Uno sguardo al passato e al futuro.

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Ho una familia che ha paura di rivivere il passato, pensano che io non lo sappia, pensano che io e Rye ne siamo all'oscuro. Forse Rye è ancora piccolo per sapere la dura realtà, loro non hanno il coraggio di dirmelo. Io, però so già che mia madre è stata la ghiandaia imitatrice,il simbolo della Rivolta, quella dopo i 75° Hunger Games. Hunger Games. Non riesco a muoversi,  un brivido corre lungo la mia schiena, mi chiedo come avrà fatto mia madre a superare quella tortura. Sento sulle labbra qualcosa di amaro, bagnato, mi accorgo che sto piangendo: pensavo a me nell'arena, mi tranquillizai ripetendomi che non dovevo avere paura, tutto era finito.

Arrivò mio padre e mi vide piangere, con lo sguardo abbassato, mi chiese cosa avevo,ero sicura che lui lo sapeva, io scappai via, e andai nella foresta, l'unico luogo che mi tranquillizza veramente. Avrei dovuto parlargli visto che non ho il coraggio di farlo con mia mamma, ho paura di ricordargli il dolore che ha provato!Non so cosa fare. La mia vita non ha più un senso da quando Karry è morta, colpa di un hovercraft, io ero con lei, esattamente vicino alla radura, quando un hovercraft volò sopra le nostre teste e cominciò a lanciare dardi infuocati, uno colpì Karry: la trapassò da un fianco all'altro, morì sul colpo. Ero immobile, incapace di fare qualcosa, mi avvicinai al suo corpo e le diedi un'ultimo bacio sulla fronte per poi dirle "addio Karry" mi appoggiai ad un vecchio ciliegio e mi lasciai scivolare sul tronco, piangevo, pensavo ai nostri momenti filici e non trascorsi insieme, ai suoi segreti che solo a me confidava, non ero pronta, non lo sarei mai stata a dire addio alla mia migliore amica, alla mia unica amica. Del resto chi sarebbe pronto a guardare un'ultima volta il proprio migliore amico o la propria migliore amica?  Penso nessuno.

Sento una voce e subito dopo uno scossone mi fa aprire gli occhi: era un ragazzo più grande di me.

-Hey, biondina, svegliati!!

Nel vedere questo ragazzo di almeno 17 anni così pericolosamente vicino al mio freddo viso mi scappó un urlo

-Tranquilla, non devi avere paura di me, non ti voglio fare del male.
-Dove mi trovo? Chiesi

-Ti ho trovata nel cuore del bosco priva di sensi o addormentara allora ti ho portata vicino al distretto, ma non troppo, è tardi i pacificatori ci fucilerebbero.
-Come ti chiami? chiesi
-Tom, Tom Anyson, e tu?

-Willow Primrose Rue Mellark
-Una Mellark.....
-Si purtroppo
-conosco la storia della tua famiglia, mi dispiace

-Dispiacerti di che cosa?

Mi tese la mano e io la afferai aiutandomi ad alzarmi
-Grazie Tom

-Di niente, ho solo fatto il mio dovere!

Sorrise e si dileguò, io presi la strada opposta e in 15 minuti ero a casa.

Sentivo dei lamenti e dei pianti, bussai frettolosamente alla porta e aprì Rye, mio fratello con uno sguardo di disappunto e mi fece entrare, mi sussuró all'orecchio
-Eravamo in pensiero per te

Andai in cucina e trovai mia madre singhiozzante abbraccata a mio padre che la consolava

Presi coraggio e con un flebile filo di voce dissi: -Mi ero addormentata nel bosco

Si voltò mio padre: -Eravamo in pensiero, il coprifuoco è cominciato da molto tempo, se un pacificatore ti avesse trovata a passeggiare per il distretto, non ci avrebbe pensato due volte prima di fucilarti.

Corsi in camera mia piangendo non solo per aver fatto soffrire mia madre e mio padre, ma anche per essermi addormentata pensando a Karry e quindi ho anche sognato la sua morte,mi stesi sul letto a pensare a questa terribile giornata, gli occhi si fecero pesanti e sprofondai in un sonno profondo fino a quando Rye mi chiamò per cenare, ma non avevo fame e quindi non scesi.

Hunger Games  La principessa di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora