EPILOGO

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- Buon compleanno, Louis!
Stan lo abbracciò forte e fece ridacchiare il ragazzo.
- Grazie! - cinguettò e si staccò dall'abbraccio con gli occhi luccicanti di felicità.
Era passato qualche anno da quando entrambi si erano laureati e Stan poteva dire di aver visto crescere e maturare l'amore tra Harry e Louis. Era felice per il suo amico e ogni volta non riusciva a capire come fosse possibile trovare nei loro occhi lo stesso affetto e passione di una volta. Anzi, avrebbe quasi detto che cresceva ogni giorno.
Una folta chioma riccia lo riportò al presente e sorrise all'immagine di Harry che intrecciava le dita del proprio ragazzo.
- Ciao Stan!
Stan gli fece un cenno e si allontanò con tutta la discrezione possibile. I due erano già chiusi nella loro piccola bolla, chi era lui per disturbarli?

Nel bancone degli alcolici Josh stava mixando chissà quali liquidi mentre Niall era chinato verso di lui e lo osservava.
- Ti stai divertendo?
Josh scrollò le spalle. - Non è il mio genere di cose ma è un bel posticino. - Si guardò intorno scivolando con gli occhi sulle figure che ballavano in pista.
- L'ha scelto Harry. - Mormorò Niall, guardando la coppia più in là con un sorriso. - Sono felice per loro. Cinque anni insieme eppure sono affiatati come i primi giorni. Voglio che Lou sia felice, non importa con chi.
Josh smise di maneggiare coi bicchieri per un attimo e rivolse la sua piena attenzione al proprio fidanzato. Non era bravo ad esprimere i suoi sentimenti ma Niall percepì comunque il suo amore.
- Sono orgoglioso di te, Nì. Davvero.
Niall si sporse e lo baciò. - Ti amo.
L'altro ragazzo saltò con un balzo il bancone e lo spinse sulla pista.
- Andiamo a ballare, dai.




- Harry, dove mi stai portando?
Il riccio non diede cenno di averlo sentito, anzi lo trascinò col polso stretto tra le dita. Superarono la sala, i corridoi, finché Harry non si fermò e si girò a guardare il ragazzo di cui era innamorato. - Ti piace?
Louis si guardò intorno e il suo cuore cominciò a galoppare.
Già la sala era stata una sorpresa fantastica, le luci, i drink, Harry aveva pensato proprio a tutto. Anche il dj ci sapeva fare.
Ma quel giardino dove si trovavano al momento batteva di gran lunga tutto il resto: foglie e siepi si intrecciavano in ghirigori bellissimi e c'erano così tanti fiori che Louis non ne conosceva nemmeno la metà. Al centro c'era una fontana maestosa che quasi splendeva alla luce della luna. E poi smise di respirare per davvero.
- Oh mio Dio! - Portò le mani sulle labbra. - Quelle.. sono lucciole?
Harry annuì, soddisfatto di sé. - Ieri hai detto che ti sarebbe piaciuto vederli almeno una volta.
Louis si avvicinò lentamente e li guardò allibito. - Ma.. dove li hai trovati da un giorno all'altro?
Harry scoppiò a ridere e gli avvolse un braccio sui fianchi. - Non importa, Lou. Quello che importa è che nessun tuo desiderio verrà mai ignorato da me, ricordalo sempre. Dal più piccolo al più grande. Dal più facile al più impossibile.
Louis scosse la testa, divertito, e si strinse nel petto del maggiore. - Sei uno stupido, Harreh! Era solo una cosa tanto per. Dico un sacco di cazzate dopo aver fatto l'amore, non dovevi..
- Avresti potuto chiedere la luna e avrei fatto qualcosa per fartelo avere avere... okay, questo è oltre l'impossibile.
- ... idiota.
La musica della sala si propagò per il giardino e giunse al loro udito. Senza nemmeno accorgersi i due cominciarono a oscillare al ritmo delle note.
- Sei bellissimo oggi. - Harry gli baciò una guancia e fece ridacchiare Louis.
E poi le parole gli sfuggirono dalle labbra, scivolarono via senza controllo.  Avrebbe mentito se avesse detto che negli ultimi mesi l'idea non lo avesse sfiorato, l'eternità con Louis era qualcosa di troppo allettante, ma non aveva comunque pianificato di dirglielo  così. Senza nemmeno un anello.
- Sposami, Lou.
Louis si irrigidì. Dopo secondi di silenzio (che ad Harry parvero ore), alzò la testa dalla spalla di Harry e lo guardò negli occhi. - Cosa?
Harry cercò di calmare la corsa sfrenata del suo cuore e passò la lingua sulle labbra per renderle meno secche. Fece un passo indietro e si inginocchiò, senza tuttavia lasciare la mano di Louis.
- Io.. sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho visto e già sapevo che mi avessi fottuto il cervello.
Louis inarcò un sopracciglio. Quello non sembrava di certo l'inizio di una  dichiarazione romantica.
- Il mio mondo ha cominciato ha girare intorno a te, Lou. Forse non sono il migliore ma cercherò di renderti felice, sempre. Voglio fare tante di quelle cose insieme a te che a volte penso che una sola vita non ci basti. Viaggiare è uno di questi: andare nei posti più sperduti del pianeta, solo io e te. Magari ci perderemo, ma non mi preoccuperei perché saremo insieme. E perché no, forse un giorno potremo anche adottare un bambino insieme. Questo perché io, Lou, voglio condividere tutto con te, anche una notte passata insonne per i pianti di nostro figlio.
Louis sgranò gli occhi e soffocò un singhiozzo.
- Voglio essere abbastanza per te e ri prometto che ogni giorno cercherò di migliorare me stesso.
Louis scosse la testa. Perché non capiva che lui era perfetto così? Harry non aveva bisogno di migliorare nulla, anche coi difetti agli occhi del liscio sarebbe stato perfetto.
- In cambio voglio solo che ci apparteniamo a tutti gli effetti. Che io diventi solo tuo e tu sia solo mio.
Si alzò e Louis lo guardò commosso. - È sempre stato così, idiota. Anche senza.. non abbiamo bisogno di un pezzo di nessun pezzo di carta da un municipio per dimostrare al mondo il nostro amore.
- Lo so. - Poggiò le mani sul viso del ragazzo. - Ma perché non farlo, visto che ne abbiamo l'opportunità? Forse in un'altra dimensione o in un'altra vita non ne saremmo capaci. Ecco perché, Louis William Tomlinson, ti chiedo: vuoi sposarmi?
Louis strinse gli occhi per non versare nemmeno una lacrima. Non avrebbe pianto quel giorno.
- Se sei così tanto convinto di volermi sopportare per il resto della tua vita..
- E anche oltre.
- Allora chi sono io per non afferrare la palla al balzo? - Fece di nuovo quel suo sorriso birichino, quello che ancora dopo cinque anni e mezzo di relazione toglieva il fiato ad Harry.
- Sposami, Harold. "Louis Styles" non suona così male.
- Per niente. - E lo baciò lì, in mezzo alla natura e le lucciole, assaporando quelle labbra che sarebbero state per sempre sue di lì a poco.


Love will tear us apart (Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora