Capitolo 14

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T/n' s POV

Tasto a vuoto all'indietro in cerca della porta.
No... non può essere.
Indietreggio tremante e con gli occhi sgranati.

"No, non di nuovo quella sensazione"

Shoto : "T/n as-" fa un passo avanti nel tentare di raggiungermi ma non lo sopporterei un contatto fisico adesso.
Finalmente trovo la porta.
Esco di corsa, correndo come una forsennata, rischiando di inciampare molte volte.
Sento dei passi dietro di me, Shoto mi sta seguendo.
Mi si para un grande muro di ghiaccio davanti.
Adesso non posso fermarmi.

Carico tutta l'energia che ho in corpo in un pugno, esagerando e la quantità.
Il ghiaccio si frantuma all'instante, rompendosi in mille pezzi.
Per la troppa energia utilizzata il corridoio di danneggia un pochino mentre io inciampo battendo il mento.
Devo essermi morsa la lingua perché sento un sapore ferreo in bocca.

Ricomincio a correre uscendo da scuola, non vado verso i dormitori, non vado verso casa, non so dove andrò.
Muovo le gambe in automatico, senza preoccuparmi della stanchezza.

"Perché? Non doveva saperlo. Era l'unica cosa che non dovevi sapere.
E Momo... perché gliel'ha detto?!
Adesso... cosa pensera di me? Assassina? Mostro?
Forse entrambi"

Non riesco più a trattenere le lacrime, adesso che sono lontana da tutti posso piangere, senza dover preoccuparmi di qualcuno.

Ma guardati... sembri una bambina...

... perché non riesci ad essere più forte?

"Io... i-io ci provo, ma è difficile"

Mi appoggio a un albero, sento il cuore esplodere.
Mi porto una mano alla gola : mi sto soffocando con i miei stessi singhiozzi.

Sono finita in un grande quartiere, molto accogliente e pieno di verde.

Sono confusa, impaurita, ho paura di quello che potrebbe accadere.

"Basta con questa sensazione... io non ce la faccio più a vivere così.
Nessuno può aiutarmi, nessuno può capirmi!

E ora? Che cosa faccio?
Sono stanca, stanca di tutto"

Con quelle forze che ho, ritorno indietro, verso casa mia. Avrò rischiato di svenire per strada o addosso a qualcuno almeno un paio di volte. Si saranno chiesti se sono ubriaca.
Beh, che impressione potevo dare traballante e con gli occhi rossi?

Arrivo vanti la porta che non c'è la faccio più, giusto il tempo di bissare che crollo.

Todoroki' s POV

Lo sapevo che dovevo restare zitto.
Prima andava tutto bene e adesso un disastro.
Però che senso aveva sapere la verità e non poter comunque fare niente.

Lei è scappata.
Sembrava quasi terrorizzata da me.
Ha distrutto quel muro di chiacchiere senza troppi sforzi, in corsa per di più.
Ho deciso di non seguirla più dopo che l'ha frantumato.
Invece avrei dovuto rincorrerla fino in capo al mondo.

Non è tornata al dormitorio, prevedibile.
Non c'è neanche a casa sua, la madre mi aveva detto che se fosse tornata mi avrebbe chiamato.

"Speriamo solo che torni domani a scuola e che non passi la notte fuori. Anche se notte lo è già"

Giro un po' per gli isolati sperando di vederla seduta su una panchina o in un bar.

"STUPIDO STUPIDO STUPIDO STUPIDO!"

Continua a sorridere (TODOROKIxREADER)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora