Kaminari's pov
Arrivò la mattina di Natale, mi sveglia con estrema facilità, cosa molto strana, ero emozionatissimo.
Per l'occasione tutta la classe, di comune accordo, decise che tutti avrebbero indossato un cappello natalizio con il ponpon personalizzato, per esempio quello di Kirishima era un sasso, quello di Yaoyorozu era un libro, quello di Todoroki era metà bianco e metà rosso mentre il cappello di Hagakure era privo di ponpon. L'unico per cui venne fatta un'eccezione fu Tokoyami, ma ne valse la pena, il suo cappello sembrava un uccello che gli stava mordendo la testa, era senza ombra di dubbio il più divertente. Inutile dire che il mio e quello di Jirou erano rispettivamente una saetta ed una nota musicale.
Mi infilai il cappello e scesi di corsa le scale, c'erano Iida, Bakugo ed Uraraka che stavano finendo di decorare l'albero, vicino al quale avevamo messo tutti i regali. Mi fece uno strano effetto vedere la sala comune addobbata, era il primo Natale che non festeggiavo a casa, ma anche il primo che passavo in compagnia di Kyoka, due onde di emozioni contrastanti si scontrarono nella mia testa ma fui riportato alla realtà proprio dalla voce della mia fidanzata.
"Buongiorno Denki, tutto bene?"
"Assolutamente sì, oggi è Natale, come potrebbe non andare bene?!"
"Sei sicuro che i tuoi genitori saranno puntuali?"
"Devi stare tranquilla" dissi accompagnando le parole con i gesti "mio padre è come me, in perenne ritardo, ma per fortuna c'è mia madre che è fissata con la puntualità"
"Bene bene"
I primi genitori ad arrivare furono quelli di Momo, seguiti da quelli di Tokoyami ed Asui, che arrivarono insieme, purtroppo, o per fortuna, Endeavor non sarebbe potuto venire, quindi Shoto si sarebbe dovuto accontentare della compagnia della famiglia Yaoyorozu, con la quale sembrava avesse un ottimo rapporto visto che ci stava già parlando tranquillamente.
Arrivarono anche i miei genitori e mio fratello, andai ad aprirgli la porta e ci lasciammo andare ad un abbraccio di gruppo, rivederli dopo tanti mesi mi emozionò al punto che stavo per piangere, ma mi trattenni.
"Mamma, papà questa è Kyoka, la mia fidanzata" dissi allungando le braccia nella sua direzione.Jirou's pov
"Tu sei la moglie di Denki" disse il piccolo Akihiko.
"Esatto" risposi ridacchiando. Mi chinai e gli scompigliai leggermente i capelli, biondi come quelli di tutta la famiglia. Lui rispose al mio gesto con un sorriso radioso identico a quello del fratello.
"Siamo felici di conoscere finalmente di persona la fidanzata del nostro Denki" disse la madre facendo un cenno col capo.
"Anch'io ne sono felice" risposi cercando di mostrare il mio miglior sorriso.
Il padre mi porse la mano e strinse fortemente la mia.
"Come ha fatto un imbranato come mio figlio a trovarsi una ragazza carina come te?" chiese in maniera ironica, Kaminari me lo aveva detto che suo padre era una persona a cui piaceva scherzare. Non feci in tempo a pensare ad una risposta che la moglie gli diede un colpetto col gomito.
"Non metterla subito in imbarazzo"
"Non si preoccupi signora, conoscendo suo figlio immaginavo che da qualcuno della famiglia avesse preso la sua simpatia"
"Mi spiace interrompervi ma dovrei dirvi un paio di cose" disse Denki portando in disparte la sua famiglia.
Prima della festa gli avevo chiesto di avvisare i suoi genitori che i miei non erano ancora a conoscenza della nostra relazione e di conseguenza di non dirgli niente fino al momento in cui non gliene avrei parlato io.
Piano piano arrivarono tutte le famiglie, compresa la mia. Dopo un caloroso ricongiungimento e qualche scambio di battute si era quasi fatta ora di pranzo, così decidemmo di sederci tutti a tavola e cominciare a mangiare. Come spesso capita a Natale il pranzo durò parecchio e così quando finimmo tutti di mangiare, per quanto avessimo iniziato presto, erano praticamente le tre del pomeriggio. Decidemmo di spostarci nella sala comune, dove avevamo preparato l'albero, per scambiarci i regali. Approfittai dello spostamento per trattenere i miei genitori in cucina, in modo da rimanere soli.
"Aspettate qui un attimo, vi devo parlare di una cosa importante" e mi diressi a prendere Denki.
Era seduto per terra e stava giocando Akihiko e la sorella minore di Tsuyu, pensai che ci sapeva fare coi bambini, forse perché, in fondo, anche lui era rimasto un po' bimbo.
Lo tirai per la collottola.
"E' il momento, sono di là in cucina"
"Sei proprio sicura che andrà bene?" disse con lo sguardo preoccupato.
"Devi avere un po' più di fiducia in te stesso, vedrai che andrà alla grande"
Si alzò e mi seguì in cucina.
"Eccoti qui, cosa devi dirci Kyoka?" chiese mia madre mentre si sistemava gli occhiali che le erano leggermente scesi verso la punta del naso.
"E perché hai portato qui questo giovanotto?" aggiunse mio padre con un tono vivace ed il sorriso.
"Vedete, questo è Denki, il compagno di classe di cui vi avevo parlato"
"Ah si, ricordo, era con te quando siete stati attaccati all'USJ ed anche sull'I-island ed era nella band al festival culturale. Piacere di conoscerti" disse mio padre porgendo la mano nella sua direzione, Denki la strinse con fare incerto.
"Ecco..." continuai mentre non si erano ancora lasciati la mano "lui non è solo un mio compagno di classe...è anche il mio fidanzato"
In quel momento lo sguardo di mio padre si fece serio, strinse ulteriormente la mano di Kaminari che iniziò a sudare per la tensione che si era creata.
"Da quanto tempo?" chiese mia madre con un tono rilassato come se volesse ignorare l'atmosfera pesante.
"Ormai poco più di un mese"
"Beh..." iniziò mio padre "sappi che...ne siamo molto lieti" all'improvviso il viso di mio padre si addolcì e fece un largo sorriso che sorprese sia me che Denki.
"Come?! Non sei arrabbiato?"
"Perché dovrei esserlo? Mi sembri felice con lui, no?"
"Lo sono, ma di solito quando parlo di fidanzati diventi severo e duro"
"E' vero, ma ormai hai sedici anni, è il momento che tu faccia le tue esperienza, inoltre con lui ne hai passate tante eppure sei ancora qui, tutta intera, ho fiducia in lui. Sono decisamente più deluso dal fatto che tu non abbia voluto dircelo prima, noi siamo i tuoi genitori, quello che vogliamo è solo la tua felicità"
"Hai ragione, scusa" dissi chinando la testa e sentendomi estremamente stupida per tutte le paranoie che mi ero fatta fino a quel momento.
"Fa niente. Allora, che ne dite se andassimo di là a scambiarci i regali?"
Senza neanche aspettare una risposa prese Denki, che aveva l'area palesemente confusa da tutto ciò che era appena successo, e si incamminò nell'altra stanza. Io e mia mamma li seguimmo.
Mentre le nostre famiglie chiacchieravano insieme Kaminari andò vicino all'albero e prese i due regali che aveva preparato.
Ne diede uno dalla forma confusa ad Akihiko, gli si illuminarono gli occhi quando vide il peluche a forma di gatto azzurro e nero, mi pare si chiami Shinx, ma non ne sono sicura, è Denki l'esperto di Pokemon, non io, dopo di che si diresse verso di me con una busta. Prima che potesse dire qualsiasi cosa gli porsi il mio pacco.
"Prima il mio" dissi senza esitazione.
"Va bene" rispose sorridendo dopo avermi squadrato un attimo. Lo aprì e ne estrasse il contenuto.
"Un ukulele" disse con un'espressione felice. Mi abbracciò ma subito mi divincolai.
"E' un regalo-scherzo, non dovrebbe piacerti" dissi con aria confusa.
"Perché? Non è certamente la prima cosa che desidero ma è uno dei tuoi strumenti e per noi, questo in particolare, è molto simbolico"
"Ogni tanto sei veramente strano" conclusi in modo ironico e lo abbracciai forte, era riuscito a rendere uno scherzo una cosa estremamente tenera, solo lui avrebbe potuto farlo.
"Se questo era uno scherzo vuol dire che c'è un altro regalo, giusto?" chiese mentre ci stavamo ancora abbracciando.
"Giusto" spostai da dietro il divano un altro pacco e glielo diedi. Lo aprì ed i suoi occhi si illuminarono come quelli del fratellino.
"E' una chitarra elettrica ESP Edwards" spiegai, anche se non credo che stesse facendo molta attenzione alle mie parole.
Si avvicinò a me e mi diede un bacio accompagnandomi il viso con la mano che non stava reggendo la chitarra.
"Sei fantastica, grazie mille" quel gesto seguito da quelle parole mi fecero arrossire, anche perché era il primo bacio che ci davamo davanti alle nostre famiglie.
"Ora, però, tocca a te aprire il tuo regalo" continuò.
Presi la busta e l'aprii, dentro c'erano due biglietti, ma quando gli estrassi non potei credere ai miei occhi, erano due biglietti per l'Ultra Japan, era fin da quando ero piccola che ci volevo andare e finalmente ne avrei avuto l'occasione e non solo, sarei pure stata accompagnata dal mio fidanzato. Non riuscii a trattenere la gioia e gli saltai letteralmente addosso avvinghiandomi con gambe e braccia, per poco non cadde per terra, e gli ricoprii di baci il viso.
"E questo non è uno scherzo" aggiunse mentre mi afferrava le gambe per sorreggermi meglio.
Dopo un attimo mi accorsi che tutti quanti nella stanza mi stavano fissando. Denki mi mise giù, avevo il viso rosso per l'imbarazzo.
"Deduco che ti sia piaciuto il suo regalo" disse mio padre provocando una risata collettiva.
Kaminari mi prese la mano e mi guardò con un sorriso dolce nel tentativo di farmi dimenticare dell'imbarazzo, guardai nella direzione di mio padre e vidi che stava scherzando con quello di Denki, probabilmente la loro ironia sarebbe potuta essere un punto di partenza per costruire un buon rapporto tra le nostre famiglie.
Il resto del pomeriggio proseguì tra canti natalizi e chiacchiere cordiali ed in men che non si dica si fece sera e dovemmo salutare i nostri genitori. Denki salutò i suoi per poi stringere forte in un abbraccio il suo fratellino, che teneva in mano il suo nuovo peluche, quel gesto mi fece tanta tenerezza, si vede che c'è un forte legame tra loro due.
"Ciao mamma, ciao papà" dissi mentre stingevo entrambi tra le mie braccia.
"Ciao Kyoka, ci vediamo poi per le vacanze primaverili" disse mia madre con un nodo alla gola che fece salire la malinconia anche a me.
"Ciao, vedi di non essere troppo cattiva col tuo nuovo ragazzo, ormai ti conosco"
"Va bene papà" risposi sciogliendomi dall'abbraccio.
Mentre guardavo dalla finestra i miei genitori andare via Denki mi afferrò i fianchi e poggiò la testa sulla mia spalla.
"Direi che non è andata male"
"Assolutamente" risposi mentre mi giravo verso di lui senza sciogliermi dalla sua presa e gli diedi un rapido bacio.
Visto la quantità di cibo che ci eravamo mangiati a pranzo praticamente nessuno cenò.
Rimanemmo a parlare in sala comune fino a tardi per poi ritirarci nelle nostre camere, felici per la bella giornata ed emozionati per i regali ricevuti.Le feste passarono, a capodanno facemmo la classica veglia per aspettare la mezzanotte, ci furono i fuochi d'artificio, che ovviamente piacquero molto a Bakugo, ed il tipico bacio di inizio anno scambiato con il proprio amato.
Dopo di che le lezioni ripresero normalmente, o quasi. Nel mentre altri di noi furono presi come stagisti da dei professionisti, compresi Katsuki e Shoto, che nel mentre avevo superato il test per la licenza provvisoria. I tre migliori della classe, Midoriya, Bakugo e Todoroki, furono presi sotto l'ala di Endeavor, chi già era affiancato da un Hero, come Uraraka, Asui, Kirishima e Tokoyami, rimase affidato al proprio eroe. Io e Mina, con estrema sorpresa, fummo contattate da Mirko, No.5 pro hero, era ovviamente un grande onore ma aiutare un'eroina di questo spessore comportava anche delle responsabilità elevate.
Kaminari, dal canto suo, fu assunto dall'agenzia di Edgeshot, il No.4 Hero, per poi essere assegnato a Mountain Lady, non so quanto sia stata la scelta giusta, la potenza dei loro quirk non si discute ma nessuno dei due sembra particolarmente brillante, probabilmente Edgeshot lo ha fatto proprio per responsabilizzarla.
Concentrati sul tirocinio arrivò Aprile, più precisamente il giorno dell'Ultra Japan, non stavo più nella pelle.
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Light and Sound (luce e suono)
FanfictionSta per iniziare il secondo anno alla UA (o Yuei) per Midoriya e compagni, ma una importante realizzazione di Kaminari sta per portare dei cambiamenti nel suo rapporto con Jirou. A cosa porterà tutto ciò? Ship presenti: Kamijirou, Todomomo, Tokotsuy...