Libertalia

2 0 0
                                    

Le onde frangevanosui banchi di sabbia, il gorgoglio di bolle, vento e corrente era l'unico suono udibile per miglia e miglia.
Sopra alla superficie e gli stridii dei gabbiani solo il silenzio.
Poi riemerse.
Sentì l'aria salata riempirle i polmoni e gocce d'acqua grandi come schegge di vetro colpirle il palato. Le mani sgusciarono via dalle onde, tentando di afferrare la prima cosa che sentì.
Fu il vento.
Poi cozzò contro qualcosa.
La schiena venne graffiata dalla sabbia, la testa sbattè all'indietro, mentre le dita fecero leva sul fondale compatto.
Con uno schiocco gelido sentì un dolore affilato attraversarle le dita.
Quando nei momenti dopo si ritrovò esanime sulla spiaggia, qualcuno le camminò accanto.

Nella locanda era pieno di prostitute, ubriachi e uomini mezzi nudi.
Nessuno di loro sembrava propriamente sobrio, per una ragione o per l'altra.
David Nau era seduto al bancone, con una bottiglia di rum in mano e il gomito appoggiato sul piano in legno sudicio.
Tra puttane e beoni non sapeva più che fare.
Forse trascorrere una nottata allegra forse non gli avrebbe fatto male.
Aveva perso l'equipaggio, la fortuna, la nave e pure la reputazione. Uno schifo di capitano? Probabilmente sì.
Quel poco denaro che gli rimaneva, una manciata di sterline e scellini, era sufficiente soltanto per altre due settimane.
Naufragio o ammutinamento, il risultato economico era stato lo stesso.
Fece per portarsi la bottiglia alle labbra quando una ragazza si sedette a cavalcioni sulle sue gambe, avvicinando il petto al suo volto.
Imprevisto ma non sgradevole, doveva ammetterlo, fino a quando non sentì una leggera pressione all'altezza dell'inguine, e non una pressione piacevole.
Quella ragazza aveva una certa tecnica con i coltelli a quanto pare.
Gli venne spontaneo stringere i glutei e tirare in dentro la pancia, ma non disse niente, semplicemente cercò di bere un sorso di rum come si deve.
La pressione fortunatamente si allentò, poi la ragazza avvicinò le labbra all'orecchio e gli sussurrò piano.

Reyna srotolò la mappa sull'argano dell'ancora, così da averla in perfetta vista.
La orientò secondo la bussola e ne bloccò gli angoli con coltelli e punteruoli.
David le si avvicinò, poi le avvolse la vita con le braccia e le appoggiò il mento sulla spalla sinistra.
-Dave, spostati se vuoi avere figli...-
La ragazza gli appoggiò il gomito sulle costole.
-...subito.-
David si spostò sollevando le braccia, poi si appoggiò all'argano e osservò la mappa.
-La colonia si trovava a Ille Saint-Marie, non alla foce del Rio San Juan. Sei sicura che si trovi lì?-
-Avery non avrebbe mai mentito. Non ne aveva ragione.  Era libero da tutto e tutti ormai, non avrebbe detto una bugia a tuo padre nè a me. Ha mentito a Tew, Hornigold e Morgan e tanti altri, ma all'Olonese in persona... nemmeno il re dei pirati quale era ne avrebbe avuto il coraggio.-
-Perché alla figlia dello Sterminatore no? Ti rendi conto di esserti appena rid...-
Uno schiaffo colpì il giovane in pieno volto.
-Smettila subito! Io non ti ho detto nulla di male!-
La giovane con la benda sull'occhio lo guardò storto, poi appoggiò l'indice sulla foce del Rio San Juan.
-Qui è dove tuo padre è stato dato per morto per mano dei cannibali, ma come tu ben sai non è così. Ti ha lasciato il suo diario, no?
-Veramente, mon chere, lo ha lasciato a te. A me ha lasciato solo la spada e niente altro, ricordi?-
Il moro si passò il pollice sulla cicatrice che gli attraversava le labbra, poi osservò la mappa.
François l'Olonoise, Jean David Nau, suo padre, aveva fatto girare la voce di essere stato divorato vivo in quel luogo, così sua madre, che tanto madre in fondo non era stata, era morta tra le braccia del suo protettore e davanti a lui per il dolore.
Una scena straziante, che sarebbe stata eguagliata solo anni dopo, a Roatan, con la vista della povera Reyna appena sopravissuta al suo stesso naufragio. 
Lasciarla lì è stato un errore.
Era da allora che lei aveva tentato continuamente di ucciderlo, castrarlo, evirarlo e fargli fare la fine di tanti degli spagnoli che avevano avuto la sfortuna o fatto l'errore di voler incrociare la sua spada. Come lui aveva fatto non poche volte tentando di fare colpo su di lei.
Stolto romantico e ossessionato dalle donne che non era altro.
La richiesta della giovane di un compasso a due punte e di attrezzatura da carteggio lo scossero dai suoi pensieri, così fece segno ai suoi uomini di portagliela.
Sarebbero arrivati al fiume per risalirlo entro una settimana a detta di Reyna.
David sorrise soddisfatto.

Everything And FewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora