Abitudini

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Ci sono abitudini che non perdo mai e cose che continuo a fare pur non rendendomene conto, un po' come quando arriva l'estate e continuo a prendere i calzini dal cassetto, come quando lavo i piatti e mi viene da alzare le maniche anche se sono in bretelle.
Ci sono abitudini che non perdo mai e che partono automatiche quando mi distraggo, un po' come quando faccio toccare i pollici mentre smanetto col cellulare
o quando gioco con le ciocche dei capelli se sono sovrappensiero.
Ci sono abitudini che non perdo mai, come il vizio di rispondere immediatamente ai messaggi quando gli altri mi fanno aspettare ore, come il vizio di aspettare quello della buonanotte prima di poter riuscire a dormire,
che poi, mi sembra una cosa fin troppo sdolcinata per una come me.
Ho abitudini che non riuscirei a perdere nemmeno volendo, perché mi affeziono troppo alle date, agli oggetti, alle parole.
Ho l'abitudine di non rileggere mai quello che scrivo e non mi accorgo mai se manca qualche virgola, così come parlo spesso senza riflettere.
Ci sono abitudini che non perdo mai e vorrei tanto che la felicità fosse una di queste,
vorrei tanto essere felice senza accorgermene,
come quando senza volerlo automaticamente prendo i calzini dal cassetto anche se c'è un caldo infernale. Vorrei essere felice così, distrattamente.
Anche quando tutto va male.

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