10 Febbraio (2)

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Era da poco passata l'ora di cena, Michael non aveva voglia di dormire, né di prestare attenzione alla tv che aveva acceso.
Si alzò dal letto e recuperò la giacca che aveva indossato quel pomeriggio, frugò in entrambe le tasche prima di trovare quello che cercava. Sorrise, forse con una nota di furbizia, si mise le scarpe e uscì dalla sua stanza.

Gli bastò passare la tessera sul lettore per sbloccare la serratura, girò la maniglia e sfoderò il suo miglior sorriso.
Entrò e superò la soglia della stanza di Andreas, sotto il suo sguardo sorpreso e indagatore. Aveva alzato gli occhi al cielo, ma lo vide comunque sorridere.

"Mi hai detto tu di usarla quando avessi voluto" si giustificò.

Andreas scosse la testa, divertito.

"Dovevo immaginare che non avresti resistito neanche un paio d'ore"

"Sei già sotto le coperte?" Domandò il riccio, guardando l'orologio.

"Ho freddo" Rispose Andreas, portandosi le lenzuola fin sotto il naso.

"Vuoi un'altra coperta?"

"Non ce ne sono più nell'armadio, ho guardato"

Michael sorrise. "Aspetta qui" gli disse, un secondo prima di sparire dietro la porta.

Lo vide tornare con il piumone pesante del suo letto.

"E tu come fai?" Gli chiese il biondo, mentre si godeva le attenzioni del ragazzo.

Michael alzò le spalle, poco gli importava. "Metterò una felpa"

Andreas lo ringraziò con un sorriso, spezzandogli il fiato per l'intensità con cui fece brillare i suoi occhi.
Se fosse bastato quel gesto a sistemare tutto tra loro, Michael avrebbe messo la firma all'istante per vederlo ripetere all'infinito.

"Potresti passarmi la pastiglia? È nello zaino"

Michael gli porse la scatola e recuperò un bicchiere con dell'acqua. Si sedette sul bordo del letto, osservando ogni movimento del biondo.

Quanto ci avrebbe messo ad allungarsi e riempire la bocca di Andreas con il suo fiato?

Vide l'immagine sfocarsi davanti ai suoi occhi, scosse leggermente la testa e sorrise come se fosse niente.

Andreas ingoiò la pastiglia e posò il bicchiere vuoto sul comodino, poi si voltò di nuovo verso il riccio.

"Posso dormire ora? Mi sento molto stanco"

Michael sospirò, un po' triste: la risposta alla sua domanda avrebbe dovuto aspettare.

"Ci vediamo domani mattina?"

Andreas annuì, sicuro. In risposta ricevette un sorriso, ma Michael comunque non si mosse: pensava ancora a quel bacio da rubare.
Si sporse in avanti di qualche centimetro, Andreas impietrito sotto di lui. Scese ancora, con gli occhi ormai quasi totalmente chiusi, ma venne interrotto dal biondo, che si schiarì la gola.

"Ehm Michael, credo che dovresti andare in camera tua"

Il riccio interruppe la sua discesa, si ricompose e si alzò in piedi, forse più imbarazzato che colpevole.

"Buonanotte Andy"

Gli accarezzò un braccio, poi si voltò di scatto e quasi corse verso la porta.

"Ehi, Michael"

"Sì?"

I due si guardarono negli occhi per qualche secondo, chiedendosi cosa l'uno pensasse dell'altro.
I loro pensieri coincidevano o erano ai poli opposti?

"Niente, a domani"

Michael se ne andò, lasciando dietro di sé un altro sorriso insieme a una scia di malinconia.

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