"Devi rispondere" disse Michael, mentre Andreas fissava quel display luminoso come ipnotizzato.
"Non voglio, rispondi tu!"
Il terrore era evidente negli occhi del biondo.
Michael acconsentì, prese un respiro profondo e rispose.
"Pronto?"
La telefonata durò pochi secondi, le informazioni da dare erano importanti ma non tante. Michael prese nota mentalmente delle indicazioni e salutò il suo interlocutore. Premette il tasto rosso e poi alzò lo sguardo verso quello del biondo.
La luce di speranza nel volto del riccio sembrò riaccendersi, che le sue preghiere fossero state ascoltate?
"Ce li hanno. Hanno i polmoni"
Fu una sentenza per entrambi, ma non felice allo stesso modo. Andreas si accasciò sui cuscini, con lo sguardo vuoto.
"Andy, che succede?"
"Quando?" Chiese solo. "Quando vogliono operarmi?"
"Domani mattina" rispose Michael, preoccupato per la sua reazione. Che, come previsto, fu disperata.
Andreas raccolse la mascherina e girò la valvola. Aveva bisogno di quanto più ossigeno possibile.
"Andy, amore"
Michael gli si avvicinò, stringendogli il busto con le braccia e appoggiando la testa sulla sua spalla.
"A cosa stai pensando?"
Il biondo allontanò la mascherina per un attimo. "Meglio che tu non lo sappia"
La risposta fece sospirare di dispiacere il riccio, che a stento trattenne le lacrime.
"Pensavo fosse una bella notizia" disse Michael.
"Credo di sì"
"E allora perché fai così?"
Il riccio alzò la testa, nel tentativo di intercettare lo sguardo del ragazzo.
"Potrei andare domani e svegliarmi con un paio di polmoni nuovi fiammanti. Oppure potrei andare domani e non svegliarmi mai più"
La sincerità di Andreas lasciò senza parole il cantante, era una versione molto cruda, ma comunque rispecchiava la realtà.
"Non so cosa ti abbiano raccontato, ma questi sono interventi pericolosi. Con un sacco di complicazioni, effetti collaterali e brutte conseguenze"
Per un attimo, il riccio pensò di chiedere in prestito un po' di quell'ossigeno.
"Ti prego, non farmi andare domani. Non voglio"
Ma la ragione lo trascinò di nuovo a terra, l'unica possibilità di Andreas di avere una vita lunga e sana era quell'intervento. E sarebbe andato bene, doveva.
Prese la mascherina dalle mani del biondo e la lanciò lontano.
"Guardami" gli disse, con tono autorevole.
"Non devi avere paura. Sarò con te domani mattina e ci sarò quando tornerai sano come un pesce"
La smorfia contrariata di Andreas non servì a farlo arrendere.
"Ti amo Andy. E voglio passare il resto della vita a ripetertelo"
"Anche io ti amo" riuscì ad ammettere il biondo, prima di liberare anche lui quel pianto disperato.
Michael asciugò ogni singola lacrima, aiutandolo a conquistare quel poco di coraggio necessario.
"Promettimi una cosa" chiese Andreas.
"Qualsiasi cosa"
"Se dovessi morire... piangi per me. Ma poi, a un certo punto... vai avanti. Passa oltre."
Michael rimase spiazzato, doveva promettere che l'avrebbe dimenticato?
"Anche io voglio una vita lunga e sana per te" ripeté il biondo.
"Non sarà sana senza di te" ammise il riccio, mentre lottava con ogni forza per non versare più neanche una lacrima.
"Sei proprio testardo" sospirò Andreas, sorridendo leggermente.
"Vorrà dire che sarò io a promettere di fare di tutto per sopravvivere"
Il bacio che si diedero suggellò quella promessa. E affrontarono il resto delle ore di attesa con il cuore sempre pesante, ma sulla stessa lunghezza d'onda.

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3.7.14
FanfictionTre. Sette. Quattordici. Tre, i mesi per affrontare i demoni che ci appartengono. Sette, i mesi per innamorarsi di nuovo della vita. Quattordici, il giorno in cui tutto cambia. Come si cancella qualcosa di indelebile? "Perché io ti voglio ancora And...