corpo senza l'utilizzo dei quirk, fortunatamente non sono stata messa in coppia con Denki, la cosa avrebbe generato non poco imbarazzo.
L'allenamento è stato comunque estenuante, combattere contro la prestanza fisica di Midoriya non è affatto facile, per quanto il suo quirk sia forte ha dovuto sicuramente allenarsi duramente per riuscire a gestirlo e non essendo per niente stupido non ho avuto speranze contro di lui, anche se ho provato a dargli filo da torcere.
A fine lezione, dopo essermi tolta la tuta dell'istituto ed essermi rimessa la divisa, mi incamminai verso i dormitori in compagnia di Uraraka ed Asui fino a quando non ci si parò davanti Denki, non mi aspettavo di certo che venisse a cercarmi e non credo di avere ancora il coraggio di parlargli.
"Ehy ragazze" esordì con fare allegro.
"Ciao Kaminari, immagino tu non sia qui né per me né per Ochaco" rispose Tsuyu.
"Non fai mai giri di parole, vero?"
"Sarà meglio lasciarvi soli allora" disse Uraraka, prendendo Asui per il braccio ed incamminandosi.
Kaminari aspettò un attimo guardandole allontanarsi per poi girarsi con uno sguardo tra il serio e lo scoraggiato.
"Ciao" disse con un filo di imbarazzo, ma non di quello allegro che coglie le persone timide quando parlano con la persone che gli piace, ma quello che si ha quando si fa qualcosa con poca convinzione.
"Ciao" risposi con un tono forzatamente tranquillo
"Immagino tu sappia perché ti voglia parlare"
"Credo proprio di si"
"Ma per evitare fraintendimenti lo dirò lo stesso. Tu ora sai cosa provo per te ma vorrei sapere cosa provi tu per me" mentre diceva ciò mi fissava con sguardo triste e cupo, distolsi lo sguardo per non vedere la tristezza nei suoi occhi, non riuscivo a vederlo così.
"Vedi è complicato..."
"Prova a spiegarmi allora"
"Tu mi piaci Denki, è sempre piacevole passare il tempo con te, mi fai ridere e mi affiderei a te ad occhi chiusi ma ogni tanto sei troppo infantile, siamo entrambi testardi e litighiamo su ogni divergenza. Tu sei senza ombra di dubbio il mio migliore amico, ma non so se quello che provo per te sia amore e se io sia la persona adatta per te" detto questo, in maniera quasi istantanea, mi avvicinai a Kaminari e lo abbracciai forte e rimanemmo così per qualche secondo "Ho solo bisogno di tempo per mettere chiarezza nella mia testa ma non voglio perderti in nessun caso"
"Possiamo continuare ad essere amici mentre cerchi la riposta?" disse con una voce rotta, probabilmente stava iniziando a piangere.
"Certo Pikachu" gli diedi un bacio sulla guancia e mi incamminai verso i dormitori per poi fermarmi qualche metro più in là "Domani pomeriggio di aspetto per le lezioni di musica" dissi prima di rigirarmi e riprendere a camminare.
"Contaci" gridò Denki con un tono decisamente più allegro di prima.

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