Timidezza - Superarla

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Quando ero piccola ero molto estroversa, ballavo davanti a tutta la mia famiglia e ne eravamo in tanti già allora.
Mamma mi portava spesso al mare e lì adoravo fare amicizia.
Stavo con le altre bambine, dividevamo i giochi, facevamo il bagno insieme.
Ogni settimana una nuova amica ed ero sempre io a fare il primo passo.
Di solito succedeva che mi osservavano a lungo e si avvicinavano lentamente, con lo sguardo intimidito.
Non so cosa successe poi, ma diventai come loro. Arrivavo in spiaggia e non riuscivo più a parlare, mi avvicinavo ma quelle quattro semplici parole restavano sole nella mia testa: "Vuoi giocare con me?"
Tornata a casa mi chiedevo sempre cosa sarebbe successo se avessi avuto più coraggio.
Crescendo la mia timidezza è aumentata sempre di più e avrei tanto voluto tornare al periodo in cui ballavo davanti a tutti come se nessuno mi stesse guardando...Ma non ci riuscivo. Mi sentivo come quando devi attraversare e nessuna macchina si ferma per lasciarti passare. Non riuscivo ad urlare a gran voce quello che volevo, avevo sempre lo sguardo puntato in basso, per paura di quello degli altri.
Non riuscivo a guardare nessuno negli occhi, fuggivo sempre e non riuscivo a sostenerli, avevo un mondo dentro e non riuscivo a farlo notare, non riuscivo a farmi sentire. Poi, un giorno, ho fatto un passo avanti e una macchina si è fermata. Ho attraversato la strada e dall'altra parte ho ritrovato la me piccola, quella che non aveva bisogno di immaginare ciò che voleva, perché lo aveva già vissuto.
Mi sono ritrovata perché se non ti butti nessuno ti lascia passare,
perché se non guardi nessuno negli occhi nessuno si innamorerà mai dei tuoi. Perché è vero, devi stare attento a dove metti i piedi,
ma se guardi sempre a terra,
perderai i tramonti più belli.

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