Capitolo 5

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"Io non sono arrabbiato ok...?!"

"IO HO PAURA!!"
Kuroo si volta di spalle, senza guardarmi negli occhi. Gli tremavano le spalle, e come spesso lo avevo visto negli ultimi giorni aveva la testa china, con le mani intrecciate tra i capelli dietro la nuca, il borsone della palestra era a terra, con la giacca caduta sull'asfalto. La luna era ormai chiara e piena sopra le nostre teste, la sua luce rendeva ben visibile ogni dettaglio del corpo possente di Kuroo, io nascosta nell'ombra di una casa faccio un passo avanti, timorosa di farmi illuminare dalla stessa luce dolce che si rifletteva su i sbarazzini capelli corvini del ragazzo difronte a me.

"HO PAURA DI DELUDERTI, COME FACCIO SEMPRE, COME DELUDO SEMPRE TUTTI!!!" Kuroo si gira verso di me urlando le lacrime sulle sue guance brillavano come gemme sotto la luce della luna, i suoi occhi ambrati erano ridotti ad una fessura.
Appena lo vedo in quello stato faccio un salto fuori dall'ombra e mi getto tra le sue braccia, lui anche se non pronto mi prende al volo .
Gli asciugo le lacrime sulle guance.

"E chi avresti mai deluso uhm? Sei un perfetto capitano che riesce a farsi rispettare e aiuta i propri compagni, capendoli e mettendo in risalto le loro qualità, fidandoti dei primini e mettendoli alla prova, facendoli migliorare. Sei tra i primi della scuola, con voti perfetti in tutte le materie, tutti i professori ti ammirano e ti hanno proposto come rappresentante di istituto, solo che sei un idiota e hai rifiutato-" "Non potevo fare anche quello o non mi sarei potuto allenare" "ok ok, comunque Kuroo, sei fantastico, non dimenticarlo, l'unica cosa che fai e infastidire tutti con le tue battutine e quel ghigno furbo, ma in realtà è simpatico" ridacchio.

"No, non posso, hai visto quello che è successo l'ultima volta?! Se dovesse succedere di nuovo... Tu eri spaventata e non puoi esserlo vicino a me, e non per colpa mia, non mi era mai successo di reagire così con una mia amicizia, non con una ragazza soprattutto, se non fosse stato per il tuo amico tu ora saresti spaventata da me, lo so, avrei continuato ad urlarti contro, e chi sa che altro avrei fatto, non ci posso pensare, non ci posso credere! Sono un disastro"
"Non avresti fatto nulla! Finiscila! Tu non sei così, non toccheresti una donna neanche con un dito, si ok che passi da una ragazza all'altra, questo lo sappiamo tutti, ma non le tradisci, e quando le lasci non le fai soffrire"
"E tu come puoi saperlo? T/n tutti noi abbiamo delle maschere, non risulta difficile nascondersi dietro esse!"
"Forse ti dimentichi che anche io sono una ragazza, so come ci si sente, e un cuore spezzato è una delle cose più difficili da nascondere, e molte delle tue ex sono ancora in contatto con te giusto?"
"Si... siamo amici"
"Se le avessi fatte soffrire non avrebbero la forza di starti vicino"
"Ma-ma io con te ho alzato la voce, ho reagito da coglione, non posso perdere il controllo con te, volevo sapere di più, anche se non erano affari miei, è che eri sempre nella mia testa, non mi concentravo neanche per un secondo, anche oggi, durante gli allenamenti, continuavo a sentire di dovermi girare verso di te, avevo paura che ti potesse succedere qualcosa, dovevo allontanarmi da te, continuavi a cercarmi, dovevo rendermi insopportabile, devi lasciarmi perdere, ti prego."
Io ero ancora attacata a lui, con la testa sul suo petto che si muove in modo irregolare e delle lacrime bagnano i miei capelli.

"Il mondo non è perfetto, ma non è così male, se abbiamo l'uno l'altro, che è tutto quello che abbiamo.
Dovresti sapere che io ci sarò per te, quando il mondo non è perfetto, quando il mondo non è gentile, se avremo l'uno l'altro staremo entrambi bene."
"Che cos'è?"
"Una canzone, parla della storia di una famiglia, penso che queste frasi stavano bene con noi due"
"E' un po' strano da dire"
"Forse si, ma il significato non cambia, Kuroo, è normale avere dei momenti in cui si perde il controllo, e l'importante non è quello che avresti fatto, avresti potuto fare o potresti fare, ma quello che non hai fatto."
Kuroo mi stringe tra le sue braccia in una stretta presa.
"Grazie T/n, grazie"
Io per risposta lo abbraccio a sua volta.
Rimaniamo così per un lungo lasso ti tempo, io, pur non essendo di piccola statura, vengo ugualmente avvolta dal corpo caldo del ragazzo gatto, riesco a sentire il suo battito che si calmava, la maglietta bianca che si era cambiato dopo l'allenamento profuma di ammorbidente, e nonostante la doccia ancora non fatta l'odore del sudore non è opprimente ne fastidioso, mette anzi in risalto il suo odore di pino e acqua marina, mi domando se anche lui trova piacevole il mio, spero di si.
Mi sarei potuta addormentare in quella posizione, e, quando gli occhi iniziavano a farsi più pesanti, ci dobbiamo spostare, a causa della nostra presenza in mezzo alla strada ed ad una macchina che doveva passare. Uno sul ciglio della strada opposto all'altro, ci guardiamo e ci sorridiamo dopo il passaggio dell'auto.
"Dai ti accompagno a casa"
"Se proprio insiste my lord"
Ridiamo e attraversiamo la piazza per poi imboccare la mia via tra una chiacchiera e l'altra.
"My lady... è arrivata a destinazione" dice facendo un inchino, indicando con un gesto teatrale del braccio casa mia.
"La ringrazio per il suo aiuto, è stato un vero gentiluomo, mi auguro di rivederla domani"
Kuroo diventa di nuovo serio, che ancora non fosse convinto?
"Ehm si, vedremo, buona notte!"
Si volta, ritornando da dove eravamo venuti, senza lasciarmi il tempo di rispondere.

La strada per un cuore irraggiungibile- Kurooxreader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora