You are not alone

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La luce del mattino, che filtrava attraverso la stanza, dischiuse pian piano le iridi striate d'ambra di Ben

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La luce del mattino, che filtrava attraverso la stanza, dischiuse pian piano le iridi striate d'ambra di Ben.
Si rese conto di non essere solo, come di consueto. Avvertiva una profonda quiete intorno a sé. Presto, un enorme sorriso, istintivamente, gli si dipinse in volto.

Non aveva niente del valoroso avversario che era stato solito sfidare, fino a poco tempo prima, la meravigliosa creatura che giaceva assopita accanto a lui ora.
Persino nel sonno la Forza non li aveva potuti dividere.
Rey era rimasta addormentata nell'incavo della sua spalla.

Poco dopo si svegliò;
ancora intorpidita, un lampo fuggevole le attraversò la mente: ripensò alla notte appena trascorsa, voleva rendersi conto di dove fosse, si sentiva già disperata all'idea dell'interruzione della connessione che l'aveva unita a Ben, fino nel corpo. Lui non le aveva detto dove si trovava, e lei non gli aveva ancora parlato del motivo per cui lo aveva cercato tanto.

Un calore avvolgente, che contrastava di netto con il freddo che da sempre avvertiva, la cullava. Richiuse gli occhi pianissimo, inspirando a fondo e molto lentamente l'odore intorno a lei.
Di terra bagnata dalla rugiada.
Di legno. E un qualcosa di sconosciuto e irresistibile: la pelle di Ben, il profumo dell'amore.

Si mosse appena, sollevando il viso per immergerlo nell'aroma muschiato della folta chioma di lui, il quale, avvertendone i movimenti, finse di dormire ancora.
La ragazza sollevò appena il capo, non poté resistere dal gustarsi appieno quello spettacolo:
Al di sotto delle sopracciglia brune, gli occhi ancora chiusi erano contornati da lunghe ciglia che gli conferivano un'espressione talmente sognante da sembrare avesse cancellato ogni ombra del tormentato passato.

Il viso reclinato lateralmente, la punta affilata del naso, le labbra tumide, l'incarnato di un pallore lunare, piccoli nei e cicatrici, di alcune delle quali era, ahimè, la responsabile. Un braccio sotto la nuca, l'altro stretto intorno a lei ed una mano tra i suoi capelli.
Avrebbe potuto godere di quella vista per ore, minuscola, nell'abbraccio dell'uomo che l'aveva amata come fosse la creatura più preziosa dell'intera Galassia.

Percepiva il battito del suo cuore, il petto caldo del giovane sollevavarsi e abbassarsi regolarmente. Non come la notte prima, quando le era sembrato un tamburo martellante.
Era bello, bellissimo il suo Ben. Voleva dirglielo. Non lo aveva mai visto così sereno.

E lui la colse di sorpresa, baciandola all'improvviso!
Voleva essere certo che quel momento non fosse un sogno, come tutte quelle volte che, negli anni, l'aveva desiderata.

Prima di lei, a Kylo Ren non era importato molto delle donne, non rientravano tra le sue priorità: inutili complicazioni.
Al tempio Jedi c'erano delle ragazze e, goliardicamente, tra maschi, ne spiavano alcune per capire com'erano fatte per pura curiosità, e ormoni dell'età.
Si era sempre sentito diverso dagli altri, i quali ne conquistavano qualcuna nonostante i dettami e le rigide restrizioni del credo imponessero castità.
Lui era sempre troppo introverso, riusciva a dare il meglio di sé solo combattendo, così si convinse presto che quelle fossero perdite di tempo tipiche dei deboli.
E lui non voleva essere debole, ma forte, come Vader.
Un uomo risoluto, ecco chi era Kylo Ren!

🥀 Two that are One || A Reylo Story 🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora