You are still so alone

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"I used to be a lunatic from the gracious daysI used to feel woebegone and so restless nightsMy aching heart would bleed for you to seeOh, but now

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"I used to be a lunatic from the gracious days
I used to feel woebegone and so restless nights
My aching heart would bleed for you to see
Oh, but now...
No more I love you's
the language is leaving me
No more I love you's
changes are shifting
Outside the words

I used to have demons in my room at night
Desire, despair, desire... so many monsters..."

– No more I love you's – Eurythmics

Ben si diresse verso Batuu, un remoto pianeta ai margini dell'Orlo Esterno, facente parte dell'omonimo sistema, nel settore Trilon

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Ben si diresse verso Batuu, un remoto pianeta ai margini dell'Orlo Esterno, facente parte dell'omonimo sistema, nel settore Trilon.
Da sempre neutrale, se pur fosse stato teatro di rappresaglie in passato, tra Resistenza e Primo Ordine,
pareva essere il luogo ideale.

Una sorta di crocevia, il tipo di posto in cui ognuno è troppo impegnato con i propri affari e segreti per preoccuparsi troppo dei tuoi.

A parte Rey, sperava nessuno sapesse della sua sopravvivenza. Aveva miriadi di nemici sparsi in ogni angolo della Galassia che lo avrebbero voluto morto all'istante, venduto cara la sua pelle al primo cacciatore di taglie che mai fosse venuto a conoscenza che era ancora in vita.

La popolazione del posto era pacifica, sapeva essere sempre stata disinteressata a schierarsi nello scontro tra fazioni opposte.

Sorvolò le coste, avvicinandosi al pianeta, cercando un luogo abbastanza defilato per l'atterraggio, presso uno degli spazioporti che sembrava in disuso da tempo ormai, vista la vegetazione più fitta che lo circondava.
Lontano dai centri abitati, si era ricavato una sistemazione in una specie di capanna incastonata nella roccia, di uno dei secolari alberi pietrificati del pianeta.
Un rovinoso incendio,  molto tempo prima, aveva ridotto così una vasta parte di questi.
Ci portò alcuni elementi della sua nave, lasciata non molto lontana dal luogo dove aveva scelto di fermarsi.

Per prima cosa doveva cambiarsi, trovare dei vestiti decenti.
Rey si era presa cura di lui con una dedizione reverenziale. Aveva pulito e bendato le sue ferite mentre era incosciente, come meglio poteva, ogni giorno, disinfettandole e assicurandosi che non sopraggiungesse la febbre ma Ben sentiva il bisogno di un bagno.
La scelta ricadde, senza troppe alternative, sul fiume che scorreva nelle vicinanze.
Si immerse molto gradatamente per abituare, via via, il corpo alla temperatura dell'acqua: era freddissima ma non poteva che aiutare a rimarginare tutti i traumi riportati nell'ultimo scontro.
Scelse l'ora più calda della giornata, per non rischiare un collasso a contatto con quelle acque gelide.

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