"Chris!! Insomma!! Te lo devo dire io ogni volta che siamo verso il fallimento! Invece di sistemarti il parrucchino trova una soluzione per tenere in piedi questo posto! Altrimenti ti verrà dimezzato lo stipendio di punto in bianco!!
A parlare era una donna, anche lei sulla trentina, capelli biondi e fare da so tutto io, le classiche donne che si credono chissà chi, vestiti e borse di marca sono all'ordine del giorno per lei, e come se non si fosse capito, lei è il capo qui...-
"S-Scusami t-tanto Blaineley.... Volevo dire.... signorina Forge.... S-Sono i ragazzi che non si danno una mossa... Io li ho a-avvertiti....
-Dice l'uomo tremante, come se davanti a lui in quel momento ci fosse stato il diavolo, pronto a farlo finire all'inferno nel giro di due secondi.
B:"Ragazzi non c'è tempo da perdere! Stasera sarà una delle serate più importanti! Avrete il compito di salvare questo posto, quindi adesso tutti a casa! Voglio che per stasera ripassiate bene i passi e tutto il resto, vi voglio carichi!
Ora smammare, ho un appuntamento importante con l'organizzatore, sarà presente anche lui stasera!!
-Detto questo, la donna se ne va sbattendo la porta alle sue spalle, i 2 ragazzi e Chris rimangono a fissarsi per circa 30 secondi, fino a quando l'uomo decide di prendere la parola.-
C:"Ragazzi avete sentito il capo no? Filate a casa, ripassate i passi e ci vediamo stasera poco prima dell'apertura, non deludetemi! -E se ne va anche lui, prendendo le sue cose e lasciando soli i ragazzi, che dopo le urla della signora, stavano uscendo tutti per tornarsene a casa. A rimanere li più a lungo, furono lui ed il biondo, intenti a fumarsi una sigaretta prima di abbandonare la sala. Si salutarono, lui riprese l'autobus, scese, e tornò a casa, abbastanza nervoso per la serata che lo attendeva....
Si trovava in camera sua, chitarra in mano, l'unica cosa che lo faceva rilassare era quella, suonare, da piccolo ha frequentato anche un corso di canto, avrebbe molto voluto iscriversi all'accademia di musica, ma quei corsi costavano, e lui non aveva i soldi, o meglio, doveva tenerli per le spese della famiglia. Provava e provava, ma niente, l'ultimo passo sul finale non gli veniva bene...
X:"Dannazzione!! -Tirò un pugno al muro, pensando che se non sarebbe riuscito in quel passo, avrebbe potuto dire addio allo spettacolo, e anche alla somma che avrebbe dovuto ricevere... Riprovò ancora, fino a quando senti la porta della sua camera aprirsi...
X:"Non ti arrendi è? -Disse una voce, una voce che lo aveva rassicurato per anni, che lo faceva ridere, piangere, ma anche arrabbiare....
X:"Non posso arrendermi... Devo ottenere quei soldi!! -Rispose, quasi gridando, la persona non si smosse di un millimetro, chiuse la porta alle sue spalle e si sedette sul letto
X:"Sai Trent... A volte dovresti pensare di più a te... Non sempre a noi... -Disse, facendolo voltare
T:" Serena non capisci! Come posso pensare a me, se vi vedo stare male? -Si sedette accanto alla ragazza, nonchè sua sorella, la ragazza rimase ferma a fissarlo, per poi abbracciarlo con tutte le sue forze
S:"Lo so che la nostra situazione non è rosa e fiori, ci sto male, perchè qui sono l'unica a non contribuire, mentre io continuo ad andare a scuola, vedo voi che uscite la mattina molto presto, e tornate tardi la sera, per avere da mangiare in casa, mi sento un'egoista perchè tu sei stato costretto a lasciare le tue amicizie, le tue passioni, tutto.... Mentre io... Non ho rinunciato a nulla... -Lui nel vedere la sorella in quello stato lo faceva sentire malissimo... Anche a lui piacerebbe se lei contiuasse la scuola, e non essere costretta a lasciarla per aiutare economicamente... Avrebbe tanto voluto essere come gli adolescenti normali, in cui l'unica preoccupazione fosse un voto brutto a scuola, o farsi belli per un appuntamento... E chissà cos'altro...
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"Perché crederci, se i sogni non si avverano?"
Fanfiction"Perché credere ai sogni se tanto non si avverano? Perchè sperare in un qualcosa che non accadrà mai?" Questi erano i suoi pensieri, pensieri che non lo abbandonavano, pensieri che faceva giono e notte. Credeva di non poter essere felice, di essere...