Vedo tutto bianco intorno a me, mi giro e mi rigiro ma nemmeno un ombra si fa viva... non so dove sono, ma qui è tutto molto tranquillo e silenzioso anche se allo stesso tempo è alquanto inquietante. Comincio a correre per trovare una via di uscita, ma niente... è come se stessi camminando nel nulla!
All'improvviso però sento una voce lontana, che rimbomba. Man mano che si avvicina mi percorrono brividi nel mio corpo e flashback, i quali non riesco a decifrare bene... sento una strana sensazione e quando la voce è davvero vicina, riesco a riconoscerla! Subito il mio viso viene percorso da da molte lacrime,mi giro di scatto e la vedo... è lì... CAZZO È LÌ, È MIA MADRE! Con tutta la volontà che ho di muovermi per andare ad abbracciarla, non ci riesco, qualcosa mi tiene in quel punto fisso ma non capisco cosa!!
G: "MAMMA! MAMMA Mi SEI MANCATA TANTISSIMO"
Non vedo nulla nel suo volto, è completamente seria e ha lo sguardo perso.
G: "MAMMA SONO IO, MI RICONOSCI? SONO TUA FIGLIA! GAIA, MAMMA!"
Continuo a piangere a dirotto, comincio a singhiozzare e non riesco a smettere
G: "MAMMA TI PREG-"
Improvvisamente non finisco la parola, che subito vedo una mano che l'afferra e la porta sempre più lontano da me... mia madre non mi ha ancora vista, ma vedendo quella mano comincia a gridare
Mamma: "AIUTO GAIA"
Improvvisamente mi sveglio, totalmente sudata e con il viso bagnato dalle lacrime. Era tutto un sogno? Mi sembrava tutto così reale che non riesco a credere che sia stato solo un sogno. Guardo l'orologio e mancano 10 minuti al suono della sveglia, ormai è inutile rimettersi a dormire. Vado in bagno a sciacquarmi il viso e mi guardo allo specchio, noto di avere gli occhi molto arrossati... credo di aver pianto tutta la notte! Mi vesto e mentre esco dalla camera mi fermo davanti alla cucina.È da un sacco di tempo che non mangio e anche se sono io a deciderlo, la cosa mi preoccupa un pò. Se prima non mangiavo a causa degli insulti di Lucas e Claire, adesso ho un motivo in più per non ricominciare a mangiare, dopo questo sogno. Durante la strada della scuola penso e ripenso al sogno che ho fatto (o incubo, non saprei proprio come chiamarlo), vado a sbattere contro una persona, per poco non la faccio cadere!! Alzo gli occhi e vedo un ragazzo molto più alto di me, con due spalle larghissime, esso si gira verso di me e....LUCAS? o merda...
Rimango a fissarlo per secondi
L: "ma seriamente?! Con te non ci sono proprio speranze a guardare avanti..." G: "sc-scusami"
L: "che cazzo ci fai nella mia via eh?!" Io lo guardo allibita...
G: "LA TUA VIA?!"
L: " sii! Ma non urlare imbranata mi urti"
Dopo questa sua risposta abbasso la testa. Incredibile quanto ogni sua presa in giro, anche piccola, mi possa far male.
G: "io... io ci abito"
L: "stai scherzando?"
Io non rispondo e alzo la testa per guardarlo, lui capisce che non è uno scherzo e se ne va via alzando gli occhi al cielo. Alla fine cambio strada e per andare a scuola faccio il giro più lungo, anche se potrei rischiare di fare in ritardo, non mi va per niente di fare tutta la camminata con lui...
Arrivo a scuola e vado subito in classe per poi mettermi vicino ad Aurora.
G: "HEY buongiornoo"
A: "buongiorno a te!"Mi fa un grosso sorriso appena mi vede. Oggi abbiamo una verifica di matematica e quindi io e Aurora abbiamo avuto un quarto d'ora per organizzarci a copiare, ovviamente ci suggeriamo anche! Appena finisce l'ora ci dirigiamo a mensa, io come al solito non
prendo nulla Aurora invece ritorna con un piatto pieno di cibo e mi guarda stranitaA: "il tuo vassoio?"
G: "non l'ho preso" mi guarda strano e poi sorride.
A: "ti tengo io il posto tranquilla tu vai a prendere da mangiare"
Non so cosa dire, credevo avesse capito che non avevo fame...
G: "ehm... io io non mangio" a queste mie parole comprende un po' la situazione e mi guarda tristemente
A: " Gaia...da quanto non mangi??"
A questa sua domanda ingoio la saliva per rallentare il nodo che mi si era formato nella gola
G: "non mi ricordo. Ma l'ultima cosa che ho mangiato sono state le noccioline", dico con molta calma per non farla preoccupare, ma la calma non funzionò
A: "o mio dio... Gaia... tu non mangi da giorni" è strano vederla così... è davvero preoccupata per me! "Devi mangiare assolutamente, ti aiuterò io, davvero, ma non mollare tutto così! Non puoi restare a digiuno!"La sua preoccupazione mi rallegra un po',mi fa sentire protetta ma allo stesso tempo so che ha ragione! Ma non so proprio come fare..
G: "ogni cosa che mangio la vomito, e davvero complicata digerirla!" Mi guarda come se avesse visto un fantasma
A: "mi dispiace davvero tanto,ma comunque non voglio abbandonarti, quindi ti aiuterò!" Alla sua affermazione sorrido e lei ricambia calorosamente, "so che è una cosa molto privata, ma tutto ciò è dovuto da quei due bulletti?"
Mi indica Lucas e Claire che stanno entrando proprio adesso in mensa.
G: "in realtà si... ma non solo! Loro sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso"
Lei mi guarda comprensiva. Comincia a mangiare e io intanto prendo un po' d'acqua dalla macchinetta e la bevo. Io e Aurora cominciamo a raccontarci cose divertenti successe e cominciamo ridere come della matte! Mi chiede, poi, se volevo accompagnarla a fare shopping per passare un altro po' di tempo insieme. Io accetto, mi farebbe bene un po' di shopping per cambiare un po' il mio gusto.
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il nostro "noi"
RomansaGaia, una ragazza di 17 anni, è orfana e si trasferisce, a metà anno, nella città di Chicago, a causa del bullismo che subiva. Anche nella sua nuova scuola di Chicago, le cose all'inizio non vanno affatto bene, per colpa di un ragazzo, che incontra...