"Finita la serata ogniuno era tornato a casa sua, compreso Trent, era rientrato da poco e sua madre dormiva, non avendo un cellulare non poteva sapere a che ora serabbe rientrato di preciso il figlio, la maggior parte delle volte rimaneva sveglia ad aspettarlo, ma quella sera non fu così.
Era entrato silenziosamente nella sua stanza facendo attenzione a non svegliare sua sorella che dormiva sul divano, in mancanza di una camera per lei, facevano a turno per dormire sul divano. Aveva appoggiato la sua borsa ai piedi del letto, subito dopo ci si è buttato sopra, stanco per la lunga serata.... Non si addormentò subito, ma come era solito fare per lui, si mise a pancia in su con le mani dietro la testa, a pensare. Rimase in quella posizione per circa 10 minuti, aveva molti pensieri per la testa, ma il principale era il modo in cui sarebbero stati spesi i soldi, che quella sera, aveva guadagnato. Avrebbe voluto spenderli per la scuola, per uscire, per comprasi un cellulare decente, ma sapeva che doveva aiutare la sua famiglia, quindi, si limitò a metterli nell'ultimo cassetto della sua scrivania, e si addormentò.
La mattina dopo venne svegliato dal tosaerba dei vicini, odiava il forte rumore che faceva, essendo molto arrugginito, ma la signora Vaiolet insisteva nel dire che era uno spreco di soldi, e che il loro tosaerba andava benissimo, contenta lei....
Si alzò dal letto e andò in cucina, dopo sua madre e sua sorella stavano parlando...
T:"Buongiorno... -Disse lui, con la voce ancora impastata dal sonno-
S:"Be... Se questo si può chiamare un buongiorno, non immagino quando non lo è.... -Rispose la sorella, mentre era intenta a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli-
M.T.S(Mamma di Trent e Serena):"Ragazzi lo so che il suono è fastidioso, nonostante papà ci abbia parlato almeno una decina di volte, non sembra che abbiano intenzione di ascoltare....-La donna guardava fuori dalla finestra il signor Vaiolet che tirava dei calci al suo macinino, ordinandogli di funzionare-
S:"Mentre dormono potremmo andare li e bruciarglielo! -Propose la sorellina, provocando delle risate da parte dei 2-
S:"Perchè ridete! La mia era una proposta seria, cosi non rischiano di saltare in aria anche loro a forza di tirargli calci! -Ribattè lei, con tono serio-
-Lui gli si avvicinò e le disse-:" Piacerebbe anche a me, ma è una cosa surreale, facendo cosi loro non saltano in aria, ma noi ci becchiamo una bella denuncia.... ed essendo sinceri, non li abbiamo i soldi per permetterci una denuncia.... -Disse con tutta la calma possibile. La sorella fece prima una faccia scocciata, poi nsi mise a ridere. Ad interromperla ci fu la madre, che in tono serio guardò il figlio.
M.T.S:"Trent....Mi servirebbero i soldi di ieri, li hai? -Chiese la donna con voce triste-
T:"Si.... Vado a prenderli....
"Andò in camera e prese in soldi nel cassetto, appena tornò in salotto trovò sua madre sul divano, con le mani a coprirsi la faccia-
T:"Mamma che succede? Tutto ok? -Si avvicinò alla madre appoggiandogli una mano sulla schiena-
M.T.S:"E cosi umiliante chiedere dei soldi al proprio figlio....Dovrebbe essere il contrario....-Disse con tristezza-
-Lui a quella affermazione sorrise-:"Mamma... Ne abbiamo già parlato...Non è colpa tua se hai perso il lavoro, ed io sono felicissimo di aiutarti....
"I due si abbracciarono, lui stava male nel vedere sua madre ridotta così... Sapeva che non era colpa sua, ma non poteva farci nulla....
La speranza era che suo padre, trovasse lavoro nel paese in cui era andato, e che gli mandasse dei soldi in modo da potersi mettere da parte quelli che lui guadagnava, ma fino ad allora, doveva aiutare la sua famiglia, e si era ripromesso che lo avrebbe fatto a tutti i costi.
M.T.S:"Trent ascolta, domani io non ci sono a casa, devo sbrigare una commissione urgente, quindi sarete a casa da soli, mi raccomando come ogni volta non aprite a nessuno e chiudete la porta a chiave, non si sa mai.-Gli disse la donna con un filo di preoccupazione
T:"Lo sappiamo mamma... Abbiamo 19 e 17 anni, ormai sappiamo badare a noi....-Rispose, entrambi erano stanchi che li trattassero ancora come bambini di 4 anni, avrebbero voluto un po più di fiducia.
M.T.S:"Dovrete andare a fare la spesa, usate la metà dei soldi, prendete solo quello che serve, vi lascierò la lista domani
T/S:"Ok.
"Il giorno dopo la madre era uscita presto la mattina, lasciando soli Trent e Serena, che si svegliarono insieme, una volta in cucina si misero a parlare della spesa che avrebbero dovuto fare da li a poche ore
S:"Senti lasciamo perdere un attimo questa spesa, come va al locale? tutto ok? -Domanò al fratello, non ne parlava quasi mai, quidni pensò che gli facesse bene sfogarsi
T:"Si diciamo che è tutto ok...Tranne ogni tanto gli scleri degli organizzatori, ma del resto va tutto bene... A te invece a scuola?
S:"Anche a me diciamo che va bene, a proposito di scuola, c'è una mia amica che ti trova molto carino, mi ha detto di dirti se sei interessato ad uscire con lei
T:"Mi fa molto piacere...Ma non sono interessato grazie....
S:"Secondo me invece ti farebbe bene uscire ogni tanto, e non solo per andare a lavoro.-Gli disse lei facendo finta di rimproverarlo
T:"L'unico motivo e il momento per qui voglio uscire è adesso e per andare a fare la spesa
S:"Uff....Sempre cosi noioso.- Detto questo,presero i soldi, le chiavi, e dopo essersi assicurati più volte di aver chiuso bene, andarono al supermercato.
"Una volta arrivati entrarono, presero tutto quello di qui avevano bisogno, pagarono e uscirono dal supermercato.
Stavano per andare quando si accorserero di una cosa,:"Cavolo serena! Mi sono dimenticato il portafoglio sulla cassa! -Alla velocità della luce tornò dentro, sperando di trovare il portafoglio ancora li, stava per dirigersi verso la cassa quando senti una mano toccargli la spalla.
X:"Questo è tuo se non sbaglio.-Disse una ragazza con in mano il suo portafoglio
T:"Si grazie! Non so come ringraziarla!
X:"Ho 18 anni, puoi anche darmi del tu.-La ragazza lo guardò e gli restitui il portafoglio
T:"Oh...Si scusami....Grazie ancora.... Be io vado... -Si affrettò ad uscire dal supermercato senza averle chiesto il suo nome, lui adesso non ci pensa, ma quella fu una cosa di qui si pentirà...
Ragazzi ciaooo, scusate se ci ho messo tanto tempo a far uscire il capitolo, spero che vi piaccia, anando avanti saranno molto più lunghi, ho anche la mia amica che mi aiuta quidni ne usciranno molto di più, detto questo vi auguro una buona giornata, ciauuuuu
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"Perché crederci, se i sogni non si avverano?"
Hayran Kurgu"Perché credere ai sogni se tanto non si avverano? Perchè sperare in un qualcosa che non accadrà mai?" Questi erano i suoi pensieri, pensieri che non lo abbandonavano, pensieri che faceva giono e notte. Credeva di non poter essere felice, di essere...