Verso Capitol

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Con uno strattone i pacificatori mi tirarono in avanti, loro non parlano,non perdonano, uccidono o straziano le famiglie dando notizie come questa,come andare agli Hunger Games.

Non me ne ero accorta, non ci ho pensato, ma solo ora mi rendo conto di dove sto andando, agli Hunger Games, allora era vera la visione che ho avuto questa mattina:di me che lottavo per sopravvivere, non sono come mio padre, che disse che non avrebbe mai ucciso nessuno, piuttosto che uccidere preferiva morire, ma la promessa non fu mantenuta, certo lo ha fatto per salvare mia madre, io lo so che anche se contro la mia volontà uccideró prima di venire uccisa, perché so che non tornerò a casa, almeno non viva.

I miei pensieri furono interrotti dai pacificatori, -Sali sulla scala, davanti a me era collocato l' hovercraft più grande che avessi mai visto.

Stupidi hovercraft, no, stupidi piloti degli hovercraft, e anche stupidi "capitolini" loro hanno tolto la vita alla persona più importante della mia vita, senza un motivo, lei me lo avrebbe detto, forse no, per non farmi stare in pensiero, ho paura che non lo saprò mai.

Salgo le scale e i pacificatori mi conducono al mio posto, tra poco avrei conosciuto il mio compagno di "giochi",se così li possiamo chiamare. Non ci potevo credere, anche se non lo conoscevo molto, quasi scoppiavo in lacrime, ma non potevo,non li, non adesso, era Tom
-Hey, biondina, ci rivediamo
-Si, sembra proprio che il destino mi voglia far soffrire prima di morire
-Hey, biondina perché soffrire, perché morire, magari tornerai a casa....
-A Capitol mi vogliono morta, perché tu sei l'unica persona che mi ha rivolto la parola, ovvio esclusa la mia famiglia, dopo che Karry Sanders è morta.
-Sai io conoscevo molto bene Karry, era mia cugina,quindi sei tu quella "Wil" di cui mi parlava spesso, è stato un brutto colpo perderla.
-La mia vita non ha più un senso da quando lei è in un posto migliore

In quel momento sentii una mano sfiorarmi il viso, mi voltai ma non c'era nessuno, sapevo che era Karry. Lei è il mio angelo custode, ne sono sicura. Sussurai a bassa voce  -mi manchi Karry, manchi alla tua famiglia, a tutti, eri speciale, lo sei ancora, lo sarai per sempre.

Questo pensiero mi accompagnò tutto il viaggio, piansi,e alla perdita più dolorosa della mia vita, si aggiunse anche il dolore, quello perché non avrei mai più visto il volto di mia madre nascondere il dolore consolata da mio padre, quando anche lui nascondeva il dolore dei ricordi della rivolta, delle due edizioni a cui sono sopravvissuti,  non avrei mai più rivisto il dolce sorriso di mio fratello che mi svegliava ogni mattina e mi metteva di buon umore.

Improvvisamente Tom mi abbracció,mi diede un bacio sulla fronte e mi disse
-Se durante gli allenamenti qualche triburo ti darà fastidio, basta chiamarmi, se stai male,se ti manca la famiglia io ci saró... tiró un sospiro  e riprese -Se nell'arena avrai bisogno di me ricorda che io ci sarò sempre, almeno finché vivrò.

Non sapevo cosa dire,ero rimasta  stupita, semplicemente accennai un Sì con la testa.

Arrivammo a Capitol, folle urlanti che ci acclamavano ma io e Tom non salutammo, perché farlo, colpa loro se stavamo per entrare nell'arena che avrebbe segnato la fine di 23 ragazzi indifesi,se non 24.

Hunger Games  La principessa di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora