capitolo 6 "tra le braccia di un'amica"

127 7 4
                                    

Per fortuna al bagno non vedo nessuna ragazza, così, incomincio a piangere come non mai, finalmente riesco a tirare tutto fuori senza più trattenermi! Piango e mi sfogo fino a quando non sento dei passi. Aurora mi aveva seguita e appena mi vede, nel suo volto compare un espressione triste nel vedermi in quelle condizioni. Io intanto mi asciugo in fretta le lacrime, ma ormai aveva già visto tutto.

Si avvicina correndo e mi abbraccia più forte che mai! È indescrivibile la sensazione di questo momento... ho ancora della tristezza dentro, è ovvio dopo tutto, ma il suo abbraccio in questo momento sta risol


vendo molte cose. Ricambio l'abbraccio stringendola di più e involontariamente comincia piangere sulla sua spalla, lei però non si stacca, anzi rimane e mi incita a piangere di più per sfogarmi totalmente.

A:"Gaia, tranquilla, piangi più che puoi! Se vuoi urla anche, non risentirà nessuno ho chiuso la porta, ma ti prego non tenerti tutto dentro." "So che non è la prima volta che ti succede ciò, quindi pra piangi... tranquilla io ci sono!" Continua.

Per la prima volta in tutta la mia vita mi senti amata da qualcuno. Non conosco quasi per niente Aurora, ma vorrei davvero conoscerla meglio dopo ciò.


Passano circa dieci minuti e Io e Aurora, abbiamo saltato anche una lezione. Finalmente mi stacco dall'abbraccio e vedo al spalla di Aurora completamente bagnata dalla mie lacrime.

G: "M-mi spiace... dav-vvero ti ho bagnato tutto la spalla..." e continuo con
"se vuoi ti presto una mia maglietta che ho a casa, però sai non sono motlo belle quindi capirò se mi dirai di no..."

A: "Nono tranquilla davvero, infondo è solo acqua hahaha"

ridiamo tutte e due e poi mi metto a sciacquarmi il viso per ricompormi.

A: "Ok, ora fai 3 bei respiri profondi!"

Mi dice toccandosi la spalla, come gesto da conforto. Io lo faccio e infine ci dirigiamo in corridoio a parlare un po' (dato che ormai ave amo saltato una lezione),

A: "Comunque apparte gli scherzi, a me piace davvero la tua maglia! Trovo sia originale... sai ormai si vestono tutti allo stesso modo e tu sei più una ragazza innovativa, mi piaci!"

Sono così felice di averla incontrata. Se non fosse stato per lei adesso starei ancora piangendo in bagno. Suona la campanella per segnare la fine dell'ora. Mi preparo i libri per la prossima lezione, ma Aurora mi ferma

A: "Facciano una cosa, sai secondo me dopo quello che è successo potrebbe essere difficile seguire la lezione, quindi perchè non vieni a casa mia? Facciamo merenda insieme e ti rilassi un po', che ne dicii??"

Sembrava entusiasta a questa idea, ma mi dispiaceva farle saltare la scuola a causa mia

G: "No dai, tranquilla davvero! Non dovresti saltare la scuola per me"

A: "Stai scherzando? Mi stai invitando a nozze se mi dici di saltare scuola" "dai ti supplico... ci divertiremoo"

Alla fine mi convince e annuisco felicemente della sua proposta.


Appena arrivate a casa sua mia fa entrare e mi fa fare subito il giro della casa. È incredibile quanto sia grande! Subito dopo mi porta in cucina a fare le pop corn per poi vederci un film.

Ci divertiamo vedere i mais che scoppiettanti nella pento con il coperchio trasparente. Ci mettiamo, poi, sul divano e scegliamo un film comico. Credo di non aver mai riso così tanto in vita mia, quel film alla fine è anche diventato il mio preferito a dirla tutta!

Aurora so decide poi di portarmi in camera sua, che osservi attentamente e noto che è grande quanto la mia casa in poche parole. SONO COMPLETAMENTE ALLIBITA. Cominciamo a parlare delle nostre più grandi passioni o di cosa odiamo, per conoscerci di più. È arrivata la sera e anche l'ora di andarmene, quindi mi metto la giacca e saluto Aurora con un abbraccio e mentre cammino verso la porta sento Aurora dire una frase che mi fa brillare gli occhi!

A: "possiamo vederci più spesso ora che siamo amiche!"

A quelle parole mi giro di scatto e la guardo come se stessi guardando un angelo... mi batte forte il cuore solo alla parola "amica" e comincio involontariamente a balbettare

G: "m-ma quindi n-noi siamo am-miche?!" Lei mi guarda e ride teneramente

A: "certo che lo siamo! Se ti fa piacere ovviamente." Faccio un sorriso a trentadue denti e gli rispondo

G: "Oh si è ovvio" dopodiché mi voltò e vado via.


il nostro "noi"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora