1. I need him.

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25 giugno 2009, Seattle.
Sono in auto verso l'aeroporto e sono confusa, davvero confusa. Non riesco a realizzare sia reale. Devo arrivare a Los Angeles il più presto possibile, ne ho bisogno.

Flashback, 1991, Barrington (Rhode Island)
Sono sdraiata sul letto mentre ho appena assistito ad un altro discorso dei miei genitori in cui mi mettono al corrente della realtà. Abbiamo meno soldi per mantenerci e siamo solo in tre. Siamo, ora, visto che mia sorella Kylie non ne ha più voluto sapere della famiglia. Mia madre ha provato a rassicurarmi, a modo suo. "Gladys, hai solo 16 anni, non è tua la responsabilità". Ma come faccio? Mi serve qualcosa per aiutare la mia famiglia. Mi viene l'esempio del mio più grande idolo, Michael Jackson. Cazzo, quanto è diventato grande ad oggi, nel 1991
. Lui è partito da zero e per questo lo ammiro, oltre alla persona meravigliosa che è. Le iniziative che sta prendendo per migliorare il mondo sono il mio esempio più grande, oltre che amare profondamente la sua voce e il suo sorriso. Non sa neanche che esisto, è vero, ma so che per noi fan lui c'è. Io lo so, ai miei figli, parlerò di lui.
"Gladys, abbassa quello stereo, devi venire a tavola!"
"Arrivo, papà."
Che palle, sempre nei momenti in cui penso a lui. Arrivo a tavola e trovo ancora i miei genitori a discutere delle nostre problematiche economiche, ho tanta paura per il loro rapporto o per delle decisioni, ma so che si amano e non mi abbandoneranno mai.
"Taylor, so che non è responsabilità di nostra figlia, ma credo che debba iniziare a fare un lavoretto, anche solo part-time, anche volontariato. Un minimo di supporto, ci serve". Dice mio padre. Non avrei alcun problema a pensarci, la scuola non è molto impegnativa per ora, dunque potrei farcela.
"Harry, forse hai ragione, ma io non voglio che le manchi niente. Ha già sofferto perché Kylie ci ha abbandonati, non le voglio dare altri pesi."
"Non parlatemi mai più di quella stronza", aggiungo io. "Se posso darvi un aiuto, io lo faccio, e poi sarebbe il caso che io mi dia anche una mossa. Posso chiedere anche a Keira di venire con me."
"Il fatto che sia con te la tua migliore amica, non potrebbe comportarti delle distrazioni?" dice papà.
"Papà, assolutamente! Sappiamo gestirci". Mi viene da ridere, non ha ancora idee di cosa abbiamo combinato io e quella pazza. Mentre io e mia mamma ridiamo, un annuncio in TV cattura la mia attenzione.
"Il tanto atteso Dangerous World Tour di Michael Jackson è stato annunciato, prima tappa il 27 giugno 1992, Monaco di Baviera, Europa. Le tappe negli Stati Uniti non sono ancora ben chiare, ne è prevista una per gennaio 1993."
Io pietrificata. Finalmente. Aspettavo questo momento da anni, da quando c'è stato il Bad tour, dove causa età e soldi non ho partecipato, ed è stata una delle occasioni più sprecate della mia vita. Io questa volta devo vedere il mio idolo. Devo riuscirci, costi quel che costi (letteralmente). Non mi importa di prezzi, ore di volo, nulla. Non aspetto due anni, entro l'anno prossimo devo farlo. Che sia in Europa, non mi importa di niente. Da oggi vado a cercare lavoro, qualsiasi posto esso sia. Basta shopping, basta cinema, non pagherò più nulla fino a quando non arriverò alla somma richiesta. Mi informerò sui costi dei biglietti, sull'aereo e sull'alloggio. Mi basta anche un misero monolocale, non mi importa. Voglio vedere Michael, ne ho bisogno. Viviamo entrambi negli Stati Uniti e non ci sono mai riuscita. Ora ho 16 anni e penso di poterlo fare, sola o no, non mi interessa.
"Mamma, papà... io a questo concerto ci vado. Ve lo dico già da ora, un anno in anticipo."
I miei genitori mi guardano impietriti.
"Tesoro, sappiamo che è il tuo più grande sogno, ma ti abbiamo appena detto in che situazione ci troviamo. Non crediamo sia possibile." Dice mia madre.
"Voi non preoccupatevi, non è a carico vostro. Da questa sera, ci penserò io."
Sono le cinque di pomeriggio e decido di contattare Keira.
"Pronto hoe!"
"Ehi bitch, ascoltami, da questa sera vieni e cerchiamo un lavoro insieme."
"Scusa? Are you fucking kidding me? Cosa ti è preso?"
"Ti prego, Keira. L'anno prossimo Michael inizia un nuovo tour, ho bisogno di andarci. Devo guadagnare abbastanza in un anno, ma non posso andare a lavorare da sola, voglio qualcuno che mi stia vicino."
"Mmh.. fammi pensare... okay honey, vengo con te. So il tuo legame con Michael e non consentirò di non realizzare il tuo sogno. Count on me."
Sorrido. Io sono sicura che ce la farò. Da questa sera ce la metterò tutta. Sento già la voce di Michael vicino a me. Ora, per caricarmi, ascolto un po' dei suoi CD. Bad è uno dei miei preferiti, parto da quello. Sto sognando. Io voglio vederlo e ci riuscirò.

Not just an idol. -Michael JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora