11. You'll never stop me.

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Non riesco a capire come mai le persone provino tanto gusto ad intromettersi nella vita degli altri. Perché sono così prive di contenuti?
Mentre preparo le pizze sulle note di Off the wall, io e Mark sentiamo dalla cucina una voce che non ci è per nulla nuova. Soprattutto a me.
"Ah, dove c'è Michael Jackson, c'è Gladys. E soprattutto, dove ci sono le sue migliori amiche, c'è Gladys. Ciao, Keira. Tutto a posto?"
Zayn. Non posso crederci, è ancora qui. Ma perché ha tutta questa voglia di rendermi la vita impossibile? Dovrei essere io ad avercela con lui, ma Michael mi ha insegnato che con il rancore non porterei altro che del male. E io, sono superiore a chi lo porta.
"Adesso se la vede con me. Ha davvero stufato." mi dice Mark furioso, e si avvia verso la cassa.
Lo seguo frettolosamente, prima che possa compiere qualcosa di cui potrebbe pentirsi.
"Ma guarda un po' chi abbiamo qui. Hai sentito parlare bene della pizzeria?" chiede Mark a Zayn, con aria di sfida.
"Assolutamente sì, amico. Della pizzaiola in modo particolare, però. Cos'è, ti stai già dando un gran da fare?" mi dice guardandomi, e sono a tanto così dal tirargli uno schiaffo. Non sono una persona violenta, ma non lo sopporto più. Se mi trattengo, è solo per non dare un'impressione sbagliata di me.
"Certo, Zayn. Sicuramente ho lavorato più io in un mese, di te in diciott'anni. Cosa c'è, vuoi chiedere di essere assunto? Ci sono ancora posti per pulire il bagno, se vuoi. Sempre se riesci a farlo, tranquillo." gli rispondo con il tono più secco ed acido possibile. Vedo che Keira mi guarda stupita e quasi fiera della risposta che gli ho dato, non se l'aspettava, sono solita a mantenere la calma.
"Sicuramente non abbiamo posti per individui del genere, Gladys." mi dice Dylan facendo scoppiare tutti a ridere.
"Ridi pure, tesoro, ma sappi che non è finita qui. Se solo i tuoi genitori sapessero che te la fai con il tuo collega... ah, quanto riderei io."
"Va' pure, faglielo sapere, se ci tieni tanto. I miei genitori mi conoscono, sanno tutto di me. Ma se vuoi renderli partecipi della mia vita, fallo pure. Dimostrazione di quanto tu non mi abbia mai rimossa dalla tua mente."
"Non l'ho mai negato, Evans." mi risponde.
"Io, però, con te l'ho fatto, Collins."
"Ascolta, ci voglio andare piano..." -interviene Mark- "ma ti dico che, se non la smetterai di intrometterti nella nostra vita, non la passerai tanto liscia. Vorrei solo ricordarti chi è il proprietario di questa pizzeria."
"Non mi spaventano le minacce, tantomeno da quelli come voi." dice Zayn, indicando Mark e Dylan.
"Quelli come loro, intanto, hanno concluso qualcosa nella loro vita. Vai a scopare con qualche altra ragazza, se è questo che ti fa sentire appagato. Certo che devi avere proprio una vita triste." gli dice Alyssa, che nel frattempo è venuta verso di noi, essendosi accorta della discussione.
"Vuoi parlare proprio tu di vita triste? Piuttosto, va' a raccogliere il tuo fidanzatino dalle braccia di Sarah, oggi è toccato a lei. Ma tanto lo perdonerai, vero? Hai tanta paura di restare sola. A meno che tu non sia aperta come la tua amica, chi può mai saperlo." a quel punto, Alyssa è immobile, è rimasta sconvolta da ciò che Zayn le ha detto.
"Non crederci, Aly. Lo sai com'è, inventa di tutto pur di creare scompiglio." le dico a bassa voce, ma lei è quasi sul punto di piangere.
"Luke? Con Sarah? Dove...?" chiede Alyssa a Zayn, e le tengo la mano ricordandole che non deve reagire così, non davanti a lui, perché ci gode.
"Vai verso la scuola, si erano dati appuntamento lì, sai..." le dice Zayn come se gli facesse pena.
"Fai schifo. Non puoi sempre cercare di dividere le persone. Non credo neanche ad una parola di quelle che stai dicendo." gli rispondo.
"Smettila di intrometterti e di provare ad allontanarci, non riuscirai mai a fare nulla di ciò. Piuttosto, sparisci da qui." gli dice Mark, minacciandolo.
"Ah, devo sparire da qui? Addirittura? Chissà cosa penserebbero tutti coloro che frequentano il vostro misero locale, sapendo che vi rivolgete in questo ad un semplice cliente. Volevo solo prenotare un tavolo... ah, e salutare Gladys." dice Zayn.
"Ascolta... prenditi un tavolo, ordina quello che vuoi, ma lasciami stare. Lascia perdere me, Mark, Alyssa, Keira e le mie amiche." gli rispondo.
"Non agitarti, lady. Potresti gentilmente prepararmi della pizza ai funghi?" mi chiede sarcasticamente.
"Certo, volentieri. Andiamo, Mark." gli dico con uno sguardo minaccioso ed infuriato.
Vedo Alyssa allontanarsi da lui e dirigersi al tavolo vicino a Tania, alla quale sicuramente racconterà tutto. Ne ha bisogno, per forza. Non posso credere che Luke l'abbia tradita, ancora. Perché, anche se Zayn è solo un coglione, so benissimo che le sue parole sono vere. Lui studia a tavolino i modi per far litigare qualcuno, non andrebbe mai ad inventarsi qualcosa. E poi, Luke è della sua stessa sostanza, alla fine. Alyssa non si merita di soffrire in questo modo, e spero davvero che riuscirà a trovare chi realmente la merita.
Nel frattempo, io e Mark iniziamo a preparare la pizza di Zayn, nonostante ne avessimo altre da cucinare.
"Prepariamogli questa pizza e lasciamo che se ne vada a fanculo. Lo odio, lo odio profondamente." dico a Mark, mentre impasto.
"Amore, stai tranquilla, sul serio. Non lascerò che si intrometta così facilmente, non se questo dovrà intaccare il tuo sogno. Dico così, perché di sicuro non influirà sulla nostra relazione. Non ti lascerò mai, tantomeno per un coglione del genere". mi dice Mark, dandomi un bacio sulla guancia.
"Puoi dirlo forte, amore. Non lascerò mai che lui mi impedisca di vedere Michael. Non riuscirà a portarmi via dal mio lavoro, né da te." gli dico, e ci scambiamo un bacio fino a quando non partono le  parole di "Leave me alone". Non posso crederci, anche questa volta è in tema.
Mi metto a cantare a squarciagola le parole, facendole precedere da un "Te la dedico, Collins!"

"I don't care what you're talking 'bout, baby
I don't care what you say
Don't you come walking beggin back mama
I don't care anyway
No excuses to make
Ain't no mountain that I can't climb baby
All is going my way
'Cause there's a time when you're right
And you know you must fight
Who's laughing baby, don't you know
And there's the choice that we make
And this choice you will take
Who's laughin' baby?
So just leave me alone
Leave me alone
Leave me alone".

"Strano che Michael componga canzoni anche per i tuoi ex. Dovrò ringraziarlo personalmente." mi dice Mark ridendo.
"Beh, la storia di questa canzone è più complicata, magari te la spiegherò quando usciremo. Ora dobbiamo concentrarci e dare il massimo". dico, pensando a quanto tutto stia prendendo una piega così strana nella mia vita, motivo per il quale la mia necessità di vedere Michael diventa sempre più forte, più grande.
Mentre London consegna la pizza a quel ritardato, Tania viene un attimo vicino alla cucina, facendomi un cenno:
"Ascolta, Glady.. credo che io debba accompagnare Alyssa a casa. È distrutta per ciò che ha sentito su Luke, d'altronde, sa perfettamente che è la verità, nonostante lo abbia detto Zayn Collins." mi dice Tania, con una voce sconsolata.
"Beh, mi dispiace tanto non poter uscire da qui ed abbracciarla forte... fallo da parte mia, ma ti prego, aiutala a riprendersi. Ah, e dille di non pensare ad altro che al suo primo giorno di lavoro qui, domani." le rispondo.
Mark interviene per darle più sicurezza:
"Si sentirà come a casa, ne sono certo. Faremo di tutto per tenerla impegnata e per farla svagare."
"Vi ringrazio di cuore, ragazzi. Ah, tuttavia, ha deciso di lasciarlo. Leave me alone di sottofondo ha portato fortuna." ci dice Tania.
"Ovvio, Michael è la fortuna. Sono felice che sia stato lui a farla ragionare. E comunque, sono felice del fatto che si sia data una mossa." dico, facendo un occhiolino a Tania.
"Bene, ciao ragazzi, noi andiamo."
"A domani, bellezze."
Io e Mark ci guardiamo sorridendo, speriamo davvero il meglio per Alyssa. Mark è preoccupato per lei nonostante non la conosca, ha davvero un cuore d'oro. Mi viene in mente Michael, che si preoccupa anche del futuro di qualcuno che non ha mai visto. Lo amo troppo.
"Sai, vedo Zayn alla cassa, ma stranamente non lancia nessuna battutina, anche se il viso di Keira sembra abbastanza irritato." mi dice Mark.
"Beh, sai che il problema siamo io e te." gli rispondo.
"E che bel problema." mi dice, dandomi un bacio davanti a Zayn che se ne va.
Ci mancano ancora una trentina di pizze da preparare, di cui quindici d'asporto. È quasi mezzanotte, e domani dobbiamo andare a scuola. Ho la sensazione di essermi dimenticata qualcosa, ma non so proprio cosa. Beh, vorrà dire che dopo mi informerò e chiederò a Keira.
Nel frattempo, London è arrivato in cucina per controllare come procede e caricare alcune pizze sul furgoncino:
"Glady, mi dispiace molto per la situazione di Alyssa. Ma c'è qualcosa che non mi quadra; mi avevi detto che era single, sbaglio?" mi chiede London. Cavolo, non gli sfugge proprio nulla.
"Lo so, Lon. Era per questo motivo, in realtà. Non la consideravo la fidanzata di questo ragazzo, era veramente troppo per lui. Lasciamo che tradisca le altre, non di certo lei." dico, quasi arrabbiata ripensandoci.
"Beh, posso certamente consolarla io. Mi sembra molto dolce e bella, non mi dispiacerebbe parlare con lei." mi dice London, e noto che il suo tono diventa sempre più serio, si vede che è interessato.
"Frena, frena. Per uscire con Alyssa, dovrai prima avere la mia approvazione, anche se vi vedrei bene insieme." gli dico.
"Pensa che io vedevo bene insieme te e Dylan..." mi dice London scherzando.
"Hey tu, perché non sali sul furgoncino? È ora!" gli risponde Mark, è geloso. Ed è troppo carino.
"Agli ordini, capo. Dai, altre quindici e potrete riposarvi, cuccioli." dice London, facendo ridere entrambi.
"Non vedo l'ora di finire, sono distrutta." dico a Mark.
"Hai ragione, piccola, ma pensa al fatto che fra tre giorni è la fine del mese. Sento l'odore di un nuovo stipendio!" mi risponde.
"Come, scusa? Nuovo stipendio? Ce l'avete già fornito il secondo giorno, non vorrete mica..."
"Sh, tranquilla. So quello che faccio."
"Mark, non so come ringraziarti..." dico abbracciandolo e pensando a Michael.
Entro il prossimo mese potrò prenotare i biglietti per l'aereo, non riesco ancora a crederci. Il sogno che sembrava irraggiungibile e lontano, inizia pian piano a prendere vita. Non appena prenoterò il viaggio, avrò quasi la certezza di poter incontrare per la prima volta la ragione di tutti i miei sorrisi. Quanto vorrei prendere un aereo ed andare nella sua città, ora, qui in America. Non ho ancora i soldi necessari, ma ciò che sto facendo è molto più grande. Dimostra che io sarei pronta a tutto, per lui. Per lui, per la persona che mi migliora le giornate. Sì, sono pronta ad andare in un altro continente, non so se rendo l'idea. Canterò insieme a lui e farò in modo che la sua voce, i suoi occhi ed il suo sorriso, saranno impressi nella mia mente per sempre.

Not just an idol. -Michael JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora