5

183 14 2
                                    

Harry accarezzò gli zigomi del liscio. Si era addormentato nel bel mezzo di un film.
- Harry, smettila - borbottò Louis, scacciando via le mani di Harry e alzando il plaid. Oops. Forse lo aveva svegliato.
- Lo sai che parli nel sonno? - Harry gli sorrise, togliendo quella coperta per vedere il suo Louis. - È una cosa carina.
Louis sbuffò. - Sì, me l'avevano detto.
Quando non ottenne nessuna risposta da parte di Harry, il castano aprì finalmente gli occhi.
- Harry?
- Chi te l'ha detto?
Louis lo fissò. - In che senso?
Harry fece una smorfia. - Con quanti altri hai dormito? In quanti sanno che parli nel sonno?
Il minore era del tutto sveglio adesso e non credeva alle proprie orecchie.
- Stai scherzando, vero?
Harry scosse la testa e le sue labbra avevano formato un broncio adorabile. E idiota.
- Non intendo rispondere a questa domanda. - Louis si era staccato da Harry, mettendosi seduto nel divano, e aveva incrociato le braccia al petto. Era anche arrossito.
Il riccio aggrottò la fronte. Sapeva quanto fosse irrazionale avercela con tutti i possibili ex ragazzi del suo ragazzo (punto da chiarire ancora: Louis era il suo ragazzo?) ma era un boccone amaro da digerire.
- Ma io voglio saperlo. Voglio che non accada più e..
- Harry - lo interruppe, prima che il discorso potesse prendere chissà quale piega inaspettata. - Non ho mai dormito con nessuno prima di oggi. - Si assicurò di scandire bene ciascuna parola.
Guardò Harry, aspettando una sua reazione.
- Oh.. OH! - Harry sembrò realizzarlo.
Louis roteò gli occhi, nascondendosi sotto il plaid da dove uscì un - Sei uno stupido, Harry!
- Ma.. l'hai detto tu che te l'avevano già detto!
Buttò la coperta a terra una volta per tutte. - Intendevo Maura, Niall e Liam!
Sgranò gli occhi mentre Harry semplicemente sbatteva gli occhi confuso. Era sicuro di non aver mai sentito quel nome prima di allora.
- Chi è Liam?
Louis scosse la testa, portando le ginocchia al petto e stringendosele. Stava tremando. Prima di addormentarsi aveva tolto la felpa e adesso, con quella semplice maglietta a maniche corte, aveva freddo. Per fortuna Harry sembrò capirlo perché lo prese per i fianchi facendolo sedere sulle proprie gambe. Louis si appoggiò con la schiena sul petto del più grande, rilassandosi. Non conosceva Harry da molto ma se era certo che non sarebbe mai stato capace di resistere o rimanere arrabbiato troppo a lungo col riccio.
- Non sta a me dirti chi è Liam, Harry.
Il riccio e strinse Louis di più a sé. A dire la verità non gliene importava molto al momento. Aveva Louis seduto sulle proprie gambe. Ma aveva una domanda.
- È per lui che non volevi avere nulla a che fare con me?
- Diciamo di sì. - Louis seppellì il viso nel collo del maggiore, mandando una scarica lungo la spina dorsale di Harry.
- Netflix?

Ritornare a casa non fu un problema. Nè Niall, nè Maura gli chiesero dove fosse stato. Ma non poteva dire lo stesso di Stan il giorno dopo.
- Esci con Harry Styles?
Louis sbiancò, spingendo Stan in un'aula vuota. Controllo pure che i corridoi fossero vuoti.
- Shhh!
Il ragazzo alzò le mani, sbigottito.
- Ehm.. okay. Amico, la mia era una domanda curiosa. Scusami.
Louis borbottò qualcosa di poco carino su dove avrebbe potuto ficcarsi le sue scuse.
- Louis..
- Niall non lo sa.
L'espressione di Stan si fece dubbiosa ma si addolcì. - Lo immaginavo. Ma ti rendi conto che non riuscirai a nascondere una relazione a lungo, vero? E poi, non penso sia moralmente corretto nei confronti di Harry.
- Lo so, Stan. Lo so. - Si appoggiò contro la cattedra vuota.
Conosceva Stan da quand'era bambino e quel ragazzo era inquietante a volte.
- Non sei venuto al gruppo di studio ieri. - Aveva quell'espressione da saputello che faceva venire a Louis una voglia irresistibile di prenderlo a schiaffi.
- Non abbiamo nessun gruppo di studio, Stan. - Disse stringendo i denti.
- Oh, ne ero convinto anch'io prima che Niall mi avesse chiamato ieri.
Louis deglutì. - Tu che hai detto?
Stan sbuffò. - Tranquillo, non sospetta nulla. Ma questa situazione non mi piace, Lou.
Male allora. L'ultima volta che a Stan non era piaciuto qualcosa, la famiglia Horan non aveva visto giorni felici. Non era certo un indovino, ma era intelligente, sapeva valutare una situazione e dire già come sarebbe finita. In questo caso, appunto, male.
Ma Harry non era Zayn. Non era un ragazzo col passato misterioso e discutibile.
Si perse quasi nei ricordi: Zayn, che era riuscito a fare colpo su Liam che non voleva avere niente a che fare con tizi che vanno in giro con lo skateboard e si vestivano di nero. Di solito rimaneva lontano da loro. Quell'unica eccezione gli era costato molto.
- Lou.. - Stan scosse la testa. - Non voglio dirti di non uscire con Harry. Lo vedo che ti rende più felice. Ultimamente mi hai pure dato meno pugni del solito. Ma non nasconderlo a Niall.
Louis sospirò e spinse Stan fuori dalla porta per poi uscire pure lui. - Forza, faremo tardi.

Quando quel giorno Louis era tornato a casa, aveva trovato Harry e Niall seduti sul divano a guardare la partita. Lasciò il giubbotto e lo zaino all'ingresso e dopo aver lanciato un'occhiata ad Harry e un saluto veloce a Niall, corse in cucina per vedere cosa stesse facendo Maura.
La donna stava cucinando, canticchiando qualcosa.
- Maura, hai bisogno di aiuto?
La donna ci pensò su. - No, non voglio la mia cucina in fiamme.
Louis mise su un broncio. - Ma è successo solo una volta!
Maura ridacchiò. - Allora puoi apparecchiare, tesoro.
Il ragazzo annuì e cominciò a darsi da fare. - Che ci fa Harry qui?
- Deve aiutare Niall con non so quali compiti.
Louis sbatté le palpebre, finendo di mettere in tavola i piatti. - Ma Maura, Harry non fa disegno?
- Non lo so, figliolo, non dirlo a me. - La donna sorrise. - Ma sono felice che Niall abbia trovato in Harry un nuovo amico. Non lo vedevo così felice da molto.
Louis annuì e mormorò: - Sì.. Harry è speciale.
Mezz'ora dopo quando erano tutti seduti a tavola, Louis avrebbe voluto dire che la cena fu tranquilla. Ma magari!
Niall non faceva altro che raccontare tutte le figure di merda del fratello al suo nuovo migliore amico del cuore. Harry sembrava spassarsela un botto. Anche Maura sorrideva vedendo Niall felice. L'unico a non divertirsi sembrava proprio il castano.
E magari la sua condanna fosse finita lì.  E invece no. Sobbalzava ogni volta ogni volta che il piede di Harry sfiorava quello suo (chi diamine gli aveva detto di sedersi di fronte a Louis?). Il minore gli lanciava delle occhiatacce di tanto in tanto, cercando di non attirare l'attenzione di Maura o Niall, ma era improbabile. Niall era troppo occupato ad elencare quanto Louis fosse un pericolo ambulante, un disastro in cucina, un guidatore inesperto e persino di quella volta in cui da ubriaco si era fatto un pinguino sulla natica.
Andiamo, anche lui sapeva fare delle cose!
- Per non parlare di quella volta in cui..
- Okay! - Louis si alzò. - Penso abbia afferrato il concetto. - Borbottò.

Louis non riusciva ad addormentarsi quella notte. Se poi pensava che il riccio era nella camera degli ospiti proprio di fronte quella del castano, voleva buttarsi dalla finestra. Si girò e rigirò ma alle due di notte decise di andare in cucina a prepararsi del tè. Non accese nessuna luce per non rischiare di svegliare nessuno. Riuscì ad arrivare in cucina sano e salvo. O quasi.
- Porc..- si tappò la bocca con le mani quando sbatté il mignolo del piede contro la porta della cucina.
Zoppicò fino alla credenza e prese una bustina del tè. Sbuffò e mise a bollire dell'acqua quando sentì delle braccia stringerlo da dietro. Sentì il battito accelerare e il fiato venirgli meno. Si dimenticò pure di essere arrabbiato con Harry per tutta la faccenda di poche ore fa.
- Louis - mormorò con voce assonnata. - Non voglio dormire senza di te.
- Harry, non possiamo..
- Domani mattina ritorno nella camera degli ospiti. - promise. - Staremo attenti. Per favore.
Louis sospirò. Non poteva dire di no ad Harry. Non poteva resistere a quegli occhi. E soprattutto non voleva.
- Okay. - mormorò, girandosi nell'abbraccio e baciandolo.
Assaporare di nuovo quelle labbra fu come bere dopo una giornata passata nel deserto con la gola in fiamme.
- Ti aspetto in camera tua.
Louis annuì e osservò Harry uscire.
Finì di preparare il tè e lo sorseggiò con calma.
La testa di Harry spuntò di nuovo dal corridoio. - Ma puoi sbrigarti?
Louis strinse gli occhi e trattenne l'impulso di lanciare la tazza con tanto di tè bollente sul riccio.
- Posso finire il mio tè prima? - sibilò.
Harry annuì, spalancando gli occhi e sparì di nuovo. Forse aveva percepito l'aura negativa che circondava il minore.
Quando poco dopo ritornò in camera, Harry era già addormentato con la testa seppellita sul cuscino di Louis.
- Ma si è addormentato nel mio lato del letto. - Cercò di spingerlo senza riuscirci.
Harry nel sonno borbottò qualcosa afferrando il polso del più piccolo e lo trascinò a sé. Louis si diede per vinto e spalancando le braccia si immerse tra di esse.
- Fammi spazio, razza di gigante. - Mormorò e si accoccolò al calore del maggiore.

Love will tear us apart (Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora