august 29th, 1991.Oggi è uno dei giorni più speciali che esistano: Michael compie trentatré anni. Ogni anno, il giorno del suo compleanno, penso a quanto lui ci abbia regalato. Sorrisi, emozioni, arte, e a come lui sia partito dal nulla per diventare tutto. So che a lui non importa il successo, anzi, negli ultimi tempi è la cosa di cui forse farebbe a meno, date tutte le voci cattive ed infondate sul suo conto.
Trentatré anni di un'anima rara, oserei dire unica. Relativamente non sono tanti anni, ma in così "poco" tempo è riuscito a dare al mondo un sospiro di sollievo, è riuscito a farci alzare lo sguardo e dire: "possiamo farcela".Ma soprattutto, da nove anni a questa parte, è riuscito a farmi rialzare, lottare e sorridere. E ringrazio il cielo ma soprattutto me stessa, l'amore che provo per lui e il bisogno incondizionato che ho di vederlo.
Oggi, in occasione del suo trentatreesimo compleanno, è inseguito in ogni dove e soprattutto ha tutti i fan che gli dimostrano, oggi più che mai, di rimanergli vicini. E nel mio piccolo, lo sto facendo anche io, da cinque mesi in particolare.
Celebro questo giorno come se fosse anche il mio giorno: cerco qualche diretta in TV ed in radio a più non posso, fino a quando non trovo un'intervista direttamente da casa di Michael: è sempre meraviglioso, questo dobbiamo specificarlo.
"Allora, Michael, innanzitutto ti faccio tanti auguri!" dice la giornalista."
Lui abbassa lo sguardo e le sorride abbassando la testa sussurrando un "grazie". È qualcosa di... indescrivibile. Genuino, rispettoso e con un mondo dentro.
La giornalista riprende a parlare, e il discorso lo colpisce particolarmente: "Inoltre, a due mesi delle vendite dei biglietti del tuo nuovo tour, hai già raggiunto un rapido sold-out. Non si è mai visto un concerto sbancare così tanto rapidamente. Cosa ne pensi?"
"Beh... è una soddisfazione immensa, davvero. Non posso che ringraziare tutti i miei fan, uno ad uno, da qualsiasi parte del mondo. È il tour più importante per me fino ad adesso, specialmente perché il mio scopo è donare tutti i guadagni per l'associazione Heal The World Foundation. Partecipando ad un semplice concerto, stanno ttti contribuendo ad aiutare i bambini colpiti dalla guerra, ed è il sollievo più grande che io potessi ricevere. Vi amo, grazie di tutto quello che fate!"
"Amore mio, siamo noi a dover ringraziare te, ogni giorno... se solo esistessero più cuori come il tuo..." dico tra me e me, sono fiera di sostenere ed amare un uomo come Michael.
A ritmo di tutti i CD possibili ed immaginabili (aspetto con ansia Dangerous), inizio a stilare una lista di tutte le cose di cui avrò bisogno per il concerto, così, per essere organizzata:
"Allora, considerando che saremo in un camper avremo bisogno di... cibo, innanzitutto." dico, e mi rendo conto di fare veramente schifo a volte.
"Poi... biglietti, vestiti, quei pochi trucchi che fregherò a mia madre e ad Alyssa, profumo, spazzole, phon, insomma devo essere bellissima, non ho mica un incontro come tutti gli altri!" sì, sto letteralmente parlando da sola, Michael mi fa questo effetto.
Mentre penso a ogni tipo di soluzione ed outfit, ricevo una telefonata da Tania:
"Ehi, allora, tutto bene?" mi chiede.
"Ovvio, sai che giorno è oggi, vero?" le dico elettrizzata.
"Onestamente... no." mi dice, facendomi ridere.
"Come osi?! È il compleanno di Michael!" le dico entusiasta.
"Oooh, fantastico, sono euforica. Ad ogni modo, che ne dici di riunirci nuovamente al Bluewater Bar prima che andiate ad impastare pizze? Ci starebbe una bella rimpatriata, ormai vivete in quel posto!" mi dice con fare scocciato: in effetti è da un po' che non passo del tempo con le ragazze, la mia estate è stata composta unicamente da pizzeria, Mark, pizzeria, Mark... e ovviamente Michael, come nel resto della mia vita.
"Io ci sto, magari oggi andrò più tardi. Anche perché è un giorno di festa, ovviamente." le dico scherzando, ma so che è la verità.
"Perfetto! Ah, io e Will ci siamo mollati, te lo dico in anteprima." mi risponde.
"Cosa?! Tania, ma sei seria? Davvero, mi dispiace tant..." ma mi interrompe immediatamente dicendo:
"Ma cosa dici, finalmente un po' di relax, non reggevo più. Da ora solo voi, gatti ed alcol." risponde.
"Che finezza, ti adoro!" le dico, e riattacchiamo la telefonata.
4.30 pm
Come promesso, esco insieme alle ragazze al Bluewater Bar, luogo ormai di rito per i pomeriggi di gossip:
Keira, Alyssa e Tania sono già arrivate e vedono particolare euforia nei miei occhi, ovviamente sanno a cosa è dovuta.
"Allora, Michael compie trentatré anni, eh? Che dire, rimane sempre uno dei più fighi che io abbia mai visto." dice Alyssa.
"Sì, ma rispetta la fila, tesoro." le dico scherzando.
"Scherzi a parte, avete sentito cosa sta facendo? Tutti i soldi guadagnati dal Dangerous World Tour andranno in beneficenza per aiutare i bambini colpiti dalla guerra. Quest'uomo è incredibile..." continuo.
"È vero, ha veramente un cuore d'oro, e non capisco come facciano a trovare qualcosa di sbagliato in lui." mi risponde Keira.
"Beh, non ne ho idea... so solo che non vedo l'ora che arrivi il ventisette giugno 1992. Non aspetto altro." rispondo.
"A proposito, ho già scelto come vestirmi ed anche i trucchi che Alyssa sarà... tanto gentile da prestarmi, vero?" chiedo ad Alyssa, facendo gli occhi dolci.
"Aspetta... i miei trucchi... a te... in un camper... in Germania... per quattro giorni..." mi risponde non troppo convinta.
"Ti preeego! Devo fare bella figura!"
"E va bene, hai vinto. Ma che tornino intatti!" mi dice, e mi fa ridere il tono che utilizza.
Dopo quasi tre ore passate a parlare del nostro viaggio, io, Keira ed Alyssa andiamo verso la pizzeria:
"Tania, passi questa sera?" le chiedo.
"Ovvio, ora sono il vostro peggior incubo, ciao girls!"
Arriviamo in pizzeria, dove saluto Mark e gli altri ragazzi ricordandoli del giorno più bello dell'estate.
"Quanti anni sono?" mi chiede Mark.
"Trentatré." gli rispondo.
"Perfetto, sono sollevato e so che non ci saranno tradimenti." mi dice con un'ironia pungente.
"Sei un coglione!" gli rispondo.
"Ti amo anch'io."
Mentre inizio a cucinare, la radio mi fa nuovamente ascoltare una perla per il 29 agosto: non è Michael, ma è una voce familiare.
"Allora, abbiamo di nuovo qui in diretta Daniel Sandiego..."
"Vero, Daniel!" esclamo, ricordandomi di quel ragazzo che, figlio di un signore che lavora per lo staff, ha avuto l'occasione di incontrare Michael più volte.
"Scusa, chi è? Lo conosci?" mi chiede Mark.
"No, ma è il ragazzo più fortunato al mondo." gli dico.
Mark alza gli occhi al cielo, ma sinceramente presto attenzione a ciò che dicono:
"...Daniel, avrai l'occasione di vedere Michael il giorno del suo compleanno?"
"Lo spero tanto, ma dovrei farcela! Non sarà una festa, ma avrò almeno l'occasione di fargli gli auguri." risponde.
Se solo potessi, gli direi che il regalo lo ha fatto lui a me. Ogni giorno, soltanto esistendo.
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Not just an idol. -Michael Jackson
FanfictionSono sempre stata insicura e poco determinata, io. Ma da quando sentii il bisogno incondizionato di lui, il mio coraggio andò oltre tutto. Michael Jackson, il grande e celebre Re del Pop, era per me un vero e proprio amico. Un punto di riferimento...