Druna (pt5)

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Fece un sogno, un sogno diverso da tutti quelli che aveva fatto sino ad ora. Così orribile che si poteva definire perfettamente come un incubo.
Era nella sua casa, la madre gli stava preparando la cena e lui era seduto sulla sedia. Annusò il profumo che la pentola emanava, ma non era buono, sapeva di sangue.
Dopo si guardò le mani, teneva la collana. Essa brillava cupamente. All'improvviso sprigionò del fumo nero che, velocemente, aumentava e lo copriva tutto attorno facendo sparire Narcissa.
Poi udì una voce... la voce del padre che gli sussurrava:"Fallo, fallo!" e dopo un'altra voce. Non era dolce, bensì fredda e crudele. Dai sibilii che quest'ultima fece scaturire, riuscì a distinguere un:"Bravo Draco, sarai un ottimo Mangiamorte". Capì solo dopo a cosa si stesse riferendo la sua lode.
Davanti a se ora c'era Albus Silente, e non era felice e allegro come quando lo vedeva a scuola. Era triste, stanco e deluso, comprendendo quello che Draco aveva in serbo per lui. Gli puntava la bacchetta dritto al petto, Draco provò ad abbassare il braccio ma fallì miseramente. Percepiva una forza oscura prendere possesso del sua mano, scosse il capo con forza temendo quello che stava per compiere...
Si svegliò all'alba con la fronte sudata e le mani che tremavano.
"Solo un incubo" pensò, respirando irregolarmente.
Si distese, provando a cancellare le ultime scene del sogno dalla sua mente, e osservò distrattamente una tenda verde del letto.
Le parole del padre e del Signore Oscuro gli rimbombavano ancora nella testa.
Draco avrebbe tanto voluto svegliare Blaise per confidarsi con lui, ma non poteva dirgli che era un Mangiamorte.
Doveva tenersi tutto dentro e in quel momento odiò Harry Potter più del normale. In realtà era solo invidioso; lui aveva Ron e Hermione al suo fianco, due amici pronti a tutto, ed era sicuro che Harry condivideva sempre i suoi problemi e le sue paure con loro.
Draco aveva Blaise e Pansy, però, purtroppo, li conosceva abbastanza bene da sapere che era meglio evitare di svelargli il segreto.

Dopo aver trascorso una buon'ora fissando l'interno del tetto pulito del letto a baldacchino, spostò lo sguardo sul comodino, dove il suo orologio in argento segnava le sette.
Tra un'ora precisa la campana della scuola sarebbe suonata, annunciando, così, che la colazione era pronta sui tavoli della Sala Grande.
Draco, perdendo ogni speranza di ritornare a dormire, scese dal letto ed esaminò la situazione. Vide Blaise rigirirarsi nelle coperte borbottando qualcosa fra sé; Crabbe e Goyle, invece, sembravano due statue per quanto fossero rigidi.
Riflettendo su cosa avrebbe fatto tutto quel tempo da solo, si appiccicò alla finestra. Ma poi tornò deluso al centro della stanza.
Non c'era molto da ammirare in effetti, l'acqua del Lago Nero era scurissima.
Alla fine si decise sul da farsi e aprì lo sportello dell'armadio. Non poteva andare in giro con il pigiama, no?
Una volta essersi pettinato ordinatamente i capelli, entrò nella sala comune deserta. L'unica cosa in movimento era il piccolo fuoco nel camino.
Lui non si considerava un ragazzo studioso, tuttavia afferrò il primo libro che gli capitò a tiro in una libreria posta affianco al camino.
Manuale d'Incantesimi, volume 5: lesse dalla copertina liscia.
Con una smorfia imbronciata, sprofondò sulla poltrona più grande e, dando un'ultima occhiata intorno, aprì il libro iniziando a ripassare gli incantesimi che già aveva imparato...
<<Draco, ma che ci fai qui? Sul letto non c'eri... stavo cominciando a preoccuparmi, sai!>> una voce bassa e allarmata lo fece smettere di leggere.
Draco era talmente concentrato da non essersi accorto che la campana era risuonata da un bel po', non si era nemmeno curato degli studenti che, lentamente, avevano affollato la sala comune.
Blaise, in divisa e con la borsa piena di libri, poggiò un braccio sullo schienale della poltrona e, scompigliando i capelli del biondo, disse: <<Come mai mattiniero? >>
<<Mi alzo con le galline, e poi aspetto che il dormiglione qui presente si vesti per fare colazione!>> scherzò Draco, provando a liberarsi dalla mano di Blaise.
<<Io dormiglione?>> fece Blaise fingendosi offeso. <<Eri tu quello che ci metteva un secolo a svegliarsi, o sbaglio?>> continuò ridendo.
Draco approfittò che l'amico avesse replicato per sollevarsi dalla poltrona e lisciarsi i capelli che, ora, erano in disordine.
<<Ah-ah... Comunque dov'è Pansy?>> disse, cercandola con lo sguardo. Al suo posto, dalle scale del dormitorio femminile, sbucò Millicent e poi una studentessa più piccola di lei.
All'improvviso Blaise prese di scatto l'avambraccio di Draco e lo trascinò con vivacità in un angolo.
<<Che stai facendo?>> sbottò lui seccato.
<<Poi mi ringrazierai, la vedi quella ragazza? Quella dopo Millicent Bulstrode? >> mormorò Blaise, i suoi occhi sembravano ardere per la contentezza.
<<Intendi quella con i cappelli ricci e neri?>>
<<Esattamente, allora che ne pensi?>> chiese Blaise, dandogli una gomitata.
Draco roteò gli occhi, a volte credeva che Blaise si comportasse come un bambino quando si trattava di ragazze.
Ciò nonostante, quando la guardò gli si mozzò il fiato. Era seduta su un piccolo divano, impugnava la bacchetta e, agitandola, fece levitare un libro dal pavimento alla libreria alle sue spalle.
Draco lo riconobbe, era quello che stava leggendo prima che Blaise lo interrompesse.
<<Sì, anche lei è carina... Ma non ti sembra piccola?>> domandò, staccandole gli occhi di dosso.
<<Solo di un anno, se la vedi così è perché è bassa di statura>> precisò Blaise, mettendo una mano sulla spalla del biondo.
<<Ora però andiamo, e cerca di fare centro ok?>>
Prima che Draco potesse ribattere, prima che potesse fare qualsiasi cosa, si ritrovò di fronte alla ragazza. I suoi occhi erano marroni, le labbra sottili e curate, infine la carnagione di poco scura.
Blaise lo scosse per incitarlo a parlare, soprattutto perché lei li stava osservando incuriosita.
<<Giorno, sono Draco Malfoy>> disse Draco, recitando a memoria una delle frasi che si era preparato la sera prima.
<<Piacere Malfoy, mi chiamo Sabrina Strellent>> si presentò lei, alzandosi elegantemente dal divano e porgendogli una mano.
A quel punto Draco tornò se stesso, strinse la mano e, avvicinandola alla bocca, le lasciò un lieve bacio.
<<Allora...suppongo che tu ora voglia conoscermi meglio, vero?>> chiese Sabrina ritirando lentamente la mano.
Draco rivolse uno sguardo veloce a Blaise e quest'ultimo, oltre ad avere un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, gli accennò con la testa di rispondere affermativamente.
<<Perché anche a me andrebbe di frequentare un biondo>> proseguì lei, il suono della sua voce era calmo e profondo.
<<Certo. Anzi, mi stavo chiedendo...vorresti uscire con me a Hogsmeade?>> disse Draco speranzoso, sorridendo sul lato destro della bocca.
<<D'accordo, quando?>>
<<Questo sabato!>> esclamò Blaise intromettendosi.
<<Ci sto>> la risposta instantanea di Sabrina fece voltare Malfoy, che stava scrutando il moro scocciato.
<<Perfetto!>> concluse Draco, aveva appena intravisto Pansy stirarsi la gonna ai piedi delle scale.

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