Not just an idol. -Michael Jackson

17. Fate.

Sono ormai le nove di sera, i miei pensieri sono divisi tra il concerto, il noleggio del camper, le scuse di Zayn ed il mio litigio con Mark.

Decido di scrivergli un messaggio, voglio chiarire con lui ad ogni costo:

"So che leggerai questo messaggio dopo aver chiuso, voglio semplicemente chiederti scusa. Il modo in cui ho reagito non è stato dei migliori, ma spero tu abbia smaltito la rabbia e capito che alcune frasi che mi hai detto mi hanno veramente ferita. Spero avremo modo di vederci domani, se vuoi.
Mi sei mancato."

Decido di preparare qualcosa per cena ai miei genitori, che rientreranno a breve, mentre penso a cosa inventarmi per non essere andata a lavorare. A tutto questo pensa il ritmo di "The way you make me feel" che mi dà, ovviamente, una carica in più. Sto pensando in tutti i modi a come poter fare per tornare in pizzeria, so solo che ci riuscirò prima di domani sera. Sento la porta della sala da pranzo aprirsi, ed i miei genitori entrano sorpresi di trovarmi a casa a quest'ora:

"Come mai così presto? Non sei andata in pizzeria?" mi chiede mia madre.

"In realtà no, questa sera no... ho chiesto a Mark e Dylan se fosse possibile mancare, avevo davvero tanto da fare con lo studio e non volevo né potevo trascurarlo." dico, per renderli fieri e compiaciuti.

"Brava, hai fatto bene. Come sta andando a scuola?" mi chiedono entrambi.

Mi sforzo di trattenere una risata soffocata, pensando alla punizione scontata oggi. Tuttavia decido di rispondere con:

"Bene, come sempre. Riesco a far conciliare gli impegni senza problemi, a parte oggi, in cui mi era veramente impossibile."

"Lo spero, Gladys. Ricordati che il tuo lavoro non è una certezza, con lo studio potrai crearti un futuro." mi dice mio padre.

"Non preoccupatevi, davvero. Anche se devo dire che questo lavoro non mi dispiace per niente. Sto imparando tante cose."

"Ne sono felice, ti torneranno utili." mi risponde mia madre.

Decido di prendere il telecomando ed accendere la TV, e, con grande sorpresa mi ritrovo un'esibizione di Michael in diretta su MTV.

Lancio un urlo di felicità nel sapere che queste due canzoni faranno parte del nuovo album, sono esplosive e piene di significato. La prima si chiama "Black or White", la seconda, che canta in maniera letteralmente angelica, si chiama "Will you be there".

Il mio sguardo è fisso sullo schermo, mentre lo guardo in tutta la sua magnificenza ed in tutto il suo talento. È capace di trasportarmi in un altro mondo.

"Sono anni che lo ascolto ed ancora non trovo una sua canzone che non mi piaccia!" dice mia madre.

"Non lo dire a me... non vedo l'ora di vederlo." dico con aria sognante.

"A proposito di questo..." mi dice mio padre

"Sì? Cosa c'è?" rispondo temendo che sia contrariato.

"Sai già dove alloggerai? Non vorrei fosse un posto pericoloso. " mi chiede.

-ma figurati, papà. sto solo dormendo in un camper e prendendo una tenda per accamparmi davanti allo stadio il pomeriggio prima, cosa vuoi che sia.- penso tra me e me.

Era la domanda che temevo di più. Ho quasi tutto, tranne un vero alloggio. Non gli dirò mai che sto per noleggiare un camper, impazzirebbero entrambi.

Decido di improvvisare, a volte mi riesce bene:

"Gli hotel sono veramente troppo costosi, per cui io e Keira stiamo cercando un bilocale vicino allo stadio, anch'esso fornito di posti per sedersi, ovviamente."