The Princess

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Si precipitò come un forsennato fino alla camera dove i medici, aiutati dagli efficientissimi droidi, si stavano occupando di lei.
Non fu difficile trovarla, nitidi lamenti cadenzati, intensificandosi al suo avvicinarsi, gliene indicarono inconfutabilmente la posizione.
Dopo essersi nervosamente ribellato, mentre veniva vestito per accedere all'ambiente sterile, imprecando e maledicendosi di non essere stato lì fin dall'inizio, finalmente entrò.

Lo scenario dinnanzi ai suoi occhi era altamente concitato; Rey sollevò istantanea lo sguardo cercando quello di lui, avvertendone la presenza: provata, terribilmente sofferente, sudata, sfiancata, più di quanto già la sua esile figura potesse sopportare.
A quella vista Ben sentì come se gli stessero drenando violentemente la vita dal corpo.

Le fu accanto in un attimo, prendendole la mano, baciandone e ribaciandone la fronte madida.
Un'altra contrazione; la giovane cercò di trattenersi con tutte le sue forze dall'urlare, ma era davvero stremata.
Gli stringeva la mano e finalmente poteva poggiarsi sulla sua spalla, doveva avere un aspetto orribile, pensò.
Anche Ben aveva un'aria totalmente stralunata, tornato d'emergenza dallo spazio.

Si sentì sollevata, tuttavia, lui era lì, non diminuiva il dolore, ma perlomeno non si sentiva smarrita come poco prima, tra un manipolo di perfetti estranei in una situazione che le pareva simile al macello di una bestia, o peggio, a una seduta di sperimentazione su una cavia da laboratorio.
Era spaventata, che alla piccola capitasse qualcosa, che lui non avrebbe fatto in tempo.
Invece era arrivato. Aveva mantenuto la promessa!

All'ennesima spinta la dottoressa la incoraggiò: un bel ciuffo di folti capelli faceva già capolino.
Si guardavano, i due futuri genitori, trafelati.
Ben massaggiava la schiena a Rey, per darle sollievo, le fitte, a ogni contrazione, le si ripercuotevano fino ai lombi.

Pochi momenti dopo un giovane uomo, dall' aspetto imponente, con il viso più radioso che i medici ricordassero d'aver visto negli ultimi anni, stringeva tra le sue possenti braccia un fagottino minuscolo, recalcitrante, dalla vocina stridula che reclamava il suo ingresso nella Galassia, protestando in cerca di cibo.

Quando le posò la piccina tra le braccia Rey non poté credere che fosse veramente sua, quella pulce dagli occhi vispi, con tutti quei capelli neri, che stringeva il suo dito avvolgendovi intorno tutta la sua manina.

Pianse, sorridendo alla sua bimba, e all'uomo che amava.
– L'ho sognata, Ben. La notte che sei partito, mi è apparsa in sogno, aveva proprio il tuo viso...– gli sussurrò con il fiato smorzato.

Vi ho viste anch'io, amore. Per voi sono tornato, per voi resterò, sfidando il mio destino.–

Lei lo sapeva!

Ben le abbracciò entrambe, baciandole, delicato.
– Siete le creature più belle che i miei occhi abbiano mai visto.– pronunciò appena, con le palpebre chiuse, le lunghe ciglia a celare il luccichio delle sue pupille.

Intanto, nella sala d'attesa, un nugolo trepidante di amici, ex membri della Resistenza, aspettava con ansia il lieto evento.
Ben non li aveva nemmeno degnati di uno sguardo fuggevole, quando era piombato come una furia al capezzale della sua amata.

Poco dopo un neo papà dal viso luminoso, benché cercasse di mantenere la sua aura composta e misurata, andò loro incontro:
Lei... loro... stanno bene.–
I volti tesi dei presenti si tramutarono in pochi istanti, distesi si congratulavano per la preziosa nascita.

C3PO non smetteva un attimo di raccontare aneddoti sulla similare nascita di Ben, ai convenuti, dei quali però nessuno gli prestava attenzione.
I due fedeli droidi R2 e BB-8 pigolavano freneticamente, rigirando euforici, intorno al folto gruppo lieto.
Due figure vennero per ultime incontro a Ben, il quale, stava giustappunto ringraziando Ransolm Casterfo, per tutto il prezioso aiuto, concesso loro.

🥀 Two that are One || A Reylo Story 🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora