10/05/2020

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Oggi ti ho rivista dopo tanto tempo.
Quando ci siamo salutate a marzo, lo facemmo quasi di sfuggita, convinte che il giorno dopo ci saremmo viste come sempre.
Ero così convinta che saresti stata nel banco affianco al mio in classe, così convinta che il sabato saremmo uscite come sempre...
E poi sono passati 2 mesi.
2 mesi in cui è stata una tortura non poterti abbracciare quando piangevo, 2 mesi in cui è stata una tortura non poterti consolare dal vivo, 2 mesi in cui ogni volta in cui parlavamo al telefono pensavo che non era lo stesso.
Non era lo stesso senza di te.
Rivederti è stato come premere il tasto play, come se non ci fosse mai stata una pausa, come se quell'ultimo giorno di marzo fosse stato solo ieri.
Oggi ci siamo riviste e mentre arrivavo da te ho pensato molto.
Ho pensato al periodo in cui tutti quelli che credevo amici sono andati via al mio primo errore, ho pensato al periodo in cui ero sola.
La gente si sente sola anche quando ha tante persone attorno a sè, io mi sentivo sola perché sola lo ero davvero.
Non mi era rimasto nessuno su cui contare, ma poi tu hai iniziato a contare su di me.
Ciò che ci unisce così tanto, forse, è che abbiamo vissuto la solitudine allo stesso identico modo e ora sappiamo stare da sole,
solo che io non voglio stare senza di te
e tu non vuoi stare senza di me.
L'ho capito oggi, quando in poche ore abbiamo detto le stesse identiche cose nello stesso momento almeno 10 volte,
quando non poterti abbracciare è stata una sfida contro me stessa,
quando poter cantare le nostre canzoni preferite insieme mi ha fatto sentire viva dopo giorni di solo silenzio.
Oggi come sempre hai sopportato i miei sbalzi d'umore, hai sopportato il mio dover puntualizzare ogni cosa, hai sopportato il mio carattere come ormai fai da anni e mi hai confermato ancora una volta di essere l'amica che cercavo da tutta una vita.
Oggi come sempre ci siamo capite con un solo sguardo, anche senza poter osservare le nostre espressioni, anche con la mascherina.
Tu mi capisci sempre, anche se sono distante, anche solo tramite il mio modo di scrivere... Mi contatti subito e mi scrivi "Ti sento strana, che è successo?"
Mentre tornavo a casa, ho riguardato le foto scattate e i nostri video stupidi e ho incontrato le persone che credevo mie amiche.
Le ho guardate con orgoglio, a testa alta, loro hanno abbassato lo sguardo.
A volte mi mancano, lo ammetto.
A volte penso a cosa sarebbe successo se mi fossi comportata in modo diverso,
se loro avessero fatto lo stesso.
Ma non mi mancano mai quanto mi mancheresti tu.
Perdere loro mi ha permesso di trovare te, che sei l'unica persona con cui potrei girare parchi di periferia senza stancarmi mai.
Perché è così, oggi siamo state semplicemente nei dintorni del tuo palazzo, abbiamo fatto un giro, ci siamo stese in macchina di tuo padre e poi il mio è passato a prendermi.
Non abbiamo fatto niente di che, eppure ogni cosa vissuta con te sembra più bella.
Perché a me basti tu, non m'importa del luogo, non m'importa di chi c'è intorno, non m'importa di chi ho perso, e non m'importa nemmeno di chi perderò.
A me basta non perdere te.

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