Essere Hero ed essere eroi

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Jirou's pov

Riaprii gli occhi trovandomi lo spaventoso sorriso di Shigaraki davanti.
Provai a muovermi ma avevo mani, piedi ed addirittura i miei jack legati.
Mi guardai intorno, dovevamo trovarci in una delle stanze sotterranee di cui ci aveva parlato Edgeshot durante la riunione. Vidi alla mia destra il povero Kaminari, anche lui era legato ma aveva le mani chiuse insieme in un blocco metallico, dovevano essersi informati sui nostri quirks.
"Denki! Svegliati Denki!" gridai con le lacrime che mi bagnavano gli occhi.
Per fortuna iniziò lentamente ad aprire gli occhi, tirai un sospirò di sollievo, alzò la testa e cercò di capire dove si trovasse, non appena mi vide sgranò gli occhi.
"Kyoka! Stai bene? Ti hanno fatto qualcosa?"
"Sto bene, tranquillo"
"Mi spiace interrompervi ma ci sarebbe anche un cattivo qui" disse spazientito Tomura "vedi, Dabi, non c'è più rispetto in questa nuova generazione di eroi"
"Come siamo finiti qui?"
"Le sfere in cui siete stati intrappolati sono scivolate nei condotti utilizzati per areare queste stanze sotterranee, dovete sapere che il potere di Mr. Compress svanisce se ci si allontana troppo da lui, quindi siete stati fortunati a non ritornare alle vostre dimensioni mentre eravate nelle condutture, sareste morti spappolati" spiegò ridendo.
"Hai poco da ridere" gridò Denki con una rabbia ed una convinzione che non avevo mai visto prima in lui, era completamente diverso dal ragazzo spaventato della sera prima, forse il vedere in faccia la morte non lo preoccupava o magari, premuroso com'è, era troppo preoccupato dal fatto che io fossi in pericolo da non pensare che anche lui era nella mia stessa situazione "tutti i tuoi scagnozzi sono stati catturati e presto gli Heros ci troveranno. Siete soli ed in trappola!"
"Tipico di voi eroi" rispose Dabi mentre gli poggiava un piede sul petto e lo calciava a terra con forza "pensate sempre di essere un passo avanti, non prendete mai in considerazione l'idea che sia il cattivo ad avere il controllo del gioco"
"Forza Dabi, così rovini tutta la suspense, lascia almeno che sia io a spiegare la situazione"
Dabi diede un calcio nello stomaco a Kaminari, che si ripiegò su sé stesso per il dolore, e si andò ad appoggiare al muro.
"Non fargli del male" implorai con un tono di voce spaventato, ero persa, non sapevo cosa fare, ero inerme.
Shigaraki si chinò davanti a me e mi accarezzò col retro della mano.
"Non provare a toccarla!" esclamò Denki ancora accasciato a terra.
"Ti conviene stare zitto, oppure la prossima carezza potrei farla a mano aperta. Non so se lo sai ma sono un po' sbadato, tutto ciò che tengo tra le mani finisce a pezzi" rispose ridacchiando. Si voltò verso di me e riprese a parlare.
"Che coincidenza, tra i tanti ragazzi che potevamo prendere abbiamo avuto la fortuna di trovare una dolce coppietta, questo renderà tutto molto più divertente. Spiegherò a te la situazione in cui vi trovate, mi sembri molto più socievole del tuo fidanzato" si alzò e si grattò il collo per qualche istante.
"Sono molto dispiaciuto di aver perso dei validi alleati, non parlo di quel branco di criminali da quattro soldi che servivano unicamente da diversivo, mi riferisco a Twice, Toga e Mr. Compress ovviamente, ma il loro è stato un sacrificio necessario per portare voi qua. Al contrario di quanto sostiene il tuo compagno, però, non siamo affatto in trappola, quella porta la dietro" disse mentre indicava un portone metallico alle sue spalle "porta direttamente fuori dal complesso industriale, pare che anche il proprietario di questa acciaieria fosse invischiato in attività illegali. Sappiamo che non ci sono poliziotti a controllare il perimetro quindi nessuno ci bloccherà la fuga. Come avrai capito la vostra ridicola irruzione non ci ha colti di sorpresa, faceva tutto parte di un piano, un piano per mandare un messaggio"
Detto ciò allungò il braccio verso Dabi che gli porse una scatolina rossa.
"Vedi, in questo periodo siamo riusciti a capire sia la composizione del siero che quella della sua cura, ma per poterlo riprodurre ci servono mezzi e fondi, per questo abbiamo bisogno di un gesto clamoroso, che finirà su tutti i giornali, che dica che siamo tornati e che abbiamo ancora il siero. Tutte le organizzazioni criminali del paese ci ricopriranno di denaro pur di avere nelle loro mani il potere che abbiamo noi e nel giro di un mese avremo ribaltato questa società basata sugli eroi direttamente dalle fondamenta"
Scoppiò in una fragorosa risata mentre allargava le braccia e portava lo sguardo al soffitto. Dopo di che si girò verso Dabi che raccolse una valigetta, che si trovava ai suoi piedi, e gliela porse. Shigaraki ne estrasse due pistole.
"E' in questo momento che entrate in gioco voi due. Una di queste è una normale pistola mentre l'altra è caricata col siero, il vostro compito è molto semplice: scegliere chi verrà ucciso e chi verrà privato per sempre del suo quirk"
Alle sue parole sia io che Kaminari ci pietrificammo, non avrei mai pensato che Tomura potesse essere sadico fino a questo punto, ci guardammo increduli.
"Non abbiamo molto tempo" intervenne Dabi "come ha detto il ragazzino, tra poco arriveranno gli Heros"
"Forza, chi si sacrificherà per l'altro?"
I miei occhi si riempirono di lacrime, non volevo morire, chi lo vorrebbe? Chiunque immagina che gli eroi siano sempre pronti a fare il massimo sacrificio, che non temano la morte, ma anche loro hanno paura. Ma forse è proprio questo che distingue gli eroi dalle persone comuni, sanno di avere paura, ma vanno oltre essa.
"Io!" gridai a squarciagola mentre piangevo.
Mi girai verso Denki, avevamo detto la stessa cosa all'unisono, aveva uno sguardo duro, forse era il suo modo di superare la paura, tenerla dentro, nasconderla, mentre io dovevo lasciare uscire le emozioni, cosa molto ironica visto che di solito sono io l'introversa e lui l'estroverso.
Mi guardò e mi sorrise, con tenerezza, ricambiai allo stesso modo quel gesto, forse entrambi avevamo dato per scontato che avremmo dovuto portare qualsiasi fardello da soli, ma non era così, ognuno di noi poteva contare sull'altro, anche in un momento difficile come quello.
"Wow, sapevo che eravate due promettenti eroi ma non mi sarei mai immaginato tanta determinazione. Fatemi pensare...il galateo ci insegna che bisogna dare priorità alle signore" mentre diceva ciò mi appoggiò la canna della pistola sulla fronte. Era fredda, mi immobilizzai non appena la sentii premere sulla fronte.
"Non osare bastardo!" Kaminari sembrava quasi ringhiare mentre pronunciava quelle parole cariche d'odio ma allo stesso tempo di preoccupazione.
"Hai ragione" rispose con aria estremamente calma "le parole di una bella ragazza distrutta dalla perdita del suo amato faranno sicuramente più presa sul pubblico" fece comparire un sorriso malato sul suo volto e puntò la pistola dritta al petto di Denki "stai per fare un gesto da vero eroe, peccato che non potrai sentire nessuno dirtelo"
Quasi di impulso mi gettai disperata mirando al braccio di Shigaraki, guardai verso Kaminari e lui mi sorrise, come per farmi sentire al sicuro, forse per l'ultima volta, lo colpii alla mano ma il proiettile esplose lo stesso.
Denki cadde a terra con il viso sul pavimento mentre dal suo petto di allargava un'enorme pozza di sangue.
Non può essere. Non può finire così. Non deve finire così.
"Denki! Ti prego Denki dimmi qualcosa! Anche una delle tue stupide battute che non fanno ridere ma ti scongiuro dì qualcosa!"
Non ottenni risposta.
Sentii Dabi sollevarmi di peso.
"Adesso basta, dobbiamo andare"
Prese dalle mani di Tomura la pistola col siero e mi sparò nel fianco.
Non sentii nulla, ero sotto shock, non riuscivo a dire nulla, non riuscivo a fare nulla.
I due villains rimisero le pistole nella valigetta e mi lasciarono a terra in un angolo. Si diressero verso la porta ma prima che potessero aprirla un'enorme esplosione la fece saltare scagliandoli dall'altra parte della stanza.
Entrò Endeavor seguito da Todoroki, Midoriya e Bakugo.
"La festa è finita, esattamente come voi"
Dabi rispose a queste parole facendo partire un'enorme fiammata che si scontrò contro quella scagliata da Endeavor alla quale si aggiunse quella di Shoto.
Il fuoco generato era enorme, la temperatura nella stanza si fece insopportabile, era uno spettacolo terrificante ma al contempo meraviglioso.
Dopo qualche secondo tutti e tre si surriscaldarono e le fiamme cessarono, prontamente Todoroki fece partire dal suo lato destro un'ondata di ghiaccio che congelò il villain alla parete, immediatamente Izuku e Katsuki balzarono in avanti colpendo un inerme Dabi che cadde al suolo svenuto.
"Così non va, così non va affatto bene" continuava a ripetere Shigaraki mentre si grattava compulsivamente.
"Dacci il siero senza fare storie oppure saremo costretti a farti fare la stessa fine del tuo collega steso a terra"
"Maledetti eroi! Questa doveva essere la mia rivalsa su questa società malata e corrotta"
"Sei tu quello malato, non la società" detto questo lo ammanettò.
"Midoriya" dissi mettendomi in ginocchio ancora legata
"Jirou, sei stata ferita?"
"Pare che sia stata colpita col siero" aggiunse Todoroki.
"Non pensate a me! C'è Kaminari che ha bisogno di aiuto!"
Nella foga del combattimento il corpo steso a terra di Denki era quasi passato inosservato.
"Gli hanno sparato" spiegai con un filo di voce.
"Deku porta fuori il corpo del ragazzo e chiama immediatamente i soccorsi, Bakugo prendi la ragazza" disse Endeavor con tono autoritario.
Mentre venivo portata fuori tra le braccia di Katsuki svenni.

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