sangria e ramblas

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Faceva caldo.
Indossò la sua gonna lunga a fiori, top bianco, sandali e un cappello appena comprato a Barcellona.
Era una cosa che faceva sempre quando andava in vacanza, oltre a scattare foto su foto acquistava un cappello e lo indossava per tutto il tempo del suo viaggio.
Prese la cartina e iniziò a camminare senza sosta, osservava e fotografava.
Si sentiva rinascere.
I viaggi sono una sorta di guarigione.
Tirano fuori tutto quello che hai dentro e lo cicatrizzano senza farti provare dolore.
Sorrideva. Eccome se sorrideva.
Barcellona era magica, caotica,colorata. Era viva proprio come aveva bisogno di sentirsi Alabama.
Viva.
Fece una pausa e mentre rileggeva 11 minuti beveva una sangria.
"Hola chicas, te sei palesemente italiana!"
"Hahahahahah hola. Si direi di si. Ma vorrei capire il palesemente da cosa si nota? Eppure ho provato a mimetizzarmi."
" dal fatto che hai ordinato una sangria qui sulle ramblas. Gesto palesemente da turista. Ma se tiri fuori uno spagnolo fluente sono pronto a ricredermi. "
" ha parlato lo spagnolo doc. Mi pare che non sono l'unica ad essere italiana qui."
"Non sbaglia mia cara. Italiano doc e turista doc difatti mi unisco con la signorina qui presente se non disturbo e ordino una bella sangria anche io sulle ramblas. Ok?"
" ahahahahahaha va bene mi pare giusto fare i turisti insieme. Sarei scortese a mandarla al diavolo essendo un mio conpaesano. Si accomodi"
" molto bene. Siamo pronti ad annoiarci insieme."
"Parla per te. Io non mi stavo affatto annoiando. Facevo solo una siesta. "
" che ci fa una ragazza così giovane e carina in viaggio da sola a Barcellona?"
"Chi ti dice che io sia sola? Sei proprio italiano e presentuoso oltretutto. " sorrise Alabama.
" leggi 11 minuti in un bar sorseggiando sangria da sola. Era una deduzione semplicissima. "
" mi pare che siamo in due allora ad essere da soli in viaggio."
" pure tu italiana e presuntuosa. Potrei essere in compagnia. "
" seduto al tavolo a sorseggiare sangria in pieno pomeriggio sulle ramblas con una sconosciuta che legge un libro? Sei più turista di me! Hai attaccato tu bottone"
"Non fa una piega. Colpito e affondato. Mi hai beccato. Sono solo con me stesso a Barcellona con un'altra sfigata come me, senza offesa. Ma 11 ninuti non si può proprio reggere!"
" invece di guardare cosa leggo. Che non ti riguarda. Che ci fai qui da solo?"
" potrei farti la stessa domanda."
"L'ho fatta prima io. Ora rispondi te poi farò lo stesso se smetti di insultare il mio libro preferito."
" pace. Sono qui per ritrovare la mia pace. Ritrovare anche un pò me stesso e un pò di voglia di vivere. "
" ah. Capisco."
"Ora tocca a te cara chicas mia."
" ahahahahhahaha chicas mia non si può sentire te lo dico. Ti sembrerà strano ma sono qua per lo stesso motivo. Per voltare pagina e ricominciare. Per tornare a essere io."
" il destino. Dice sia tutto già scritto. Ma ci credo poco. Fatto sta che siamo qui per lo stesso motivo. Ora scappo ti lascio il mio numero se ti va di fare la turista doc con me chiamami. "
" non ci contare. Ma il tuo nome?"
"E il tuo?"
"Ho di nuovo fatto prima io la domanda. Se dormi non è colpa mia. "
" Filippo. Mi chiamo Filippo."
"Alabama."
" nome insolito. Devo scappare. A presto"
" ti ho detto non ci contare. Ciao ciao"
La sua bocca aveva un nuovo sapore. Sapeva di sangria, di spagna, di ramblas,di Barcellona, di spensieratezza.
Sapeva finalmente di vita.

le cicatrici dell'anima.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora