5. Afraid.

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Sono completamente spiazzata dalla domanda che mi ha fatto Mark. Rimango un attimo a guardarlo negli occhi, senza sapere cosa dire.
'Allora? Che c'è, non ti piace l'idea?' mi chiede.
Decido di mettere da parte orgoglio e insicurezza, d'altronde è stato lui a fare il primo passo.
'Eh? Certo che mi piace l'idea, Mark. Ma come facciamo se siamo ogni giorno qui?'
'Tu non preoccuparti, una soluzione la trovo. Ma ti avverto, non sono un tipo a cui piacciono le cose impostate e organizzate. Potrebbe essere in qualsiasi momento.' mi risponde. Questo ragazzo è davvero uno stronzo, non può fare così.
'Va bene, accetto.' gli dico.
'Beh... ora, non vorrei sembrare insolente, ma...' vedo che esce dalla cucina per avviarsi non so dove, torna con un bigliettino ed una penna in mano. Mentre scrive, mi dice
'Ti lascio il mio numero. Scrivimi un messaggio, se ti va.'
Mi porge il bigliettino e lo metto in tasca. Che palle, non voglio assolutamente essere io quella che cerca per prima i ragazzi. Okay, è stato lui a dirmi che gli piaccio, ma questo non vuol dire che debba inviargli un messaggio per prima. Ciò che dico, però, non rispecchia i pensieri che ho solitamente:
'Mmh, se te lo meriti!' dico sorridendo. Ma chi me lo fa fare? Riesco a controllarmi? Direi proprio di no, non mi è mai successo.
Mark fa per dire qualcosa, ma ancora una volta, il momento viene interrotto da London.
'Che tempismo, Lon!' gli dice con un'espressione quasi stizzita.
'Scusate se vi ho interrotto, non volevo. Ero soltanto venuto ad avvisarvi del fatto che se credete che la serata sia finita... vi sbagliate.' dice London.
'Scusami? Ti prego, sono le 11.30 ormai... ancora pizze d'asporto?' gli dico.
'D'asporto? Bella questa, Gladys. Sono entrati otto clienti, due famiglie. Fareste meglio a muovervi, un consiglio. Ecco qui gli ordini.'
Non ce la faccio più, sono stremata. Sto sudando, ma non faccio altro che ripetermi 'Fallo per Michael, fallo per Michael.' Lui è la mia unica fonte di motivazione personale per andare avanti. E, proprio mentre penso questo, parte un suo nuovo singolo. 'Why you wanna trip on me'. Fa parte del nuovo album, Dangerous. Cazzo, quanto sarebbe figo vederlo in tour.
'Bene, hai trovato la carica, eh?' mi dice Mark ridendo.
'Ovvio, la mia unica carica è lui.' dico, pensando a Michael e a quanto desideri un suo abbraccio...
'Mmh, ne sei sicura?'
'Sì, direi proprio di sì.' Mi dispiace, Mark mi piace tantissimo, è vero, ma Michael avrà sempre e per sempre il primo posto nel mio cuore. Mentre inizio a preparare le mie quattro pizze e Mark prepara le sue, faccio caso al testo di questa canzone.
'We've got more problems
Than we'll ever need
You got gang violence
And bloodshed on the street
You got homeless people
With no food to eat
With no clothes on their back
And no shoes for their feet
We've got drug addiction
In the minds of the weak
We've got so much corruption
Police brutality
We've got streetwalkers
Walkin' into darkness
Tell me
What are we doing
To try to stop this'
È vero. Tutto ciò che Michael sta cantando rispecchia esattamente la società e il mondo in cui viviamo. Ha sempre dato segnali di questo tipo grazie alle sue canzoni, ma ultimamente ci sta sollecitando ancora di più. Sarebbe meglio che tutti agissero, sarebbe meglio che lo Stato agisse, sarebbe meglio che ognuno di noi provasse a costruire qualcosa di positivo dopo tutte le oscenità che accadono giorno per giorno, quotidianamente. Discriminazioni e violenza, ma dove viviamo? Il problema, però, è che nessuno lo ascolta. È questo a farmi rabbia. Tutti si concentrano solo sulla figura del grande cantante, ma non vedono oltre. Non capiscono che Michael sta cercando in ogni modo di farci aprire gli occhi e spingerci a fare di più, tutti insieme. Non può fare soltanto lui. Contribuisce donando il suo denaro, scrive dei testi rivoluzionari, ma dobbiamo agire tutti. Sarà l'uomo più famoso della terra, ma purtroppo non è il più potente. Eppure, nonostante la sua incredibile fama, nonostante avesse tutte le carte in regola per non curarsi di tutto e viversi una vita agiata e priva di problemi, è forse l'unica persona che ci mette tutto se stesso per il mondo. Per chiunque. Per i più poveri, per i bambini, per gli anziani, per gli animali, per chi viene ogni giorno discriminato... per chiunque, dal primo all'ultimo. Anche per noi fan. Ecco il principale motivo per cui lo amo, letteralmente. Ha un cuore troppo puro, anzi, a volte troppo ingenuo per essere circondato da chi gli sta costantemente attorno, spesso solo per notorietà. Ha passato un'infanzia che non augurerei mai a nessuno, ha bisogno soltanto di sentirsi amato, ascoltato e capito. E io, insieme a tutti gli altri fan, lo farò per sempre. Laddove lui avesse bisogno di supporto, il mio sarà il primo.

Not just an idol. -Michael JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora