Storie di Troll

Cap. 4

Poppy P.O.V.
Era passata una settimana da quando Creek mi chiese di fidanzarmi con lui. Ovviamente lo dissi subito a mio padre, perché non gli nascondevo mai nulla. E fortunatamente non era contrario alla nostra decisione, anzi era molto emozionato. E lo era così tanto che iniziò subito a proporre l'idea di incoronare Creeke, per farlo diventare il nuovo Re di Troll Village. Sinceramente non era una brutta idea e anche Creeke era d'accordo. Ma ci sarebbe voluto un po di tempo per preparare tutto. Per questo decidemmo di andare tutti e tre a casa mia per iniziare subito ad organizzare la cerimonia.

Intanto, nella città dei Bergen

Grissol P.O.V.
Era una giornata calma e noiosa, come sempre. Le mie giornate da re erano sempre le stesse, non erano mai emozionanti. Purtroppo vivevo in una città dove non c'erano ne gioia ne divertimento.
"Che noia! Non c'è mai nulla da fare! Tanto vale andare a dormire" dissi, molto frustrato.
Così mi diressi verso la mia camera regale e mi sdraiai sul letto, cercando di prendere sonno. Ma non ci riuscii.
Decisi di bere del latte caldo, visto che di solito mi addormentava subito dopo averlo bevuto. Ma nulla da fare. Ero cosi depresso che iniziai a sbattere la testa contro il mio armadio. E andai avanti per circa due minuti, finché non sbattei talmente forte da far muovere l'armadio e da farmi diventare la fronte da verde a rossa. Mi sedetti un secondo a terra, per riprendermi dal dolore. E dopo due secondi sentii qualcosa cadermi in testa. Per fortuna non era pesante, anzi era abbastanza leggera. Guardandomi intorno capii che la "cosa" era una scatola di cartone. Così la presi e la aprii.
Al suo interno c'erano una foto e una lettera. Prendendo la foto e osservandola riuscii a riconoscere il Bergen immortalato. Era il mio bis nonno.
"Ma quindi... Questa scatola era sua?" mi chiesi.
Poi presi la lettera ed iniziai a leggerla.

Caro Bergen, probabilmente mentre starai leggendo questa lettera io sarò già passato a miglior vita.
Beh, sappi che sto scrivendo questo messaggio per darti un informazione molto importante. Ho scoperto come rendere felice un Bergen. Basta mangiare un Troll. I Troll sono creature sempre felici, e ho scoperto che mangiandone una si può essere davvero allegri e gioiosi come loro.
Detto questo, se ti andasse di andare a cercare un Troll, ti dico subito che vivono in un villaggio situato nella foresta, che hanno  delle chiome colorate che usano anche come arma e che sono piccole come gli insetti.
Se invece non vuoi andare alla ricerca di queste creature, ti consiglio di dare la lettera a qualcun'altro. Qualcuno che abbia davvero voglia di rendere felice la sua città
Per favore portate a termine questa missione
L'avrei fatto io da tempo, ma purtroppo una brutta malattia a deciso di attaccarmi e di costringermi a rinunciare.
Vi ringrazio
Saluti

"Io voglio rendere la mia città e il mio popolo felice... Ma non ho voglia di andare a cercare queste creature. Chissà quanto ci vorrà!"
Poi mi venne un'idea geniale.
"

Credo proprio che sia ora di chiamarla, la mia serva più fedele... Brigida"

Dopo 10 minuti Brigida arrivò dal Re

Grissol P.O.V.
"Mi aveva chiamato, sua maestà?" chiese Brigida.
"Si, ti ho fatta venire qui per darti un incarico molto importante. Ho trovato il modo per rendere felici i Bergen"
"Davvero? E come ha fatto?"
"Mi è bastato ritrovare una vecchia lettera del mio bis nonno, dove spiega qual'è il segreto per la gioia"
"E quindi, che cosa serve per essere felici?"
"Serve solo una piccola creatura chiamata Troll. Nella lettera il bis nonno dice di doverla mangiare, tutto qui"
"E lei mi ha chiamata per andare a cercarli?"
"Esattamente. Voglio assaggiarne uno  durante il banchetto regale che si terrà tra un mese"
"Ma quindi vuole che gliene porti solo uno?"
"Esatto. Voglio accertarmi che i Troll possano trasmettere davvero la felicità. E finché non ne sarò sicuro, nessun Bergen, apparte me, dovrà assaggiarne un pezzo. Quindi sta attenta, Brigida. Se trovi un Troll e lo mangi, giuro che ne pagherai le conseguenze"
"Non si preoccupi, re Grissol"
"ora vai, inizia subito le tue ricerche"
"Va bene"
" E ricordati, hai solo un mese di tempo"
"Certo..."
Poi prese e se ne andò.
Avevo fiducia in Brigida, e sapevo che non mi avrebbe deluso. E sapevo anche che era in gamba, quindi per lei un mese di ricerca era più che sufficiente. Ora non mi restava che aspettare il banchetto regale...