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La vita è strana,
perché se dai più di ciò che ricevi,
sei tu ad avere un debito.
L'ho capito quando te ne andasti,
perché non posso dire che tu ti sia portata un pezzo di me in quel momento...
Già ti avevo dato tutto.
Quando te ne andasti già non mi era rimasto niente
e quando devi ricominciare dal niente è difficile saldare i conti con te stesso, con ciò che sei realmente.
Quando perdi una persona importante ti perdi un po' anche tu e io non riuscivo più a guardarti in faccia, perché anche se eri stata tu a sbagliare nei miei confronti, mi sentivo in colpa.
Sentivo di meritare tutto quello che mi avevi fatto e per anni ti ho sognata, anche se di giorno non ti pensavo.
Sognavo che facevamo pace e ci raccontavamo tutto ciò che avevamo perso dell'altra in questi anni, ma anche nei sogni tu eri sempre vaga.
Piacevi alle persone perché a te piaceva raccontare solo le cose belle di te, non mostravi nemmeno un momento di crollo ed eri pronta a fingere sorrisi e gentilezza, pur di essere bella agli occhi degli altri.
Insieme a te mi voltarono le spalle in tanti, e in quel momento capì che ti voltano le spalle quelli a cui offri le tue su cui piangere.
Per anni mi sono domandata se il motivo della mia solitudine in quel periodo fossi io e nessun altro...
Ho lavorato molto su me stessa, ho capito i miei sbagli anche se non potevo più correggerli, come un compito andato male già consegnato.
Quando cambiai scuola i miei nuovi compagni stentavano a credere che le persone nella vecchia mi definissero egoista.
Qualcuno mi disse "Sei troppo buona, ciò ti porterà alla rovina."
Mi fossilizzai anni dopo sulla seconda parte della frase, perché qualcuno mi aveva affibbiato il difetto migliore del mondo.
Dopo anni passati ad essere la carnefice di turno, mi perdonai perché capí che era legittima difesa...
e perdonai anche te, perché non eri degna di rovinare la mia vita e riempirla di rancore.
Ti lasciai andare con molti più scrupoli di quelli che ti eri fatta tu a ferirmi, e questo mi rincuorò.
Mi dicono che sono troppo buona, io rispondo "è perché so come ci si sente."

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