Erano ormai passati quasi due giorni interi da quando aveva dovuto chiamare l'ambulanza per Andreas.
Non appena varcata la soglia di quella stanza, si era reso conto che la situazione era ben peggiore di quello che si aspettava. Nonostante i suoi tentativi di aiutare, alla fine Andreas aveva perso conoscenza e le alternative di Michael si erano ridotte quasi a zero.
Sapeva che non gli avrebbero dato il permesso di salire sull'ambulanza con lui, non era un parente.
Quello che non si aspettava, invece, era che neanche una volta arrivato all'ospedale gli sarebbe stato impedito di vedere il ragazzo.
"Le condizioni del paziente non sono ottimali. È esclusa la visita di chiunque."
Le parole dure del medico erano state una sberla in faccia per Michael, che offeso e affranto aveva dovuto girare i tacchi e andarsene deluso.
Ma il rifiuto del personale dell'ospedale di collaborare non doveva significare una sconfitta netta, gli rimaneva ancora una possibilità di sapere come stesse Andreas. E non se la lasciò scappare, nonostante nutrisse sempre poche aspettative.
"Pronto?"
La risposta di Andreas fu debole, quasi sofferta. La sua voce era bassa e lo sforzo dei muscoli era percepibile persino attraverso il microfono del telefono.
"Mi è concesso sapere come stai? Da quando mi hanno cacciato non ho più avuto tue notizie"
"Sto bene"
Michael sorrise lievemente, la testardaggine del ragazzo non poteva essere smorzata neanche da un letto d'ospedale.
Ma la serietà della situazione non gli permise di approfittarne.
"Bene. Ora mi dici veramente come stai o devo tornare in quell'hotel quando ti dimetteranno?"
"Non mi troverai. Ho prenotato un'altra stanza"
"Mossa astuta, devo ammetterlo. Ma almeno so che starai bene prima o poi, dato che hai appena ammesso che ti dimetteranno"
"Non è una mossa, io non sto giocando. E non ho ammesso un bel niente"
Andreas era determinato a non dare informazioni a Michael: meno sapeva, meglio era per entrambi.
Ma non sapeva di dover fare i conti con un altro tipo di determinazione: quella dettata dall'amore del cantante.
"Neanche io Andy. Ti assicuro che non sono mai stato più serio. Permettimi di venire a trovarti"
"Lasciami in pace" fu la risposta veloce del ragazzo, sempre convinto della sua idea.
"Non lo farei neanche se potessi"
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3.7.14
FanfictionTre. Sette. Quattordici. Tre, i mesi per affrontare i demoni che ci appartengono. Sette, i mesi per innamorarsi di nuovo della vita. Quattordici, il giorno in cui tutto cambia. Come si cancella qualcosa di indelebile? "Perché io ti voglio ancora And...