capitolo 13

310 3 4
                                    

I mesi passavano e ogni volta il desiderio che arrivasse la settimana dopo per vedere Matt aumentava.

Inaspettatamente si trovò travolta da quel ragazzo quasi uomo senza accorgersene. Come il sangue nelle vene, gli pulsava dentro.

Quando erano insieme si spengeva il mondo. Non le importava dell'Australia, di Adam e del dolore che le aveva fatto provare. Non le importava dei momenti brutti era come se venisse catapultata in un mondo parallelo, come quando sogni. Solo che era reale. Matt era lì con lei. Si sentiva viva e libera di essere come non era mai stata, senza vergogna.

"Alabama hai gli occhi che parlano. Leggo cosa pensi dentro ai tuoi occhi. Leggo quello che senti. Credo di essere impazzito."

"Shhhhhh. Non parlare. Baciami."

Si baciarono e fecero l'amore con una passione incontrollabile. I loro corpi si univano alla perfezione e mai staccarono i loro sguardi l'uno dall'altra.

"Matt....cosa sta succedendo tra noi? Io ho paura Matt. Io non sono pronta a legarmi a qualcuno. Sto ancora soffrendo per Adam. Non so se riesco a controllare tutto questo."

"Io Alabama non lo so. Non so che sta succedendo. Fatto sta che sono esattamente dove vorrei essere. Ma ci sono cose della mia vita che devi sapere e non ti piaceranno per niente."

"Non possono essere così brutte. E sicuramente non mi faranno cambiare il modo di guardarti."

"Alabama io mi drogo. Sniffo cocaina praticamente tutti i giorni. Sono sbagliato e incasinato. Ho un processo alle porte e non so cosa accadrà non posso darti certezze né tutto me stesso perchè ho da pensare a tutta la merda che ho intorno. Per questo un giorno sono in un modo e il giorno dopo nel modo opposto perchè razionalmente dico lasciala andare e allontanala per non farla soffrire. Ma dall'altro ho voglio di vederti e stare con te."

Calò il silenzio. Alabama fissava il vuoto e le parole di Matt prendevano lentamente forma dandole una mazzata tra capo e collo. Rimase inerme. Paralizzata.

" dimmi qualcosa. Qualunque cosa."

"Non so che dire. O meglio lo so ma ho paura a dirlo. Ho paura di quello che penso e di quello che sto per dirti. Ho paura delle conseguenze per me stessa. Io devo pensare da sola. Devo andarmene di qui ora."

"Alabama dove??????! Dove vai???!!!! Quindi non ci vediamo più?"

"Non ho detto questo. Ma devo pensare e non posso farlo con te davanti. Ho bisogno di chiarirmi le idee."

Si rivestì velocemente prese la sua borsa e corse alla macchina.

"Ciao Matt"

"Ciao Alabama o forse dovrei direi addio."

Mise in moto e corse via, alzò la musica al massimo per cercare di seppellire i pensieri ma non ci riusciva. Perchè? Cosa aveva fatto di male nella sua vita per ritrovarsi totalmente presa da una persona con una vita difficile e così appesa a un filo? Ora cosa doveva fare? Cosa era logico? Cosa? Era arrabbiata perchè la vitq riusciva di nuovo a portarle via la sua felicità. La persona più sbagliata del mondo era paradossalmente quella più giusta perchè la faceva sentire come mai nessuno c'era riuscito in tutta la vita. Come si fa a rinunciare a chi ti ha ridato la vita? A chi ti ha salvato. Matt la salvò in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Matt era vita, era la parte bella di Alabama. Non riusciva a rinunciarci nonostante il buon senso le diceva di scappare e non voltarsi, ma fare quello significava arrendersi e non vivere forse una parte importante della sua vita.

Doveva restare nonostante tutto. Non riusciva a opporsi a lui, ogni singola parte del suo corpo lo desiderava.

Doveva riguardare i suoi occhi ancora ci si era persa dentro. La attiravano come una calamita.

Qualcosa li legava ed era qualcosa di forte, di inspiegabile. Di magico e assurdo. Era qualcosa che va al di là della normalità. Si volevano ma soprattutto erano destinati l'uno all'altra. Punto.

le cicatrici dell'anima.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora