La strada per un cuore irraggiungibile- Kurooxreader-

Capitolo 11

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Le prime luci iniziano a illuminarmi il volto, apro gli occhi e noto con piacere di avere ancora difronte a me i capelli di T/n che con il sole hanno mille riflessi.
Mi giro per prendere il telefono e scattarle un'altra delle sue foto da addormentata, appena alzo il busto lei si volta verso di me, strusciando il naso contro il mio petto. Con l'accarezzarle i capelli si sveglia e apre piano i suoi occhioni da cerbiatta, e mi guarda confusa, era un momento così di pace.

Fino a quando lei non si è realmente svegliata.

"Kuroo!! Che-che che ci fai qui?? Tu? Io? Eh? Non devi essere qui!"
"Keep calm lady, ieri sera stavi male come se fosse insolito e ti ho portato qui, poi dato che mi ami tanto mi hai chiesto di restare parlando come una bambina"

Lei arrossisce del tutto e mi lancia un cuscino in faccia. Si guarda in giro e quando sto per farlo anche io mi copre gli occhi.
"No! Come hai osato entrare nella stanza di una ragazza?? Devi uscire subito! Ma non devi guardare!"
"E come dovrei fare micetta? Spiega"
"Ecco come"
Mi sale sulla schiena, continuando a coprirmi gli occhi con le mani.
"Non potevi farlo in un modo normale? Guarda te se devo portarti in spalla di prima mattina"
"Se restavo giù non ci arrivavo ai tuoi occhi"
"È perché sei nana"
"Non sono nana!! Anzi sono anche sopra la media, sei tu che sei TROPPO sopra la media"
"No, è che sei nana"
"Ahh, muovi ad uscire"
"Pronta? Opplà"
Mi alzo in piedi e aspetto che sia lei a guidarmi.
"Ok, girati a sinistra e vai dritto, okkk... fermo! Davanti a te c'è la porta aprila e siamo fuori"
Apro la porta e vado verso il corridoio, avrei voluto che fosse così semplice, ma con lei nulla lo è
"Ahiaaaaa!!" Aveva dato una capocciata allo stipite, e pure bella forte. Scende dalla mia schiena e chiude la porta.
"Stai tranquilla, tanto non puoi diventare più stupida di così"
"Ehi!"
"Adiamo a fare colazione stupida ragazza"
"Non mi chiamare così!"
"Lo so che preferisci micetta."
Scendiamo al piano di sotto e mi metto ai fornelli mentre T/n si stende sul divano.
"Perché non potevo guardare in camera tua? Che c'è di tanto oscuro?"
"Ma che domande sono? Non puoi entrare nella stanza di una ragazza e fare come ti pare, li c'è la nostra essenza!" Dice in modo solenne.
"Ma quale essenza e essenza."

Finito di preparare porto i piatti da lei mentre si guarda le mani per aria.
"T/n dobbiamo parlare seriamente questa volta, non possiamo andare avanti così"
"Credo ci vorrà un po'"
"Significa che entreremo più tardi."

T/n's POV

Penso di non poter più evitare questo momento, devo lasciare tutto fuori, o probabilmente Kuroo non mi farà mai uscire da questa stanza.

Il mio piano è già andato a puttane.

Inizio a raccontargli tutto, non proprio tutto, ma quello che ho sempre provato in questi anni, bugie, falsità, solitudine.
[dal capitolo 3 ( ho il solito problema, quindi qui vi lascio solo il titolo della canzone)]
~Overwhelmed- royal & the serpent~
"... non mi capita quasi mai di non sentirmi a disagio stando da sola con un altra persona, anche se magari è una mia amica aleggia sempre in me la paura di fare una mossa sbagliata, quando si è in gruppo è più facile, perché se non sai cosa dire o hai paura di dire qualcosa di sbagliato c'è qualcun altro che parlerà, togliendo così quella sensazione di essere fuori luogo ma sentendoti comunque all'esterno di tutto. Quindi mi è sempre difficile fare nuove amicizie, diciamo impossibile.
Ma con te è diverso, ogni volta che sento la tua strana risata mi si stringe il cuore, quando ti compare sul volto quel ghigno insopportabile che in molti vorrebbero prenderti a schiaffi un brivido mi parte dalla schiena e, può suonare strano, ma quando mi guardi preoccupato mi riempio di gioia. Mi guardi come se ci tenessi davvero, e per quanto io mi sforzi non credo mai che una persona fa le cose senza doppi fini. Ma con te, con te niente ha un secondo fine, è semplicemente com'è, senza dover leggere tra le righe, senza complotti, senza preoccupazioni, ed è una cosa che mi ha fa sentire davvero in pace, non avevo provato cose simili con nessuno, è serenità.
Sono costantemente tesa, ogni istante delle mie giornate, anche quando non ho nulla da fare, è come se i miei muscoli fossero perennemente in contrazione, anche quando mi riposo, non penso di aver mai avuto realmente il corpo rilassato. Quello che so è che la tua presenza mi rasserena, e perciò è come una dipendenza, sono dipendente dalla serenità..."