Il bacio più importante

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Jirou's pov

Kaminari impiegò quattro mesi sia per rimettersi completamente in pari con lo studio con il resto della classe sia nel ritornare alla sua solita forma fisica, ovviamente la sua resistenza non era più quella di una volta, ma quella non sarebbe mai più tornata come prima.
Il terzo anno, quello che dovrebbe essere il più difficile, risultò abbastanza tranquillo rispetto agli altri, visto che l'Unione dei Villan era stata definitivamente smantellata, motivo per cui tutti quanti riuscimmo a diplomarci Hero. Ovviamente il test finale mise tutti in difficoltà, chi più chi meno, ma alla fine, visto tutto ciò che aveva affrontato la nostra classe, un semplice esame non poteva di certo fermarci. Midoriya si confermò il migliore della classe, su di lui gravava già il pesante titolo di futuro simbolo della pace, alla cerimonia di consegna dei diplomi non riuscì a trattenere le lacrime, come sempre aggiungerei. A Bakugo questa cosa non andò giù ma non poté farci niente, arrivò addirittura terzo, alle spalle di Todoroki. Tutti e tre vennero subito assunti da Endeavor, ma non ci volle molto prima che ognuno trovasse la propria strada, Shoto e Katsuki fondarono ognuno la propria agenzia mentre Izuku perseguì il suo destino da erede di All might e divenne il più grande eroe di tutti i tempi, ma una cosa lo distingueva dal suo predecessore, anzi due, i suoi aiutanti, Uraraka ed Iida. Kaminari venne ricontattato da Edgeshot, si vede che avevano grande stima di lui, dato che mise una buona parola sul mio conto e poco dopo fui assunta anch'io, la nostra avventura coi Lurkers non durò molto però, dopo poco più di un anno ricevemmo un'offerta decisamente più allettante, quella di una nuova agenzia appena fondata, si chiamava Bakusquad. Bakugo aveva deciso di radunare la stessa squadra degli anni alla UA, con la mia aggiunta. Divenne in poco tempo una delle agenzie più famose del paese, l'unica che potesse competere con quella di Todoroki e quella di Endeavor.
Per quanto mi riguarda continuai a coltivare la mia passione per la musica, avevo anche fondato un mia band di indie rock, nulla di troppo serio, una semplice distrazione per me, anche se comunque avevamo un discreto successo. Denki non aveva voluto unirsi, anche se continuava ad esercitarsi con costanza con la chitarra ed il basso, non si riteneva all'altezza di una band seria, sosteneva che gli bastava suonare per me, ovviamente anche col passare degli anni non aveva rinunciato alla sua passione per i videogiochi.
La scelta che più mi sorprese fu quella di Momo, nonostante fosse la compagna, ed in seguito la moglie, di uno dei cinque migliori eroi del paese, decise di dedicarsi all'insegnamento, ero sicura non avrebbe avuto nessun tipo di problema, qualunque percorso avesse scelto, ed infatti divenne una delle più giovani professoresse della UA.

*skip time*

"La situazione è stata risolta dall'intervento di Chargebolt e Cellofan, purtroppo il primo è corso via senza rilasciare nessuna intervista..."
Spensi la tele e mi coricai sul divano del salotto. Non essendo mai stata molto formosa il seno ingrossato per via della gravidanza ed il pancione mi creavano dei forti mal di schiena, ma da quel che sapevo era un problema comune, e, come se non bastasse, mi erano da poco iniziate le contrazioni, lo avevo subito detto a Denki, sembrava agitatissimo dalla notizia.
Mi guardai intorno nel tentativo di trovare qualcosa che mi distraesse ed i miei occhi caddero casualmente su una delle foto che si trovavano sulle mensola sopra la tv, era la foto del nostro matrimonio, me lo ricordo come fosse ieri, credo sia normale visto che è successo poco più di due anni fa. Il giorno della proposta ero rientrata tardi alla sera, ero stata trattenuta da un villain particolarmente fastidioso, non era pericoloso, il suo quirk gli permetteva solo di mimetizzarsi come i camaleonti, per questo ero stata contattata, la mia abilità nell'individuare le persone sembrava la più adatta al compito. Quando rientrai non vidi nessuno, tutte le luci della casa erano spente, si vedeva solo un flebile bagliore provenire dal piccolo giardino sul retro, eravamo venuti a convivere in quella casa da poco tempo quindi non avevamo ancora deciso cosa mettere nel giardino e lo avevamo lasciato quasi completamente spoglio, a parte un piccolo capanno per gli attrezzi dove avevamo messo tutto ciò che serviva per tenerlo in ordine. Quando mi affacciai dalla porta finestra scorrevole rimasi a bocca aperta, il giardino era completamente adornato di luminarie ed al centro c'era un gazebo avvolto dalle piante rampicanti con dentro un tavolo apparecchiato. C'era ovviamente Denki ad aspettarmi, aveva preparato cena, per quanto sia distratto anche in cucina il suo estro gli consente di essere un buon cuoco, essendo verso la fine dell'estate indossava dei jeans a pinocchietto ed un camiciotto bianco. Immaginavo che ci fosse qualcosa dietro quel gesto così romantico, anche sei lui era solito essere sdolcinato, ed infatti a fine serata mi chiese di sposarlo, aveva un sorriso estremamente tirato, riuscii a stento a trattenere le risate alla vista della sua stupida espressione, feci finta di riflettere sulla sua proposta per tenerlo sulle spine, dentro ero ovviamente la donna più felice del mondo, quando risposi era visibilmente più emozionato lui di me, è sempre stato il più emotivo tra i due. Fissammo la data per la metà del luglio successivo. Purtroppo il padre Kaminari morì quell'inverno d'infarto, fu un periodo molto duro per Akihiro, lui gli stette molto vicino ed aiutò molto anche la madre. La sua assenza sarebbe pesata molto al nostro matrimonio ma Denki sembrò sempre molto tranquillo, sosteneva che non c'era ragione di angosciarsi per la morte, suo padre era in posto migliore, avremmo dovuto gioire non rattristarci, immagino sia un bel modo per interpretare la morte.
Il grande giorno fu perfetto, o per lo meno non ci furono grossi inconvenienti.
Eravamo indecisi se tenere la cerimonia in riva al mare, come si vede in molti film americani, o in un bosco, questa alternativa mi venne in mente una sera mentre riguardavamo Il Signore degli Anelli, la scena del bacio tra Aragon ed Arwen mi diede l'idea. Con grande sorpresa Kaminari optò per la seconda scelta, "Almeno se non dovessi reggere l'emozione non rischierò di fulminare qualcuno, sai il legno non è conduttore di corrente, a differenza dell'acqua" scherzò, era palese che avrebbe preferito la location marittima ma probabilmente fece questa scelta conoscendo la mia repulsione per il mare, d'altro canto il matrimonio è un giorno speciale per la coppia, ma per la sposa lo è particolarmente.
Il piano iniziale era di organizzare qualcosa di piccolo invitando solo amici e parenti stretti, ma la cosa è degenerata, soprattutto per colpa di mio padre, mancava solo più che riuscisse a far mandare un servizio sulla televisione nazionale per far sapere alla gente del mio matrimonio, ma l'avere qualche invitato extra non rovinò l'atmosfera.
Non so dire chi reggesse peggio l'emozione tra me e Denki, ricordo solo che mentre venivo accompagnata all'altare da mio padre vidi Sero, il suo testimone, sorreggerlo, conoscendolo chissà quanti pensieri sdolcinati e cose simili gli vennero in mente non appena mi vide vestita da sposa, indossavo un lungo abito bianco senza spalline con un taglio Redingote e la scollatura a V, il busto aveva un motivo arboreo in pizzo. Io fui colta momentaneamente dal panico qualche istante dopo, quando mi trovai effettivamente affianco a lui davanti al prete, mi girai verso Momo, ovviamente non potevo che scegliere lei come mia testimone, nonostante la diversità di lavoro ci tenesse più distanti di prima eravamo rimaste migliori amiche, lei capì la mia situazione, mi guardò con uno sguardo calmo ed annuì convinta. Guardai il mio futuro marito dalla testa ai piedi, anche se non ha dei pessimi gusti in quanto abbigliamento ero felice che per una volta si fosse affidato a qualcuno per l'abito da cerimonia, indossava uno smoking nero aperto con la camicia bianca, cravatta e panciotto a sei bottoni erano abbinati, entrambi neri con un motivo floreale blu scuro, in tinta coi miei occhi come mi disse lui stesso, mi fermai ad osservarlo di profilo e mi soffermai sulla sua saetta nera che spiccava sul ciuffo biondo. Lui mi notò, mi prese la mano e mi sorrise, quel semplice gesto mi calmò. Il resto della cerimonia proseguì tranquilla per me, Denki si fece scappare un piccolissima risata quando il prete disse "finché morte non vi separi", per due Heros come noi era normale trovarsi vicino ad essa rispetto alla maggior parte delle persone. Al momento del fatidico "lo voglio" ci guardammo intensamente negli occhi, i suoi erano ancora più belli del solito, non li avevo mai visti così gialli, sembrava quasi sprizzassero elettricità, mi domandai come sembrassero i miei, Kami li descriveva sempre di un blu profondo, non so cosa intendesse con quel termine, ma mi è sempre piaciuto, forse in quel momento poteva vedere gli abissi oceanici dentro le mie pupille. Il bacio che seguì non fu né il più romantico né il più bello ma fu senz'altro il più importante tra tutti, so che per molti il matrimonio è solo una formalità, che ciò che si fa da sposati lo si può fare anche quando non lo si è, ma per me era significativo, per me indicava quando due persone diventano una a tutti gli effetti, quelle semplici frasi "nella buona e nella cattiva sorte, in salute ed in malattia" ecc. possono sembrare delle semplici frasi di rito ma sono un vero e proprio patto tra due persone che si amano, è come dirsi "d'ora in poi i miei problemi ed i bei momenti saranno i tuoi ed i tuoi i miei, perché non esisterà più il mio ed il tuo ma solo il nostro".
Il pranzo, per quanto lungo, non ebbe problemi di sorta, e neppure il ballo che seguì. Denki avrebbe voluto riutilizzare La Da Dee, la canzone che mi dedicò la sera che ci fidanzammo ormai sei anni prima, per il nostro ballo, sarebbe stato un gesto dolcissimo, ma non volli, volevo che ogni nostro momento importante fosse accompagnato da una canzone diversa, sarebbe stato bello un giorno ricordare la nostra vita come, e con, una playlist. Così optò per I'myours/perfect two di Madilyn Paige e Royal Fire, per fortuna avevo scelto un marito con dei buoni gusti musicali, beh...non sarebbe diventato mio marito altrimenti.
Quella stessa sera, quando era ormai molto tardi, partimmo per la luna di miele sull'isola di Kume.
Stavo per inoltrarmi in ricordi molto più focosi quando venni riportata alla realtà dal suono della porta che si apriva violentemente.
"Eccomi, eccomi, scusa il ritardo, dobbiamo muoverci" disse agitato Denki non appena mi vide.
"Stai calmo, dovrei essere io quella agitata tra i due" risposi mentre mi stavo alzando aiutata da Kaminari.
"Lo so, è solo che sono emozionatissimo ed al tempo stesso spaventatissimo"
Gli poggiai una mano sul viso e lo guardai dritto negli occhi.
"Tranquillo, provo la stessa cosa, ma vedrai che andrà tutto bene, sarai un bravissimo padre" gli diedi un rapido bacio "ora prendi la borsa che ho preparato, è sulla poltrona, e muoviamoci"

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