Erano ormai due ore che Michael aspettava, seduto sulla sedia di fianco al letto di Andreas.
Aspettava che si svegliasse, mentre gli accarezzava delicatamente i capelli, o la mano, o qualsiasi parte del corpo avesse a disposizione.
E sorrise di pura gioia quando vide finalmente i primi movimenti di risposta da parte del ragazzo.
Andreas mosse piano la testa, poi le palpebre e infine le mani.
Riuscì ad aprire gli occhi qualche secondo dopo, tirando sempre dei respiri profondi.
"Ciao Andy" lo accolse Michael, mostrando uno dei suoi migliori sorrisi.
"Michael? Il cancro?" Fu la prima domanda del ragazzo.
"È andata bene, non ti preoccupare ora"
Gli lasciò un bacio sulla fronte, passandogli una mano ad accarezzare i suoi capelli corti.
"Ti vado a prendere un po' d'acqua"
"No aspetta"
Andreas afferrò per un pelo la mano di Michael, costringendolo a fermarsi.
"Voglio saperlo"
Il cantante gli sorrise e si avvicinò nuovamente al letto.
"Il dottore ha detto che l'hanno tolto quasi tutto. Dovrai fare le terapie per uccidere quello che ne resta"
Lo sguardo del ragazzo non sembrò rilassarsi, al contrario mostrò tutto tranne che tranquillità.
"Che succede? Stai male?" Domandò preoccupato Michael.
"Non voglio farle. Le terapie."
"Cosa?? Perché?"
Sperava che fosse l'anestesia a parlare, sperava che non stesse dicendo sul serio.
"Ha vinto lui. Io abbandono, non voglio combattere una battaglia già persa"
Andreas lasciò anche la presa dalla mano di Michael, il quale però non cedette e continuò a stringere.
"Tu non hai perso niente. Perché dici così?"
"Ho perso te. Ti ho perso quando te ne sei andato a scopare chissà dove, con chissà quale bastardo dalla vita lunga e sana. Non voglio le terapie, non voglio combattere"
Michael rimase senza parole, le labbra dritte a formare una linea e gli occhi stretti a trattenere tutte quelle emozioni negative che si stavano velocemente animando in lui.
"Anzi voglio che te ne vada. Vattene per favore, te lo sto chiedendo gentilmente"
E quando Andreas aggiunse la sua ultima richiesta, anche il ragazzo riccio dovette separare quel contatto tra le loro mani, forse l'unico che ancora li teneva uniti.
Forse l'ultimo in grado di riavvicinarli.

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3.7.14
FanfictionTre. Sette. Quattordici. Tre, i mesi per affrontare i demoni che ci appartengono. Sette, i mesi per innamorarsi di nuovo della vita. Quattordici, il giorno in cui tutto cambia. Come si cancella qualcosa di indelebile? "Perché io ti voglio ancora And...